In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ESTERICoronavirusEmmanuel MacronFranciaLockdownRiapertureSanitàUniversità

Coronavirus, la Francia prolunga il lockdown. Macron: «Dall’11 maggio riapriremo progressivamente asili, scuole e università». Sono quasi 2 milioni i contagi nel mondo

13 Aprile 2020 - 23:27 Redazione
Sono più di 1,8 milioni i casi di contagio in tutto il mondo, 114.215 morti. Solo l'Europa ha subito oltre 75mila vittime finora

Sono 118.623 le vittime e 1.905.935 i contagi da Coronavirus nel mondo, di cui 572mila negli Stati Uniti. Sono questi gli ultimi dati sulla pandemia registrati dalla Johns Hopkins University. In questi mesi la mappa è diventata un riferimento mondiale per i dati sulla diffusione del virus e ora ha aggiunto una sezione ad hoc per monitorare l’andamento negli Stati Uniti.

Brasile

Ansa/Rio de Janeiro, Brasile

Sono saliti a 23.430 i casi di Covid-19 in Brasile. Il numero dei morti è arrivato a 1.328 morti. Ad annunciarlo il ministero della Salute nel bollettino quotidiano. Le vittime sono state 105 nelle ultime 24 ore, mentre i nuovi contagi sono 1.261. San Paolo continua a essere la città più colpita con 8.895 persone positive e 608 decessi. In una settimana, il numero dei casi mortali ha subito un’impennata del 99 per cento.

Argentina

Ansa/Isole Falkland

Anche in tempi di Coronavirus non si placano le antiche rivalità e rivendicazioni storiche. Il governo di Buenos Aires, in Argentina, ha deciso di aggiungere alle statistiche delle vittime nazionali per il Coronavirus anche quelle delle Isole Falkland e South Gerogia. Isole che appartengono alla Gran Bretagna ma che da decenni l’Argentina rivendica come proprie. «In sintonia con la nostra Costituzione e la legislazione vigente, l’Argentina deve includere nelle sue statistiche coloro che si trovano nelle Malvine, perché sono il nostro territorio nazionale», ha dichiarato il sottosegretario agli Esteri per le Malvine, l’Antartide e l’Atlantico sud del ministero degli Esteri argentino, Daniel Filmus.

Francia

Ansa/Il presidente francese Emmanuel Macron

«L’epidemia comincia a rallentare. I risultati ci sono. Gli ingressi in rianimazione diminuiscono. La speranza rinasce», ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, in un messaggio alla nazione in cui ha annunciato il prolungamento del lockdown fino all’11 maggio.

«L’11 maggio prossimo sarà l’inizio di una nuova tappa», dice il presidente francese. Una tappa «progressiva», visto che «l’obiettivo principale resta la salute di tutti i francesi. A partire dall’11 maggio – ha aggiunto – riapriremo progressivamente asili, scuole università».

Russia

Epa/Yuri Kochetkov | Una donna passeggia tra le strade di Mosca

«Vediamo che la situazione sta cambiando quasi su base giornaliera e, sfortunatamente, sta cambiando in peggio”, dice Vladimir Putin. “Il numero dei casi sta crescendo. Allo stesso tempo, c’è un crescente numero di pazienti con sintomi gravi», ha dichiarato il presidente russo secondo quanto riporta l’agenzia Interfax, aggiungendo che «è necessario considerare tutti gli scenari dello sviluppo della situazione, persino i più difficili e straordinari, in modo da adeguare la strategia e le tattiche di azione in modo flessibile e con prontezza». Nelle ultime 24 ore in Russia sono stati registrati 2.558 nuovi casi di contagio. In aumento rispetto al dato di ieri del 16%. I contagi registrati in tutto sono 18.328, 11.513 nella sola capitale Mosca. Da ieri invece i morti sono stati 18. In tutto quindi il totale è arrivato a 148.

Oms: «Virus 10 volte più letale dell’influenza del 2009»

Ansa/Il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus

«Le prove provenienti da diversi Paesi ci stanno dando un quadro più chiaro di questo virus, come si comporta, come fermarlo e come trattarlo. Sappiamo che il COVID-19 si diffonde rapidamente e sappiamo che è 10 volte più mortale del virus responsabile dell’influenza del 2009», ha spiegato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel punto quotidiano sul Coronavirus da Ginevra.

Stati Uniti, oltre 22mila vittime e 555mila contagi

EPA/Peter Foley | Un cartello di incoraggiamento fuori da un ristorante di New York: «Resisti New York»

«Penso che il peggio sia passato se andiamo avanti con intelligenza»». A dirlo è il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, nel punto quotidiano sul Coronavirus. «Stiamo controllando la diffusione del virus», ha aggiunto. Manhattan resta infatti l’area più colpita degli Stati Uniti con 6.898 morti e quasi 105mila contagi. Nel resto del Paese le vittime hanno superato quota 22mila vittime, con i decessi arrivati ora a 23.078, secondo l’ultimo conteggio della Johns Hopkins University: una crescita di oltre 1.500 nell’ultimo giorno. I casi negli Stati Uniti sono arrivati a 572.587.

La Casa Bianca smentisce: «Trump non licenzierà Fauci»

EPA/KEVIN DIETSCH / POOL | Il dottor Anthony Fauci (S), direttore del Istituto Nazionale per le Allergie e per le Malattie Infettive, e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump (D)

Il presidente americano fa dietrofront. Dopo il retweet condiviso da Donald Trump in cui si chiedeva un licenziamento del dottore a capo della task force per il Coronavirus, Anthony Fauci, ora la Casa Bianca ha smentito le voci, sottolineando che Trump non licenzierà Fauci.

Bernie Sanders “vota” Biden

Nel frattempo arriva l’annuncio: Bernie Sanders dà il suo endorsement per la Casa Bianca a Joe Biden in un’apparizione a sorpresa in video live dell’ex vicepresidente. Il senatore, che ha sospeso la sua campagna la scorsa settimana, afferma che è necessario che tutti, non solo i suoi supporter, sostengano Biden per fare in modo che Donald Trump diventi un presidente con un solo mandato. «Farò tutto quello che posso perché questo accada», assicura nel video, dove Biden lo ringrazia, definendo il suo appoggio «molto importante per me». «Ho davvero bisogno di te, non solo per vincere la campagna ma per governare», risponde Biden.

Il piano per la ripartenza del candidato dem Joe Biden

EPA/TRACIE VAN AUKEN | Il candidato democratico alle presidenziali Usa 2020, Joe Biden

Dopo l’intervista alla Cnn del virologo Anthony Fauci, consulente della Casa Bianca, che ha ipotizzato le prime riaperture per le attività economiche americane già da maggio, sul New York Times è il candidato presidente del partito Democratico, Joe Biden, a illustrare un piano di ripartenza in tre punti. Secondo l’ex vicepresidente Usa, è indispensabile insistere nel rispetto del distanziamento sociale e nella protezione delle persone che lavorano in prima fila contro la pandemia, così da far calare in modo significativo il numero dei casi.

Il secondo punto per Biden è l’aumento degli esami sulla popolazione: «C’è bisogno di test diffuso, disponibili e facili – scrive nel suo editoriale – ma anche di una strategia di tracciamento che tuteli la privacy». Terzo punto è concentrato sulle strutture ospedaliere: «Dobbiamo essere sicuri che gli ospedali siano attrezzati per il riemergere del virus, che potrebbe verificarsi quando l’attività economica inizierà a crescere». Il rischio nel pianificare le riaperture, secondo Biden, è pensare che «la risposta economica e quella sanitaria siano separate».

Regno Unito

EPA/WILL OLIVER | Il primo ministro britannico, Boris Johnson

Boris Johnson negativo ai test

Il primo ministro britannico Boris Johnson, prima di esser dimesso ieri, 12 aprile, dal St. Thomas Hospital di Londra dopo 7 giorni di ricovero, è risultato negativo al tampone per SARS-CoV-2. A precisarlo è stato il portavoce di Downing Street, rispondendo alle domande dei giornalisti circa lo stato di salute del premier britannico. Johnson al momento si trova a riposo e i medici gli han consigliato di non riprendere immediatamente a lavorare.

Oltre 88mila contagi e 11.329 morti nel regno Unito

EPA/ANDY RAIN | Uno scorcio del Millennium Bridge di Londra, Britain durante il lockdown per la pandemia di Coronavirus

Secondo i dati diffusi oggi dal dicastero della Sanità del Regno Unito, aumentano ancora il numero dei contagi, così come quello delle persone decedute per complicazioni legate al Covid-19. I morti rispetto a quelli registrati nella giornata di ieri sono 717 (-20), portando così il numero complessivo dei decessi sin dall’inizio della pandemia a 11.329. I contagi aumentano di circa 4.300 unità, facendo superare quota 88mila persone positive al SARS-CoV-2 sin dall’inizio della pandemia. Il picco, secondo gli esperti, sembra ancora non esser stato raggiunto. Infine, il numero complessivo dei tamponi eseguiti in Uk ha superato le 367.000 unità. 

Spagna

Epa/Dragos Asaftei | La bandiera della Spagna proiettata sul palazzo presidenziale di Bucarest in Romania

La Spagna prova a ripartire. Dopo due settimane di lockdown totale il governo di Madrid ha permesso ad alcune attività “non essenziali” di riaprire. Come ha ricordato il quotidiano El Pais, questa ripartenza è stata contestata da molti esperti nel settore sanitario. Restano chiusi scuole, cinema, teatri e bar. Per la riapertura sono previste regole molto strette sul distanziamento, l’uso di disinfettanti e di mascherine.

Il numero delle vittime in Spagna intanto sta scendendo. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 517 decessi collegati al Covid-19. Il totale dall’inizio dell’epidemia è 17.489. I casi di Covid-19 sono in tutto 169.496, le persone guarite 64.727. L’incremento delle vittime è stato solo il 3%, il più basso dall’inizio della pandemia.

Ue, von der Leyen: «Annuncio tristemente la morte di un membro dello staff della Commissione Europea»

EPA/OLIVIER HOSLET | La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in un tweet si è detta «estremamente triste nell’annunciare la scomparsa, nella giornata di ieri, di un membro dello staff devoto della Commissione, che si era ammalato di COVID-19». «Porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia e i miei pensieri sono anche con i suoi colleghi dell’ERCEA e della più ampia DG Ricerca e innovazione», ha chiosato von der Leyen. 

Olanda

Epa/Robin Van Lonkhuijsen | Un uomo cammina a Amsterdam durante l’epidemia

«”Penso di avere il Coronavirus. Cosa dovrei fare?”. “Se ti senti meglio e non hai sintomi per 24 ore, sei guarito. Non puoi più infettare gli altri”».
In Olanda olandese ha messo online un sito in cui rispondere a tutte le domande possibili sul Coronavirus. Questa è una delle risposte e non coincide esattamente con quello che viene ripetuto dagli scienziati. E così il sito ufficiale olandese è finito nelle critiche dell’epidemiologo Pier Luigi Lopalco che ha criticato le risposte commentando: «Mi sembra un buon modo per mandare in giro la gente con patente di infettare».

Cina

EPA/ROMAN PILIPEY | Una coppia al tavolino di un coffee shop di Wuhan dopo la fine del lockdown dell’8 aprile scorso

Cresce il rischio di una seconda ondata di contagi in Cina, dove l’ultimo bollettino della Commissione sanitaria nazionale ha registrato domenica 12 aprile 108 nuovi casi di Coronavirus, in aumento rispetto ai 99 del giorno prima, e due vittime. Di questi, 98 sono “contagi di ritorno”, legati ad arrivi dall’estero. Degli altri 10, tre sono stati rilevati nella provincia di Guangdong e sette in quella di Heilongjiang, al confine con la Russia. È in questa sola provincia che sono stati registrati 49 casi positivi arrivati dalla Russia. In totale i casi in Cina sono saliti a 82.160, con il bilancio delle vittime aumentato a 3.341.

Israele

Epa/Heidi Levine | Il primo ministro Benjamin Netanyahu in una tenda medica

Gerusalemme la città più colpita, con 2.093 casi di contagio. Sommati a tutti gli altri, al momento lo Stato di Israele è arrivato a oltre 11mila contagi. I malati in condizioni gravi sono 181 e fra questi 131 sono in rianimazione. Il numero totale dei decessi è arrivato a 110. Da ieri tutti gli abitanti sono stati obbligati a usare mascherine protettive quando escono di casa.

Ecuador

EPA/Jose Jacome | Una donna con la mascherina in un mercato di Quito

Sempre più allarmante la situazione di contagi e vittime in Ecuador. I casi nel Paese sono arrivati a 7.466 con 333 morti. Ma secondo il ministro della Sanità, Juan Carlos Zevallos, ci sarebbe un numero aggiuntivo di 384 decessi legati al Coronavirus. Secondo il governo, 2/3 dei contagi e delle vittime sono concentrati nella provincia di Guayas, dove il capoluogo Guayaquil è il principale porto industriale del Paese. Da domani, il governo avvierà un sistema a semaforo tra le diverse province, che partiranno tutte con luce rossa, con aggiornamenti settimanali. Intanto il presidente della Repubblica, Lenin Moreno ha annunciato che tutte le alte carico dello Stato dimezzeranno il loro stipendio per sostenere un fondo destinato alle fasce della popolazione meno abbienti.

Il parere degli esperti:

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti