Coronavirus, morti al Pio Albergo Trivulzio: Gdf in Regione Lombardia. Il disastro delle Rsa in piena emergenza: il 17% è irregolare
Dopo le perquisizioni di ieri al Pio Albergo Trivulzio, la Guardia di Finanza di Milano è arrivata negli uffici della Regione Lombardia per acquisire documenti e atti sulle morti sospette nelle case di riposo lombarde durante l’emergenza Coronavirus. Intanto l’indagine per omicidio colposo ed epidemia colposa sul Pio Albergo Trivulzio e le altre strutture passa nella fase dell’analisi dei documenti sequestrati ieri dalla Guardia di Finanza. Tra gli aspetti che gli inquirenti puntano a chiarire ci sono gli effetti della delibera regionale dell’8 marzo scorso, con la quale si dava la possibilità di trasferire i pazienti positivi al Covid-19 nelle case di riposo, prevedendo però la separazione con gli altri ospiti.
Una perquisizione andata avanti per 17 ore, fino a tarda sera, che ha permesso di acquisire centinaia di catene cliniche e un’importante quantità di atti, comprese le comunicazioni che ci sono state tra la struttura e la Regione Lombardia. Oltre al direttore generale della Pio Albergo Trivulzio, Giuseppe Calicchio, risultano ora indagati anche i vertici delle altre strutture perquisite ieri in provincia di Milano.
I controlli nelle case di riposo
Quasi un quinto delle Residenze sanitarie assistite controllate dai carabinieri del Nas dall’inizio dell’emergenza Coronavirus ha presentato irregolarità sia nella gestione delle procedure che negli spazi da riservare agli ospiti positivi al Covid-19, oltre che alla formazione di operatori sanitari e alle dotazioni di protezione a loro dedicati. Le polemiche dopo l’apertura dell’indagine su oltre una dozzina di case di riposo in Lombardia rischiano di allargarsi su scala nazionale, considerando che i controlli dei carabinieri hanno rilevato situazioni di gravi carenze in diverse altre regioni.
Dopo i blitz del Nas, sono state chiuse 15 strutture, con gli anziani trasferiti in altri centri. Mentre 61 persone a vario titolo sono state denunciate. I casi più gravi sono stati riscontrati a Taranto, Campobasso, Perugia, Reggio Calabria, Napoli, Roma, Cosenza, Udine e Torino. Dall’inizio dell’anno, i carabinieri hanno controllato 918 case di riposo, con 183 risultate irregolari.
Il parere degli esperti:
- Coronavirus, parla il primario del Sacco. Galli: «Virus imprevedibile, una persona sola può infettarne molte»
- Ricciardi (Oms): «Coronavirus più letale dell’influenza. Per il vaccino servono due anni»
- Coronavirus, aumentare i test dai tamponi potrebbe aiutare a frenare i contagi? – L’intervista
- Un mese di Covid-19: «Ne usciremo anche grazie a chi è guarito e non si ammala più» – L’intervista
- Coronavirus, i numeri in chiaro. Il matematico Sebastiani: «In Lombardia raggiunto il picco in 9 province su 12, ma Milano non frena» – La videointervista
- Coronavirus, a rischio la salute mentale di medici e infermieri. «Bisogna reclutare gli psicologi per gli ospedali» – L’intervista
- Coronavirus, i numeri in chiaro. Il dottor Pregliasco: «Ora è fondamentale insistere: sarà una Pasqua chiusa» – La videointervista
- Coronavirus, il primario del Sacco di Milano: «Così abbiamo dimostrato che non è nato in laboratorio»
- Coronavirus. Come sono nate le teorie di complotto sulla creazione in laboratorio e perché sono infondate
Leggi anche:
- Coronavirus, la strigliata del Viminale ai prefetti: «Controllata solo un’azienda su tre». Più ispezioni su quelle riaperte
- Coronavirus, il “modello Molise” dove da due giorni non ci sono più contagi
- Coronavirus, con il lockdown più della metà degli italiani si sposta per lavoro. Burioni: «No a errori, l’epidemia non è sotto controllo»
- Coronavirus, isolamento a singhiozzo fino al 2022: lo studio Usa sul rischio di nuove ondate fino al 2025
- Coronavirus, circolari contrastanti, norme regionali e potere di veto del sindacato: il pasticcio della cassa in deroga
- Coronavirus, la denuncia di Ap: la Cina ha aspettato sei giorni a dare l’allarme
- Coronavirus, gli effetti sulla psiche: si moltiplicano i casi di depressione, insonnia e ansia da lockdown – Il rapporto
- Un’infermiera del Trivulzio ai giudici: «I malati non erano isolati, non avevano mascherine e ricevevano visite dai parenti»