Coronavirus, per la prima volta scende il numero dei positivi (-20). Altri 454 morti in 24 ore (ieri erano 433): il totale sale a 24.114 – Il bollettino della Protezione civile
Il bollettino del 20 aprile
L’ultimo bollettino diffuso dalla Protezione civile conferma e forse cristallizza l’andamento al ribasso dei contagi registrato nei giorni scorsi: per la prima volta dall’inizio della pandemia da Coronavirus scende il numero dei positivi “attivi”, ovvero il totale a cui vengono sottratti deceduti e guariti. Ma il numero delle vittime è ancora stabile, in lieve rialzo rispetto al dato di ieri. Nelle ultime 24 ore sono morte altre 454 persone (ieri erano 433), il numero complessivo delle vittime sale dunque a 24.114. Il numero degli attualmente positivi, come detto, scende (ieri si erano registrati +486 nuovi positivi) e si attesta complessivamente a 108.237 malati di Covid-19 (ieri erano a quota 108.257).
Complessivamente, i casi totali di persone colpite dal Covid-19 dall’inizio del monitoraggio dell’epidemia sono arrivati a quota 181.228, con un incremento di +2.256 in un giorno (ieri erano 178.972 e l’incremento rispetto alle 24 ore precedenti era stato di +3.047 persone colpite dal virus). Quanto ai tamponi, sono stati effettuati 41.483 tamponi in 24 ore, ieri i test effettuati in un giorno erano stati 50.708. Il totale dei test effettuati è dunque arrivato a quota 1.398.024.
Quanto alle guarigioni, nelle ultime 24 ore sono guariti 1.822 pazienti, per un totale di 48.877. In calo i ricoveri: i pazienti in strutture ospedaliere in generale oggi sono 24.906 (ieri erano 25.033), di cui 2.573 in terapia intensiva (ieri erano 2.635). Le persone in isolamento domiciliare in tutta Italia sono invece 80.758.
La lieve diminuzione degli “attualmente positivi”, è un «segnale estremamente incoraggiante». Così ha detto Luca Richeldi del Comitato tecnico scientifico (Cts) in conferenza stampa alla Protezione civile con Angelo Borrelli. «Su 6 parametri solo uno, i deceduti, non va nella direzione voluta – ha spiegato Richeldi – ma gli epidemiologi ci dicono che sarà l’ultimo a calare; ha varie spiegazioni epidemiologiche, ma deve far riflettere su quanto successo e succede, la battaglia certo non è vinta, è un periodo di relativa tregua nella diffusione del virus, non è momento di abbassare la guardia».
Il capo della Protezione civile ha poi reso noto che sono disponibili 19mila posti per la quarantena. «Per chi non può fare l’isolamento nella propria abitazione sono a disposizione oltre 19mila posti, 6.800 dei quali messi a disposizione dello Stato – ha spiegato Borrelli – e altri 12.230 in 262 strutture reperite dagli enti locali». Il dato viene da un censimento con le Regioni per capire le disponibilità per la sorveglianza sanitaria e l’isolamento dei positivi. Al momento, di questi 19mila posti ne sono occupati 4.146.
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, sono oltre 943mila gli italiani che sono stati sottoposti a tampone. Il dato sulle persone testate è stato fornito per la prima volta da Borrelli in conferenza stampa. «Combinando tamponi, app e misure di individuazione dei soggetti positivi – ha detto – pensiamo che si possa mettere in atto un’azione di contrasto più efficace di quello fatto finora».
E infatti il comitato tecnico scientifico ripone molta fiducia nella nuova applicazione per il tracciamento degli infetti: «Se sarà utilizzata dal 70-80% dei cittadini sarà efficace, dicono gli epidemiologi. Credo sarà un momento in cui si vedrà la responsabilità degli italiani» nello scaricarla e usarla, commenta Richeldi del Comitato tecnico scientifico (Cts). «La nostra curva epidemica è stata in parte diversa da altri Paesi, molto veloce e crescente nei primi momenti: non so se siamo stati carenti nei tracciamenti, potremo dire però se lo saremo nei prossimi mesi».
Ieri e oggi a confronto
L’andamento dei nuovi contagi negli ultimi 10 giorni
I positivi Regione per Regione
In base ai dati ufficiali della Protezione civile, il numero di persone al momento positive al SARS-CoV-2 è così distribuito di regione in regione:
- 34.587 in Lombardia
- 13.522 in Emilia Romagna
- 14.557 in Piemonte
- 10.061 in Veneto
- 6.568 in Toscana
- 3.496 in Liguria
- 3.212 nelle Marche
- 4.365 nel Lazio
- 3.019 in Campania
- 1.929 a Trento
- 2.810 in Puglia
- 1.190 in Friuli Venezia Giulia
- 2.210 in Sicilia
- 2.062 in Abruzzo
- 1.540 a Bolzano
- 424 in Umbria
- 854 in Sardegna
- 828 in Calabria
- 548 in Valle d’Aosta
- 242 in Basilicata
- 213 in Molise
I casi (totali) provincia per provincia
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