Coronavirus, oltre 10 mila morti nel Regno Unito. Boris Johnson dimesso dall’ospedale: «Non tornerà subito a lavoro». Tornano ad aumentare i morti in Spagna: 619 in 24 ore. Von der Leyen: «Anziani a casa fino alla fine dell’anno»
Sono più di 1 milione e 800mila le persone contagiate nel mondo dal Coronavirus, più di 110mila i morti. Gli Stati Uniti sono il Paese più colpito con 20.646 decessi e 530.830 contagiati (secondo la Johns Hopkins University). Seguono Spagna con 166.019 casi e Italia con 156.363 contagi.
Europa
Secondo l’agenzia di stampa francese Afp, sono 75mila le vittime del Coronavirus in Europa. Il vecchio continente continua dunque ad essere il più colpito dalla pandemia globale. Sono circa 109mila le vittime nel mondo (dati John Hopkins), circa 20mila i decessi da Covid negli Stati Uniti e circa 3.300 le morti registrare in Cina, primo focolaio dell’epidemia. In Europa l’80% dei decessi è stato registrato in Italia, Spagna e Gran Bretagna.
April 12, 2020
Von der Leyen: «Anziani potrebbero rimanere in isolamento, servono maggiori protezioni. Aspettate prima di fare piani per l’estate»
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha spiegato in un’intervista al quotidiano tedesco Bild che gli anziani potrebbero rimanere in isolamento «fino alla fine dell’anno» per evitare il contagio da Coronavirus. Von der Leyen ha dichiarato infatti: «So che è difficile, che l’isolamento è un peso, ma è una questione di vita o di morte. Dobbiamo essere disciplinati e rimanere pazienti». «Dobbiamo imparare a convivere con il virus per molti altri mesi – ha proseguito von der Leyen – almeno fino alla fine dell’anno». Ed è per questo che la presidente della Commissione Ue lancia un avviso per l’estate: «Raccomando a tutti di aspettare prima di fare piani per l’estate, in questo momento nessuno può fare previsioni affidabili per luglio e agosto».
April 11, 2020
Regno Unito
Superano la soglia dei 10 mila le vittime per Coronavirus nel Regno Unito. Secondo l’ultimo bilancio delle autorità sanitarie britanniche, citato dal Guardian, i morti nelle ultime 24 ore sono stati 737 (ieri 917), con il totale arrivato a 10.612. Il premier britannico Boris Johnson è stato dimesso dall’ospedale, dopo una settimana di ricovero. Johnson, ancora positivo al Covid-19, resterà ora in quarantena nella residenza di campagna riservata ai capi di governo britannici, secondo quanto riporta The Independent.
Il messaggio di Johnson
Un portavoce di Downing Street ha confermato che, su consiglio del suo team medico, il premier non tornerà subito a lavoro e proseguirà la sua convalescenza a Chequers, aggiungendo che Johnson desidera ringraziare tutto lo staff medico all’ospedale Saint Thomas dove è stato ricoverato. Nel pomeriggio è stato lo stesso Johnson a ringraziare, via Twitter, gli operatori sanitari dell’Nhs – da lui definito «il più grande asset nazionale» – per «avergli salvato la vita».
Usa
Nelle ultime 24 ora negli Stati Uniti sono morte 1.920 persone, in lieve calo rispetto al dato di ieri, 11 aprile, quando erano state 2.100. Con più di 20mila morti gli Usa hanno superato l’Italia per numero di decessi e ora sono il Paese più colpito sia per numero di vittime che di persone contagiate. Tutti i 50 Stati Usa hanno dichiarato lo Stato di calamità.
Fauci: «Prime riaperture a maggio. Per ora il voto per le Presidenziali non si può garantire»
Come in Italia anche negli Usa le prime riaperture potrebbero arrivare a maggio. A dirlo è il consigliere scientifico del presidente Trump, il virologo Anthony Fauci, che in un’intervista alla Cnn ha ipotizzato alcune attività produttive potrebbero ripartire il prossimo mese «a seconda delle esigenze di ciascuno Stato anziché con un approccio “unico per tutti”». Il virologo però è stato meno ottimista per quanto riguarda le elezioni presidenziali, attualmente prevista per novembre. Difficile che la sfida tra Donald Trump e Joe Biden possa andare avanti prossimo autunno con gli elettori che vanno fisicamente nei seggi per votare.
Ungheria
Va avanti lo scontro tra l’Ungheria di Viktor Orban e l’Unione europea dopo i “pieni poteri” conferiti al premier ungherese con un voto in parlamento ufficialmente per far fronte all’emergenza sanitaria. Intervenendo dopo il botta e risposta tra il Partito popolare europeo, il maggiore schieramento di centrodestra nel parlamento europeo che ha chiesto l’espulsione dal gruppo del partito di Orban, Fidesz, la presidente della Commissione europea Ursula von Der Leyen ha dichiarato che la Commissione è pronta a prendere provvedimenti nei confronti dell’Ungheria se le misure anti-coronavirus annunciate da Orban supereranno i limiti consentiti. «C’è il rischio di procedura d’infrazione», ha aggiunto, sottolineando che i provvedimenti in Ungheria «devono essere proporzionati, limitati nel tempo» e coerenti con le regole democratiche.
Russia
La Russia ha registrato un nuovo record di casi rilevati in un solo giorno dall’inizio dell’epidemia. Nelle ultime 24 ore i nuovi casi di contagio sono stati 2.186, portando così il totale dei casi positivi a 15.770. Il numero delle vittime è salito a 130. La città più colpita è Mosca, dove sono stati individuati oltre 10mila casi.
Israele
Il numero dei casi positivi in Israele è arrivato a 10.878, i decessi a 103. Il governo di Tel Aviv ha deciso per l’obbligo di portare le mascherine protettive quando si esce di casa. A Gerusalemme sono state istituite quattro zone rosse. Solo in questa città sono stati registrati oltre 2mila casi di contagi.
Spagna
In Spagna tornano ad aumentare i nuovi morti da Coronavirus: nelle ultime 24 ore sono state registrate 619 nuove vittime, ieri erano state 510. In totale i morti in Spagna salgono a 16.972, mentre i casi di contagio sono 166.019, 62.000 le persone guarite.
Cina
97 nuovi casi in Cina. Il numero più alto dall’inizio di marzo. Il ministero della Salute di Pechino ha presentato i dati della nuova ondata di contagi che proeccupano le autorità: quelli che vengono dall’estero. Le frontiere restano chiuse ma i cinesi che vogliono tornare in patria possono ancora farlo. Oggi a Pechino l’allerta sulla salute è passata da “verde” (ossia nessun problema) ad “arancione” (meglio restare isolati in casa propria).
Sud America
Preoccupa la situazione in America latina dove i contagiati hanno superato quota 60mila, sono 2.503 i morti. In 36 ore sono state registrate più di 10mila nuove vittime, secondo dati elaborati dall’agenzia di stampa Ansa. Il Brasile è il Paese più colpito con 17.857 positivi e 1.124 morti. Seguono Ecuador (7.257 e 315), Cile (6.927 e 73) e Perù (6.848 e 181).
In Colombia il numero di persone colpite è salito a 2.709, 100 i morti. Ieri, 11 aprile, a Bogotà è deceduto il primo medico per il virus: Carlos Fabián Nieto, che lavorava nel reparto di rianimazione da due anni. Il Venezuela ha deciso di estendere le misure restrittive di altri 30 giorni.
Il parere degli esperti:
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