In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ATTUALITÀCoronavirusGiorgio SestiliIntervisteItaliaNumeri in chiaroSanitàVideo

Coronavirus, i numeri in chiaro. Il fisico Sestili: «Crollano i decessi e si liberano 250 posti negli ospedali. Ora ridisegnare città e trasporto pubblico» – Il video

26 Aprile 2020 - 19:17 Fabio Giuffrida
Il divulgatore scientifico ha analizzato per Open gli ultimi dati dell'emergenza sanitaria del Coronavirus

I dati diffusi dalla Protezione civile il 26 aprile parlano di 106.103 casi totali di positività al Coronavirus (+256 in 24 ore): 64.928 guariti (+1.808 in un giorno) e 26.644 decessi (+260). Nell’ultimo giorno sono stati effettuati altri 49.916 tamponi. I pazienti ricoverati in strutture ospedaliere con sintomi sono 21.372 (-161), di cui 2.009 in terapia intensiva (-93). In Lombardia calano vittime e ricoveri ma continuano a preoccupare Milano e provincia con 463 nuovi casi.

«Il dato positivo di oggi è che i decessi sono crollati: da oltre 400 a 260. Aumentano, invece, i casi attualmente positivi perché sono state dimesse meno persone. 250 sono, invece, i posti liberati nei nostri ospedali» spiega a Open Giorgio Sestili, fisico e divulgatore scientifico che ha fondato la pagina Facebook Coronavirus – Dati e Analisi Scientifiche, nella quale condivide dati e analisi di scienziati e ricercatori proprio sulla diffusione del Covid-19.

Open | La situazione italiana aggiornata al 26 aprile: ieri – oggi

Le regioni più colpite restano Lombardia e Piemonte: «Spesso si tratta di pazienti deceduti nelle Rsa; pensate che in Piemonte più del 50% dei casi giornalieri viene proprio da queste case di cura». Ma la situazione, è evidente, non può dirsi uguale in tutta Italia: «Cambia da regione a regione, da provincia a provincia. Abbiamo regioni che hanno meno di 10 casi al giorno come Umbria, Molise e Basilicata e altre, come Lombardia e Piemonte, che hanno numeri ben più alti».

Open | I dati del 26 aprile

Adesso, però, è arrivato il momento di «ridisegnare le città e il trasporto pubblico»: «È impensabile riempire autobus e metro come avveniva un tempo». Soprattutto nelle grandi città.

Video di Open – Grafiche di Vincenzo Monaco

Il parere degli esperti:

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti