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Coronavirus, i numeri in chiaro. Il fisico Sestili: «Il Piemonte ha molti casi sommersi. Anomalia di ricoveri nel Lazio» – Il video

25 Aprile 2020 - 20:20 Felice Florio
Il divulgatore scientifico ha analizzato per Open gli ultimi dati dell’epidemia. Se ieri si erano registrati 3.021 nuovi casi positivi, il 25 aprile il numero è sceso a 2.357

I dati pubblicati dalla Protezione civile il 25 aprile dicono che in Italia, fino a ora, ci sono stati 195.351 casi totali di positività al Coronavirus: 63.120 guariti, 105.847 ancora infetti e 26.384 morti. Se nella giornata di ieri si erano registrati oltre 3.021 nuovi casi positivi, oggi il numero è sceso a 2.357. «Tutti i parametri stanno migliorando, la discesa del contagio e la diminuzione dell’incidenza del Coronavirus è confermata».

Giorgio Sestili, fisico e divulgatore scientifico, sottolinea che «analizzando i singoli dati, emerge subito come sia calata la pressione sul sistema sanitario. Nelle ultime 24 ore si sono liberati 71 posti in terapia intensiva. Considerando il dato generale, rispetto al picco di fine marzo, si sono liberati il 50% dei posti ospedalieri». Sestili ha fondato una pagina Facebook molto seguita, Coronavirus – Dati e Analisi Scientifiche dove condivide, appunto, dati e analisi scientifiche di scienziati e ricercatori sulla diffusione del Coronavirus.

«Avevamo anticipato una decina di giorni fa che ci sarebbe stato un caso Piemonte – afferma Sestili, parlando della regione che mostra i dati relativi al contagio più preoccupanti -. Il tasso di crescita è maggiore rispetto alle altre regioni. Il Piemonte non accenna a rallentare. C’è da dire, però, che la maggior parte dei casi positivi è stata individuata nelle Rsa, le residenze per anziani. Bene che il Piemonte stia facendo un numero ingente di tamponi nelle strutture per anziani, meno bene che si scopra un numero così elevato di casi positivi. Casi, fino a poco tempo fa, sommersi».

Open | Covid-19 in Italia (25 aprile 2020)

«E poi il Lazio – e Roma in particolare – registrano una singolarità», conclude il fisico. «È l’unica area del Paese dove i nuovi ricoveri non accennano a diminuire. Un dato unico, nelle altre regioni di Italia è stato raggiunto un picco degli ospedalizzati. Appare anomalo che, nonostante la diminuzione dei casi positivi totali in corso da giorni, la curva relativa ai ricoveri non accenni una discesa».

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