In Evidenza Cop29Donald TrumpGoverno Meloni
ATTUALITÀCoronavirusIntervisteItaliaSanitàVideo

Coronavirus, il sottosegretario De Cristofaro: «La scuola si fa in classe e bisogna tornarci, le lezioni online non possono sostituirla» – Il video

16 Aprile 2020 - 16:34 Fabio Giuffrida
E lancia l'idea di una maturità un po' in aula e un po' online: «Per gli esami orali immaginavo un alunno in classe, da solo, e un docente collegato da remoto»

Sembra avere le idee molto chiare il sottosegretario all’Istruzione Giuseppe De Cristofaro che a Open spiega come il governo, ai tempi del Coronavirus, stia lavorando per assicurare da una parte il diritto all’istruzione, dall’altro quello alla salute. Mentre la ministra Azzolina parla di una «nuova scuola» e di «grande progetto di innovazione», De Cristofaro frena.

«Didattica tradizionale insostituibile»

«Va bene l’innovazione ma ricordiamoci che la didattica tradizionale, ad esempio dal punto di vista della socialità, non può essere sostituita da quella a distanza. Le lezioni online le abbiamo fatte perché non avevamo alternative, meglio di niente. Cosa avremmo dovuto fare? Chiudere le scuole?», dice. E sui concorsi taglia corto: «Rimandarli, certo. Sarebbe impossibile assumere i precari in estate tramite concorso. Bisognerebbe immaginare un’assunzione per soli titoli così da avere i docenti in classe a settembre».

«No al rientro in aula a maggio»

E a proposito di rientro a scuola, De Cristofaro chiarisce: «Se dovessi avanzare un pronostico, definirei remota la possibilità di tornare a scuola a maggio. Il rientro sui banchi sarà possibile soltanto in piena e totale sicurezza per tutti».

La maturità 2020

Infine lancia un’idea, quella di una maturità – sulla quale «si scrivono canzoni e film essendo un momento cruciale della vita di un adolescente» – che sia un po’ in aula e un po’ online. «Pensavo, per gli esami orali, ad un alunno in classe, da solo, e un docente collegato da remoto», così da evitare che la maturità possa diventare una farsa tra suggeritori, foglietti nascosti e connessioni instabili.

Infine un augurio. Quello di «investire di più sulla scuola, in passato bistrattata e messa in secondo piano».

Foto di Ansa | Video di Open

Il parere degli esperti:

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti