Coronavirus, in Lombardia in calo le vittime (56 in 24 ore) e ricoveri. Male Milano e provincia con +463 nuovi casi – Il bollettino
Il bollettino del 26 aprile
Il virus non si ferma ma scende sensibilmente il numero dei decessi e dei ricoveri a causa del Coronavirus rispetto alla giornata di ieri: oggi, 26 aprile, la Lombardia conta 56 nuove vittime in 24 ore (ieri erano 163). In totale i decessi da Covid ora sono 13.325 (ieri erano 13.269).
Rispetto a ieri ci sono stati +920 positivi per un totale di 72.889 casi (ieri erano +713 in 24 ore per un totale di 71.969 casi). Gli attualmente positivi sono ora +693 per un totale di 35.166. I dati arrivano a fronte di 10.857 nuovi tamponi eseguiti, per un totale di 337.797. Il numero dei pazienti in terapia intensiva ora è di 706 (-18 dai 724 di ieri), i ricoverati sono 8.481 (-8 da ieri). I dimessi sono in tutto 24.398 (+171 dai 23.227 di ieri).
Era dal 7 marzo che in Lombardia non si registrava un aumento così basso di decessi per il coronavirus: in quel giorno il totale dei morti in regione era 154 con un aumento di 19 rispetto al giorno precedente. Dall’8 marzo si è superata la quota di 100 nuovi decessi (113) e solo oggi con 56 si è tornati sotto quella soglia.
Sono in forte calo i decessi in Lombardia, mentre i contagi sono in crescita rispetto a ieri. Il totale dei positivi in regione è 72.889, con un aumento di 920 mentre ieri i nuovi casi erano stati 713. I decessi sono 13.325 con un aumento di 56, mentre ieri erano stati 163. Continuano a calare i posti letto occupati nei reparti degli ospedali: in terapia intensiva sono 706, con un calo di 18 (ieri -34), mentre negli altri reparti ci sono 8481 con un calo di 8 (ieri -302).
Dopo il calo di ieri tornano al livello di venerdì i dati relativi al contagio nella città metropolitana di Milano. Il totale dei positivi è 18.371 con 463 nuovi casi di cui 241 a Milano città. Ieri c’erano stati 219 nuovi casi di cui 80 a Milano città. Sono i dati resi noti dalla Regione Lombardia.
I dati nelle province
Questi i dati relativi ai casi Covid-19 nelle province lombarde:
- Bergamo 11.113 (+66)
Brescia 12.564 (+24)
Como 3.025 (+83)
Cremona 5.966 (+60)
Lecco 2.177 (+20)
Lodi 2.926 (+23)
Monza e Brianza 4.477 (+60)
Milano 18.371 (+463) di cui 7.788 (+241) a Milano città
Mantova 3.105 (+23)
Pavia 4.044 (+8)
Sondrio 1.132 (+42)
Varese 2.467 (+60)
Dei 920 nuovi casi positivi in Lombardia, la metà (463) sono nell’area metropolitana di Milano, mentre continua il calo in una delle province più colpite dalla pandemia, cioè quella di Brescia, che ha fatto registrare solo 24 nuovi casi, mentre ieri erano stati 65. In leggera crescita i contagi a Bergamo che conta 11.113 positivi (+66) mentre ieri erano stati 45, mentre a Lodi, dove si è sviluppato il primo focolaio di coronavirus in Italia, la situazione è sempre sotto controllo con soli 23 nuovi positivi.
In copertina ANSA/Mourad Balti Touati | Una carrozza della metropolitana durante l’emergenza Coronavirus a Milano, 26 aprile 2020.
Il parere degli esperti:
- Coronavirus, parla il primario del Sacco. Galli: «Virus imprevedibile, una persona sola può infettarne molte»
- Ricciardi (Oms): «Coronavirus più letale dell’influenza. Per il vaccino servono due anni»
- Coronavirus, aumentare i test dai tamponi potrebbe aiutare a frenare i contagi? – L’intervista
- Un mese di Covid-19: «Ne usciremo anche grazie a chi è guarito e non si ammala più» – L’intervista
- Coronavirus, i numeri in chiaro. Il matematico Sebastiani: «In Lombardia raggiunto il picco in 9 province su 12, ma Milano non frena» – La videointervista
- Coronavirus, a rischio la salute mentale di medici e infermieri. «Bisogna reclutare gli psicologi per gli ospedali» – L’intervista
- Coronavirus, i numeri in chiaro. Il dottor Pregliasco: «Ora è fondamentale insistere: sarà una Pasqua chiusa» – La videointervista
- Coronavirus, il primario del Sacco di Milano: «Così abbiamo dimostrato che non è nato in laboratorio»
- Coronavirus. Come sono nate le teorie di complotto sulla creazione in laboratorio e perché sono infondate
Leggi anche:
- Coronavirus, dall’incognita mascherine obbligatorie al piano trasporti: i sindaci chiedono al governo chiarezza sulla fase 2
- L’Europa cede alle pressioni cinesi sul Coronavirus? Giallo sul documento Ue più “morbido” per non urtare Pechino
- Coronavirus, Conte: «A settembre si torna a scuola». Con la Fase 2 più spostamenti. Sì alle cene in casa, ma è presto per bar e ristoranti
- Le fortune del Bluetooth. Come una tecnologia del 1994 sarà fondamentale in questa epidemia di Coronavirus
- Il contagio dei calciatori può essere infortunio sul lavoro: un rischio da valutare per decidere come e quando ripartire
- Coronavirus, il direttore dell’Ats di Milano: «Più ispettori nella Fase 2, ma per controllare le aziende ne servirebbe un esercito» -L’intervista
- Bergamo, 34 anni, uccisa a pugni e calci in casa: in carcere il compagno. La madre di lei lo ha coperto per un mese
- Il Coronavirus ha cambiato le nostre abitudini. In Cina dopo la pandemia più attenzione allo sport, alla vita sana e al risparmio
- I numeri in chiaro. Il fisico Sestili: «Crollano i decessi e si liberano 250 posti negli ospedali. Ora ridisegnare città e trasporto pubblico» – Il video
- Coronavirus, le prefetture possono autorizzare la riapertura di attività strategiche per l’export – Il documento
- Coronavirus, la fase 2. Conte annuncia il decreto della ripartenza ma insiste sulle distanze. E sulle mascherine: «Nessuna speculazione» – Il testo
- Coronavirus, fase 2: dal 4 maggio riaprono manifattura, costruzioni e commercio all’ingrosso, dal 18 maggio i negozi, il 1 giugno bar e ristoranti. Ok agli incontri con i parenti
- Il discorso del premier: «Se ami l’Italia mantieni le distanze». E sulle mascherine: «Nessuna speculazione»
- Ecco il testo della bozza finale del nuovo decreto del presidente del Consiglio
- La bufala Whatsapp del premio Nobel giapponese Tasuku Honjo e il virus creato nel laboratorio di Wuhan
- Coronavirus, il Tar Lombardia si pronuncia sulle consegne a domicilio ma non sull’e-commerce: le conseguenze immediate
- Coronavirus, Conte per la prima volta a Milano, nell’epicentro dell’epidemia: «La fase 2 non è il libera tutti»