Coronavirus, i club di Serie A si ricompattano: «Vogliamo finire il campionato». La palla passa al governo
Arriva la svolta tra i club di Serie A che alla fine si sono ricompattati sulla decisione di portare a termine la stagione. Superate anche le resistenze di Torino e Brescia, fino a poco prima dell’assemblea contrari alla ripresa finché l’emergenza Coronavirus non fosse realmente finita.
In una nota i presidenti delle 20 società hanno confermato quindi l’intenzione di concludere il campionato 2019/2020: «qualora il Governo ne consenta lo svolgimento, nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza». In vista della Fase 2, le società ribadiscono che la ripresa di allenamenti e partite: «avverrà in ossequio alle indicazioni di Fifa e Uefa, alle determinazioni della Figc, nonché in conformità ai protocolli medici a tutela dei calciatori e di tutti gli addetti ai lavori».
Se la Serie A quindi ripartirà sarà condizionato alle decisioni di palazzo Chigi sulla fase di ripresa, attese entro questa settimana, secondo quanto annunciato dal premier Giuseppe Conte. Decisioni che potrebbero essere anticipate ai vertici della Figc già domani, quando ci sarà una riunione in videoconferenza con il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora.
Ma il via libera è tutt’altro che scontato, visto che lo stesso ministro ieri 20 aprile al Tg2 ha ribadito che la ripartenza della Serie A, così come di tutto lo sport professionistico, potrà avvenire solo quando ci saranno le condizioni di ripartenza per l’intero Paese.
Foto copertina: ANSA | Il presidente della Lega Calcio, Paolo Dal Pino
Il parere degli esperti:
- I numeri in chiaro. Il matematico Sebastiani: «Ci sono ancora province che non hanno superato il picco» – La videointervista
- Coronavirus, parla il primario del Sacco. Galli: «Virus imprevedibile, una persona sola può infettarne molte»
- Ricciardi (Oms): «Coronavirus più letale dell’influenza. Per il vaccino servono due anni»
- Coronavirus, aumentare i test dai tamponi potrebbe aiutare a frenare i contagi? – L’intervista
- Un mese di Covid-19: «Ne usciremo anche grazie a chi è guarito e non si ammala più» – L’intervista
- Coronavirus, i numeri in chiaro. Il matematico Sebastiani: «In Lombardia raggiunto il picco in 9 province su 12, ma Milano non frena» – La videointervista
- Coronavirus, a rischio la salute mentale di medici e infermieri. «Bisogna reclutare gli psicologi per gli ospedali» – L’intervista
- Coronavirus, i numeri in chiaro. Il dottor Pregliasco: «Ora è fondamentale insistere: sarà una Pasqua chiusa» – La videointervista
- Coronavirus, il primario del Sacco di Milano: «Così abbiamo dimostrato che non è nato in laboratorio»
- Coronavirus. Come sono nate le teorie di complotto sulla creazione in laboratorio e perché sono infondate
Leggi anche:
- Coronavirus, con l’emergenza sanitaria un crollo dell’economia in Italia mai visto prima: -15% del Pil nel primo semestre
- Coronavirus, le notizie dal mondo: in Spagna aumentano leggermente i nuovi morti. La Germania rinuncia all’Oktoberfest
- Coronavirus, in spiaggia questa estate? Secondo Rezza è possibile: «Prima regola sarà la distanza sociale»
- Coronavirus, Lamorgese sulla Fase 2: «Scarsa liquidità delle aziende e ingenti fondi Ue: le mafie posso infiltrarsi»
- Coronavirus, si allarga l’inchiesta sulle Rsa: perquisizioni della guardia di Finanza al Don Gnocchi di Milano
- Lukaku: «Prima di Inter-Cagliari c’erano 23 giocatori malati su 25. Test sul Coronavirus? Nessuno li ha mai fatti»
- Coronavirus, in Lombardia crescono i positivi: quasi mille da ieri. In un giorno 203 morti, 1.388 i pazienti dimessi