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Coronavirus. Gli Usa indagano sull’origine del Sars-cov-2 in laboratorio a Wuhan? Il risultato: «Inconcludente»

16 Aprile 2020 - 12:41 David Puente
Gli Stati Uniti ammettono di aver avviato delle indagini, ma loro stessi spiegano che si sono rivelate inconcludenti

Il 16 aprile 2020 alle ore 8:45 viene pubblicato un articolo sul sito dell’Ansa dal titolo «Coronavirus: Usa indaga laboratorio Cina» dove leggiamo che «dirigenti dell’intelligence USA e della sicurezza nazionale americana stanno esaminando tra le possibilità quella che il nuovo coronavirus sia nato, più che in un mercato, in un laboratorio di Wuhan e che si sia diffuso a causa di un incidente».

Viene citato, senza linkarlo, un pezzo pubblicato dal Washington Post che riporterebbe la notizia. Si tratta dell’articolo riportato nella sezione «Opinions» del 14 aprile 2020 dal titolo «State Department cables warned of safety issues at Wuhan lab studying bat coronaviruses».

L’articolo del 14 aprile del WP presente nella sezione Opinions

Il 16 aprile 2020 interviene in una conferenza stampa, il generale dell’esercito americano Mark A. Milley, il quale ha risposto alle domande in merito agli articoli pubblicati nei giorni precedenti riguardo alle indagini sull’origine del virus in un laboratorio a Wuhan. Ecco la trascrizione riportata nel video pubblicato dal Washington Post:

Secondly, on the lab piece, there’s a lot of rumor and speculation in a wide variety of media, the blog sites, et cetera. It should be no surprise to you that we’ve taken a keen interest in that, and we’ve had a lot of intelligence take a hard look at that. And I would just say at this point, it’s inconclusive, although the weight of evidence, seems to indicate natural, but we don’t know for certain.

Mark A. Milley, rispondendo alla stampa, sostiene che i media abbiano speculato diffondendo diverse voci – rumors – sulla storia del laboratorio, che ci sono state delle indagini a riguardo da parte dell’intelligence che si sono rivelate inconcludenti. Dichiara, inoltre, che le evidenze portano a indicare un’origine naturale, ma di non esserne certo.

Il video pubblicato dal WP con l’intervento in conferenza stampa del generale Mark. A. Milley.

Durante la trasmissione TGR Leonardo del 26 marzo 2020, dedicata al virus e alla storia del laboratorio proprio a seguito della diffusione avvenuta il giorno precedente del servizio del 2015 che aveva fatto tanto scalpore, il biologo Enrico Bucci della Temple University di Philadelphia spiega come mai il nuovo coronavirus non potrebbe essere stato creato o sfuggito da un laboratorio. Alla domanda del conduttore se il virus possa essersi evoluto all’interno di un centro del genere, Bucci risponde così:

Sars-cov-2 presenta un certo numero di differenze rispetto ai suoi progenitori in pipistrello. Perché queste differenze si siano evolute nel nuovo virus c’è bisogno di due cose: o di un grandissimo numero di pipistrelli o di un grandissimo numero di anni perché le mutazioni sono un fatto casuale. In laboratorio non abbiamo avuto abbastanza tempo ne abbiamo avuto abbastanza pipistrelli.

Resta ancora da risolvere l’enigma dell’ospite intermedio, ossia del secondo animale coinvolto, che avrebbe permesso il salto del nuovo virus all’uomo. In passato si pensava fosse un serpente, ma questa ipotesi è stata scartata dalla comunità scientifica.

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