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Coronavirus, i buoni spesa diventano ducati borbonici. E arrivano anche i Caciocavallobond

Si moltiplicano le iniziative con non poca fantasia a sostegno delle attività che, in piena emergenza, fanno i conti con il calo delle vendite e l'incertezza per il futuro

Nel piccolo paese di Castellino del Biferno, in Molise, il sindaco Enrico Fratangelo ha realizzato il sogno di tanti nostalgici dell’epoca borbonica stampando i “suoi” Ducati, con chiaro riferimento al Regno delle due Sicilie sulle banconote plastificate emesse in piena emergenza Coronavirus. La trovata un po’ provocatoria del sindaco per distribuire i buoni spesa punta a impedire ai suoi concittadini di spendere dentro i confini del paese.

Un’idea che frulla in testa al sindaco da almeno 12 anni, come ha raccontato al sito primonumero.it, e alla quale seguirà anche il varo dei Borbone Bond: «Sono agevolazioni che possono andare a compensare eventuali tassi bancari su mutui per attività che rispondono ad Avvisi pubblici», ha spiegato Fratangelo. In sostanza, il Comune si accolla gli interessi nel caso in cui un’azienda dovesse ricorrere ai prestiti fino a 25 mila euro garantiti dallo Stato. I dettagli però sono ancora tutti da definire.

Poco distante da Castellino sono nati altri bond, stavolta legati al caciocavallo, che in provincia di Salerno è pilastro dell’economia locale. La Coldiretti salernitana ha deciso di trasformare il latte di bufala in eccedenza, dopo la chiusura di tanti ristoranti e punti vendita, in un’occasione di acquisto, ma per il futuro. Con i Caciocavallobond infatti si potrà comprare un caciocavallo di 11 chilogrammi, che si ottiene con 60 litri di latte di bufala, ma che si potrà ottenere solo nel 2022.

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