Nomine, il pressing di Di Battista non convince il governo, Descalzi confermato ad dell’Eni
Alla fine Alessandro Di Battista non è riuscito a far cambiare idea al governo. Il documento dei “ribelli” del Movimento, di cui Di Battista si è fatto portavoce, contro la riconferma di Claudio Descalzi alla guida dell’Eni a causa delle vicende giudiziarie attualmente a suo carico, non ha avuto l’effetto sperato e Descalzi è stato confermato amministratore delegato della partecipata.
Le spaccature nel Movimento
Bisognerà aspettare per vedere adesso quali saranno le ricadute sul Movimento, attualmente senza un vero leader politico (Vito Crimi ha il compito di traghettare il M5S verso gli Stati Generali) e anche sul Governo. Dopo la polemica sulla nomina di Descalzi Di Battista ha prontamente ribadito il suo sostengo al premier Conte («un galantuomo») e all’esecutivo.
Avrebbero fatto altrettanto gli altri firmatari del documento. Ma ci sono diversi gruppi di ribelli all’interno del Movimento e anche coloro che la settimana scorsa al parlamento europeo sono andati contro la maggioranza pentastellata, votando contro la Commissione von der Leyen e contro il Recovery Fund, adesso aspettano di conoscere la loro sorte e vedere se saranno sanzionati.
Le nomine: Eni, Enel, Poste e Leonardo
La conferma di Claudio Descalzi come amministratore delegato dell’Eni e Lucia Calvosa alla presidenza non sono le uniche approvate dall’esecutivo. Poco dopo la mezzanotte il ministero dell’Economia ha confermato anche Francesco Starace come amministratore delegato dell’Enel. Michele Crisostomo è in arrivo come presidente della stessa società.
Tra le indicazioni che arrivano dal ministero dell’Economia in vista delle prossime assemblee delle società, troviamo anche la conferma di Alessandro Profumo come amministratore delegato di Leonardo e Luciano Carta come presidente dell’azienda italiana attiva nel settore della difesa.
Alle Poste invece Matteo Del Fante è stato confermato come amministratore delegato e Maria Bianca Farina è stata nominata presidente. In uscita invece troviamo Patrizia Grieco (Enel), Emma Marcegaglia (Eni) e Giovanni De Gennaro (Leonardo).
Leggi anche:
- Il M5s si spacca sulle nomine delle partecipate: l’appello dei “dissidenti” contro la riconferma di Descalzi all’Eni
- Nuova fuga dal M5s: la deputata Fabiola Bologna passa al gruppo Misto
- Coronavirus, il Pd: «contributo di solidarietà sopra gli 80mila euro». Ma «non è una patrimoniale». Conte: «Non è all’orizzonte». No del M5S, la maggioranza si divide
- Il fallimento dei Navigator: mancano i braccianti mentre un milione di famiglie percepisce il reddito di cittadinanza
- Coronavirus, Grillo lancia l’idea del reddito universale per uscire dalla crisi: «È arrivato il momento»
- Coronavirus, la ministra Dadone: «Smartworking nella pubblica amministrazione, Sud ancora lento. E la Sicilia mi preoccupa» – L’intervista
- Borse in calo dopo il tracollo del petrolio: Milano e le altre Europee aprono in rosso
- Febbre alta nel M5s, Di Maio apre al Mes e i grillini si spaccano. Serve Grillo per frenare (per ora) Di Battista
- Di Battista contro le statue abbattute: «Allora buttiamo giù tutto: così non rimarrà nulla»