Coronavirus, Donald Trump in pressing per la riapertura si schiera con chi manifesta contro il lockdown. Il Texas allenta la stretta
Sono 2.159.267 i casi confermati di Coronavirus a livello mondiale, stando agli ultimi dati della Johns Hopkins University. Il numero dei morti a questo punto ha raggiunto quota 145.563. Gli Stati Uniti continuano a essere il Paese più colpito con 671.425 casi, a seguire Spagna e Italia.
Usa
Mai così alto dall’inizio della pandemia. Il numero di morti per Coronavirus negli Stati Uniti raggiunge il picco di 4.591 in 24 ore, per un totale di 33.286 vittime. Questo l’ultimo bilancio emerso da un’analisi condotta dal Wall Street Journal sui dati della John Hopkins University. Alle 20 ora locale – le 4 del mattino in Italia – i morti registrati sono stati oltre 4.500 in 24 ore. Il record precedente era di 2.569 vittime.
Il pressing di Trump per la ripartenza
«Liberate il Minnesota», «Liberate il Michigan», «Liberate la Virginia». Dopo aver presentato in conferenza stampa il suo piano per la riapertura e aver assicurato che a decidere saranno i singoli governatori, ora il presidente Usa torna a spingere per la riapertura degli Stati Uniti. Con tre diversi tweet, Donald Trump chiede la riapertura di questi tre Stati, schierandosi di fatto con chi in queste ore ha protestato, anche con armi, contro il lockdown.
LIBERATE VIRGINIA, and save your great 2nd Amendment. It is under siege!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) April 17, 2020
LIBERATE MINNESOTA!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) April 17, 2020
LIBERATE MICHIGAN!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) April 17, 2020
Texas allenta la stretta
Il Texas è il primo Stato degli Usa ad allentare la stretta. Il governatore repubblicano Greg Abbott ha deciso di ridurre alcune delle restrizioni: i negozi potranno riaprire con alcune limitazioni, riaprono i parchi. Rimangono chiuse invece le scuole e i cittadini dovranno continuare a rispettare le misure di distanziamento sociale. Il Texas ha registrato 16.400 casi di Covid-19 e 393 morti.
Trump: «Ripartenza in 3 fasi, è il momento»
Il capo della Casa Bianca prevede di mettere a punto un’apertura in tre fasi così da far ripartire l’economia americana. Nell’ultimo appuntamento con la stampa, Donald Trump ha presentato il suo piano per riaprire l’America: «Tre fasi, un passo dopo l’altro, non tutti insieme», ha spiegato Trump sottolineando che gli Stati Uniti hanno «superato il picco» nell’andamento della pandemia. Dunque ha invitato gli Stati a lavorare insieme. «Sulla base dei dati disponibili possiamo iniziare il prossimo fronte della nostra guerra, quello che chiamiamo la “Riapertura dell’America”», ha detto Trump. Nei progetti del presidente, saranno i governatori dei singoli Paesi americani a decidere i tempi della riapertura e il governo federale provvederà all’assistenza necessaria.
Poi ha evidenziato ancora una volta l’importanza di applicare restrizioni a viaggi e limiti agli ingressi: «Mentre iniziamo a riaprire dobbiamo vigilare affinché venga bloccato l’ingresso del virus dall’estero. I controlli ai confini, le restrizioni sui viaggi e le altre limitazioni sugli ingressi sono più importanti che mai». Quanto al bilancio definitivo delle vittime, il presidente ha commentato: «Ci aspettiamo meno morti per Coronavirus rispetto anche alle più ottimistiche previsioni».
Obbligo di mascherine nello Stato di New York
Alle 20 locali scatterà l’obbligo nello Stato di New York di indossare una mascherina anti-Coronavirus o una copertura della faccia in pubblico quando non si possono mantenere le distanze sociali previste per il Coronavirus. L’ordinanza del governatore Andrew Cuomo prevede inoltre che la mascherina sia indossata sempre nei mezzi pubblici di trasporto, compresi i taxi. I bambini saranno tenuti a portarla a partire dai 2 anni di età.
You MUST wear a face covering or mask:
— Andrew Cuomo (@NYGovCuomo) April 16, 2020
-On public transportation
-In for-hire vehicles
If you are a bus/train operator or a driver of a for-hire vehicle, you must also wear a face covering or mask.
These rules go into effect on Friday at 8PM.
La misura era stata annunciata tre giorni fa per contenere la diffusione del contagio, che sembra non frenare: nello Stato di New York questa settimana sono state riportate oltre 41mila persone positive. Si tratta di una media di oltre 8000 persone al giorno, e cioè lo stesso numero delle due settimane precedenti.
Africa
L’Africa potrebbe diventare il prossimo epicentro della pandemia di Coronavirus. L’avvertimento è stato lanciato oggi, 17 aprile, dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Sempre secondo l’Organizzazione, in 7 giorni i casi confermati sono aumentati del 51%, mentre il numero dei morti è salito del 60%, ma è «verosimile che i numeri reali siano più alti», a causa della mancanza di kit per fare i test. Secondo un sondaggio di Afp, i morti per il Coronavirus in Africa hanno superato i mille.
Cina
Wuhan, primo focolaio del Covid-19, ha rivisto a sorpresa i numeri di contagi e morti aumentandoli, rispettivamente, di 325 unità a 50.333 e di 1.290 unità a 3.869 totali. Stando a quanto riportano i media locali, il quartier generale municipale impegnato nella prevenzione e controllo del virus ha spiegato che la «revisione è conforme a leggi e regolamenti, e al principio di essere responsabili verso la storia, le persone e i defunti». La mossa è destinata ad alimentare ulteriormente le polemiche sull’affidabilità dei dati forniti nel corso di tutta l’emergenza sanitaria in Cina.
China has just announced a doubling in the number of their deaths from the Invisible Enemy. It is far higher than that and far higher than the U.S., not even close!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) April 17, 2020
Secondo Donald Trump, i numeri reali in Cina continuano a essere più alti. «Il numero delle vittime nella Repubblica popolare è più alto di quello negli Usa», dice Trump. Intanto dopo le critiche arrivate dal presidente francese Emmanuel Macron sulla gestione dell’epidemia, la Cina prova a ricucire lo strappo lanciando un appello all’unità: «La pandemia da Covid-19 non è ancora sotto controllo», ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian rivolgendosi al Capo dell’Eliseo.
Regno Unito
Sono 847 i decessi per Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore negli ospedali del Regno Unito. Un aumento rispetto al già importante numero di ieri, 16 aprile, quando si erano contati 861 decessi. A dare la notizia è il dicastero della Sanità, che ha dichiarato come il totale delle vittime nel Paese salga ora a 14.576. Va inoltre sottolineato che i dati non comprendono le persone infettate e morte di Covid-19 nelle case di riposo, nelle varie strutture di ricovero e nelle abitazioni private. I contagi superano intanto quota 108.000, con una curva d’aumento attorno a 5.500.
Onu
Guterres lancia l’allarme: «I più colpiti dalla recessione saranno i bambini»
Gli effetti economici della pandemia e la recessione economica già in moto nel mondo, «rischiano di provocare centinaia di migliaia di vittime tra i bambini». Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, lancia l’allarme sui rischi del dopo epidemia. Se fino ad ora, ha sottolineato Guterres, i bambini sono stati preservati dai sintomi più gravi della malattia da Covid-19 «la loro vita, in gran parte dei Paesi, è completamente cambiata per quanto riguarda l’istruzione, l’alimentazione, la sicurezza e la salute».
«Già prima dell’arrivo della pandemia – insiste Guterres – i tassi mondiali di malnutrizione e di ritardi nella crescita tra i bambini erano inaccettabili». Infine, «i bambini costretti a casa vivono l’aumento dello stress familiare e rischiano di essere testimoni di violenze domestiche». In questo contesto, il Segretario generale dell’Onu invita i governi di tutto il mondo ad agire per affrontare ciascuna di queste minacce ai bambini. La pandemia, secondo Guterres deve diventare un’opportunità per «impegnarci a ricostruire meglio, per raggiungere un’economia e una società più sostenibili e inclusive, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile».
Russia
Record di nuovi casi in un giorno per la Russia. Nelle ultime 24 ore sono 4.060 i nuovi contagi registrati, portando così il bilancio totale a 32.007. I morti sono stati invece 41 (273 in totale). Quasi la metà dei nuovi contagi sono stati avvenuti nella capitale Mosca, dove i casi di Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore sono stati 1.959, per un totale di 18.105 persone ammalatesi nella capitale russa dall’inizio dell’epidemia. Altre 472 persone sono risultate positive nella regione di Mosca e 424 a San Pietroburgo.
Israele
Nel Paese mediorientale i casi di contagio sono saliti a 12.855, con i decessi arrivati a 148. In Israele 182 ricoverati si trovano in condizioni gravi. Di questi 129 sono in rianimazione. Le guarigioni sono state quasi 3mila. Gerusalemme continua a essere la città più colpita dalla pandemia, con 2.477 casi. Al secondo posto la cittadina ortodossa di Bnei Brak dove sono stati registrati 2.201 casi. Al terzo posto c’è la capitale Tel Aviv, con 488 contagi.
Germania
Sono almeno 133.830 le persone contagiate dal Covid-19 in Germania, dove in 3.868 hanno perso la vita dopo aver contratto l’infezione. Lo rende noto l’Istituto Robert Koch per le malattie infettive. Nelle ultime 24 ore, l’organizzazione riporta 3.380 nuovi casi e 299 nuovi decessi in Germania.
Il Fmi approva un finanziamento per il Pakistan
Il Fmi ha approvato un finanziamento di emergenza da 1,38 miliardi di dollari a favore del Pakistan per far fronte alle grandi difficoltà provocate dalla pandemia da Coronavirus. I fondi, ha evidenziato il Fmi, aiuteranno il paese ad aumenti della spesa mirati e temporanei per contenere l’epidemia e limitarne l’impatto sull’economia.
Il parere degli esperti:
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