Coronavirus, a Gaza organizzano una teleconferenza con gli israeliani per parlare della pandemia: arrestati da Hamas
Hamas, attraverso le sue forze di sicurezza, ha fatto arrestare alcuni attivisti per la pace nella Striscia di Gaza, dopo che questi avevano intrattenuto una riunione in video conferenza su Zoom con attivisti israeliani. L’accusa è quella di tradimento. Eyad al-Bozom, un portavoce del ministero degli Interni ha affermato che il palestinese Rami Aman e altri sono stati arrestati con l’accusa di «stabilire attività di normalizzazione con l’occupazione israeliana via Internet». «Qualsiasi attività o comunicazione con l’occupazione israeliana sotto qualsiasi copertura è un crimine punibile dalla legge e un tradimento del nostro popolo e dei suoi sacrifici», ha detto Bozom.
Lunedì il gruppo di attivisti ha organizzato una teleconferenza durata per quasi due ore. I partecipanti si sono scambiati i dettagli della loro vita quotidiana e hanno parlato della pandemia di Coronavirus e delle difficoltà della vita sotto l’occupazione israeliana. Niente, in realtà, che non si potesse sapere: l’evento era stato pubblicizzato su una pagina di Facebook. A condurre l’incontro è stato lo stesso Aman che, appena presa la parola, ha raccontato di aver guidato un gruppo di circa 150 palestinesi che stavano lottando per un cambiamento sociale.
«All’inizio, è stato difficile per noi lavorare in un posto come Gaza. Non abbiamo elettricità, niente da fare, disoccupazione, e tutti fuori Gaza ci guardano come se fossimo terroristi», ha detto. «Il nuovo virus è una nuova aggiunta ad altri virus: blocco, disoccupazione, cancro, inquinamento, elettricità. Abbiamo già molti virus». La famiglia di Aman ha riferito all’Associated Press di aver risposto a una convocazione del servizio di sicurezza all’inizio di giovedì e che da allora nessuno di loro ha più avuto notizie del giovane. L’uomo non è nuovo agli arresti da parte di Hamas: era infatti già stato fermato l’anno scorso per aver organizzato una maratona ciclistica israelo-palestinese su entrambi i lati della frontiera, chiedendo a Israele di porre fine all’assedio di Gaza.
In copertina EPA/Mohammed Saber | Una strada deserta a causa dell’emergenza Coronavirus nella Striscia di Gaza, 28 marzo 2020.
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