Coronavirus, oltre 180 mila morti in tutto il mondo. Negli Usa quasi 850mila casi. La Spagna proroga il lockdown fino al 9 maggio
Ha superato quota 180mila il numero delle morti provocate dal Coronavirus in tutto il mondo, secondo i dati aggiornati della Johns Hopkins University. Il totale dei casi confermati è invece oltre i 2,6 milioni. I Paesi con più contagi sono sempre Stati Uniti (quasi 850mila), Spagna (oltre 208mila) e Italia (più di 187mila).
Svizzera
Un vaccino per il Covid-19 pronto a ottobre. L’annuncio arriva dall’Università di Berna, in Svizzera. Qui un gruppo di ricercatori starebbe lavorando a una soluzione per fermare l’epidemia di Coronavirus nel mondo. A dichiararlo Martin Bachmann, professore di immunologia: «La possibilità di successo è realistica. La Svizzera ha una tradizione di pragmatismo ed è pronta a trovare un compromesso se serve a ottenere più in fretta un vaccino». Intanto in Francia è in via di rilascio l’autorizzazione per sperimentare la nicotina come barriera chimica contro il Coronavirus.
Usa
I morti negli Stati Uniti sono più di 43mila, mentre i casi hanno superato gli 800mila. Nelle ultime 24 ore si sono registrati nel Paese altri 2.700 morti. Donald Trump però continua a lodare i Paesi che riaprono. «Vedo una luce in fondo al tunnel», ha detto in merito ai 20 governatori che hanno deciso di allentare le misure di lockdown. Il presidente Usa ha dichiarato che firmerà oggi l’ordine esecutivo che proibirà l’immigrazione per 60 giorni. Lo stop si applicherà solo a coloro che vogliono ottenere la residenza permanente, non a chi entra su base temporanea. La misura è pensata per salvaguardare i posti di lavoro per gli americani. «Non sarebbe giusto se i posti fossero presi da altri», ha detto Trump. «Nel frattempo – ha precisato – anche senza l’ordine, il nostro confine meridionale, aiutato sostanzialmente da 170 miglia di nuovo muro e 27 mila soldati messicani, è molto chiuso, anche contro il traffico di essere umani».
April 22, 2020
Intanto l’autorità sanitaria ha messo in guardia le persone dall’usare “il mix di farmaci” consigliato da Trump come rimedio al Coronavirus. In uno studio, riportano i media americani, lo Us National Institutes of Health (Nih) infatti indica che il mix del farmaco anti-malaria idrossiclorina e dell’antibiotico azitromicina potrebbe essere tossico e causare molti effetti collaterali, incluso l’avvelenamento. «L’idrossiclorina e l’azitromicina prese insieme hanno la possibilità di fare la differenza», aveva detto Trump. Inoltre l’autorità sanitaria ha affermato che una seconda ondata del contagio potrebbe essere più letale della prima. «C’è la possibilità che un assalto del virus il prossimo inverno possa essere più difficile di quello che stiamo attraversando ora», ha detto il direttore del Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) al Washington Post.
April 22, 2020
Due gatti contagiati a New York
Due gatti di New York sono i primi animali domestici contagiati negli Stati Uniti dal coronavirus. Lo hanno reso noto le autorità sanitarie federali. Il primo gatto cui sono stati riscontrati i sintomi di Covid-19 si trova in una abitazione dove nessuna delle persone presenti è contagiata, mentre il padrone del secondo gatto era un paziente positivo.
Il Missouri fa causa alla Cina
Il procuratore generale del Missouri ha presentato una causa alla Cina per la perdita di vite e i danni economici nello Stato a causa dell’epidemia Coronavirus. Si tratta del primo Stato Usa che intenta un procedimento formale contro la Repubblica popolare. La denuncia è indirizzata contro il governo di Pechino, il partito comunista cinese e altre istituzioni. L’accusa è di aver nascosto informazioni sul virus, con conseguenze gravi nel Missouri.
Spagna
Il Parlamento spagnolo ha approvato la richiesta del governo per l’estensione del lockdown fino al 9 maggio. In Spagna il dibattito tra maggioranza e opposizione, scrivono i media locali, è stato particolarmente duro, ma alla fine la richiesta del premier Pedro Sanchez è passata con 269 voti a favore, 60 contrari e 16 astensioni. Nei piani dell’esecutivo alcune restrizioni, in particolare sulla libertà di uscire per i bambini, verranno alleggerite dal 27 aprile, ma i dettagli verranno annunciati sabato dalle autorità sanitarie.
Regno Unito
Il Segretario di Stato per la salute e gli affari sociali del Regno Unito Matt Hancock ha dichiarato che il Paese ha raggiunto il picco dei contagi da Coronavirus. Oggi, 22 aprile, è tornato a calare leggermente il numero dei morti registrati nei soli ospedali del Regno Unito nelle ultime 24 ore: 759 decessi, e cioè una settantina in meno rispetto alla nuova impennata di 823 registrata ieri. Il totale censito sale così a circa 18.100 morti, mentre i contagi diagnosticati sfiorano ora 135.000 (133.495 per l’esattezza), con curva d’incremento in flessione attorno a 4500 al giorno. I test eseguiti restano tuttavia ancora lontani dal target di 100.000 al giorno.
April 22, 2020
Turchia
Salgono a 98.674 i casi di coronavirus in Turchia, con 3.083 contagi registrati nelle ultime 24 ore su 37.535 test effettuati. Il dato è in netto calo rispetto agli ultimi giorni. Le nuove vittime sono 117, per un totale di 2.376 decessi confermati. I malati in terapia intensiva scendono a 1.814, mentre quelli intubati a 985. I pazienti guariti crescono di 1.559 unità, arrivando a 16.477. I tamponi complessivi effettuati finora ammontano a 750.944. Lo ha annunciato nel suo bollettino quotidiano il ministro della Salute turco Fahrettin Koca, assicurando che la situazione negli ospedali è sotto controllo, con un tasso medio di occupazione di un letto su tre. Inoltre, ha aggiunto il ministro, la Turchia fa registrare un tasso di letalità del 2,3%, «uno dei più bassi al mondo».
Unione europea
L’ex commissario Ue Bolkestein: «Gli Eurobond ci inchiodano alla nostra bara»
L’ex commissario Ue Frits Bolkestein ha pubblicato un editoriale su De Volkskrant. Per Bolkestein, gli Eurobond «stanno inchiodando la nostra bara». Lo strumento, secondo lui, sarebbe «disastroso», del quale i Paesi Bassi «non dovrebbero mai innamorarsi», nonostante le pressioni di Italia e Spagna. Le richieste degli «Stati membri deboli», come li definisce Bolkestein, puntano a «mutualizzare il loro debito pubblico» e così «scompare l’incentivo per migliorare la loro politica fiscale». E invece «le responsabilità devono rimanere al loro posto»
Vertice Ue a 5 sull’emergenza: presenti Conte e l’olandese Rutte
Arrivano segnali di disgelo tra i leader dei Paesi Ue in vista della riunione del Consiglio europeo di domani, 23 aprile, sulle misure economiche europee per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Nel pomeriggio di lunedì 21 aprile si è svolta una riunione in videoconferenza sta il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, con la presenza di Giuseppe Conte, Pedro Sanchez, Emmanuel Macron, Mark Rutte e Angela Merkel. L’incontro a cinque solo due settimane fa non era stato possibile, con le tensioni ancora forti su Coronabond e ogni altro strumento che prevedesse la condivisione del debito tra i Paesi dell’eurozona. L’ultimo tentativo di Michel è invece andato a buon fine. Segnale che il vertice tra i 27 leader di domani potrebbe avvicinarsi a un’intesa in tempi più rapidi.
Il Recovery Fund
Il punto di convergenza al momento è sulla necessità di un Recovery Fund e di un Bilancio pluriennale Ue, che dovranno procedere in parallelo. Sul fondo le stime finora circolate parlavano di circa 1.500 miliardi di euro, ma una quota sull’ammontare preciso è ancora da definire. Manca ancora un accordo di massima su quali settori potranno essere finanziati e con quali strumenti. Il nodo da sciogliere è la proporzione di ripartizione del fondo, tra prestiti e aiuti a fondo perduto. Compito del Consiglio europeo di domani sarà dare un mandato chiaro alla Commissione europea che porti a un piano pronto entro luglio.
Giappone
Almeno due italiani sono risultati positivi al Coronavirus a bordo della nave da crociera italiana Costa Atlantica, ormeggiata in Giappone per lavori di manutenzione. Sulla nave, dove non sono presenti passeggeri, ci sono attualmente 623 membri dell’equipaggio e di questi 40 sono italiani. Finora sono risultate positive 34 persone, tra cui appunto due italiani. La nave è approdata nel distretto di Koyagi a Nagasaki il 29 gennaio. La partenza è prevista per fine aprile. Inizialmente l’imbarcazione doveva dirigersi in Cina per lavori di manutenzione, ma è stata costretta a cambiare direzione a causa dello scoppio dell’epidemia a Wuhan.
In copertina AFP/Timothy A. Clary | Una donna con la mascherina passa di fronte a un murale a New York City, 22 aprile 2020.
Il parere degli esperti:
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