Coronavirus, nuovi contagi sotto soglia 2.000: è la prima volta da inizio marzo. Altri 333 morti in 24 ore: il totale sale a 26.977 – Il bollettino della Protezione civile
Il bollettino del 27 aprile
Angelo Borrelli, a capo della Protezione civile, ha parlato della situazione Coronavirus in Italia nella consueta conferenza stampa del lunedì. I dati evidenziano una significativa diminuzione nel numero dei nuovi contagi, mentre sono in leggero rialzo rispetto a ieri le vittime. I nuovi morti sono 333 (ieri erano 260), che porta il bilancio complessivo a 26.977. Complessivamente, i casi totali di persone colpite dal Covid-19 dall’inizio del monitoraggio dell’epidemia sono arrivati a quota 199.414, con un incremento di 1.739 in un giorno (ieri l’incremento era di + 2.324).
Diminuiscono gli “attualmente positivi”: se ieri si contavano 256 nuovi casi testati, oggi il dato relativo ai malati di Covid-19 ha davanti il segno meno, con -290 pazienti. Cifra che porta al ribasso il totale degli attualmente positivi al virus fino a 105.813 (ieri erano in totale 106.103).
Con 15.508 casi, il Piemonte cristallizza il distacco sull’Emilia Romagna per numero di contagi (quest’ultima ha infatti 12.225 persone attualmente positive). Ma in testa c’è sempre la Lombardia, Regione più colpita, con 35.441 infettati. Quanto ai tamponi, ne sono stati effettuati 32.003 in 24 ore (ieri il dato era di 49.916 tamponi effettuati), il totale dei test è dunque arrivato a quota 1.789.662.
Per quanto riguarda le guarigioni, nelle ultime 24 ore sono guariti 1.696 pazienti (ieri il dato delle guarigioni era leggermente migliore con 1.808 persone risultate negative al tampone), per un totale di 66.624 pazienti guariti. Si conferma il calo generale dei ricoveri: i pazienti in strutture ospedaliere sono al momento 20.353 (ieri erano 21.372), di cui 1.956 in terapia intensiva (ieri erano 2.009). Cresce il numero delle persone in isolamento domiciliare: in tutta Italia in questo momento sono 83.504 (ieri erano 82.722).
La conferenza stampa del 27 aprile
Brusaferro(Iss): «Trend in calo, efficacia misure di contenimento»
«Il trend è un trend di progressivo decremento dei morti e dei casi di infezione». Commenta così il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, gli ultimi numeri sull’emergenza Coronavirus in conferenza stampa dalla Protezione civile. «Il trend generale va verso una riduzione e come abbiamo visto i relativi valori di R mostrano come siamo verso un decremento», dice Brusaferro. «Questo vuol dire che c’è una circolazione del virus nel nostro territorio – chiarisce il presidente dell’Iss – mentre il numero dei morti è un trascinamento di infezioni che sono avvenute alcune settimane fa». Questi dati sono uno «spunto per valutare il successo delle misure contenimento. Man mano che ci avvieremo nei prossimi giorni a delle caute apertura dovremmo monitorare il numero dei casi».
«Mascherine nei luoghi chiusi, ma non deve dare false sicurezze»
«Nei luoghi chiusi è opportuno usare le mascherine perché è difficile mantenere il distanziamento sociale», dice Brusaferro sottolineando però come il loro utilizzo non debba dare false speranze: «L’igiene personale e il distanziamento sociale devono essere prioritari». Sull’uso della mascherina Brusaferro chiarisce che è opportuno utilizzarla sui mezzi di trasporto: «Questo vale anche negli ambienti aperti, se siamo da soli in mezzo a un parco è chiaro che non è un problema. Ma se siamo alla fermata dell’autobus può essere utile mantenerla».
«Vanno fatti più tamponi»
«Uno degli indicatori che condividiamo con le Regioni è avere una crescente tempestività dei tamponi anche fuori del contesto ospedaliero e per i pauci sintomatici. Ora facciamo oltre 60 mila tamponi al giorno, dobbiamo spingere per ridurre la distanza temporale tra positività e diagnosi», chiarisce Silvio Brusaferro. «Stiamo elaborando un documento, che sarà reso pubblico nelle prossime ore con indicazioni per la fase 2 – aggiunge -, dobbiamo spingere molto sull’organizzazione per ridurre la disomogeneità sul territorio».
«Scuola fonte di contagio. Al vaglio soluzioni per il prossimo anno scolastico»
«La scuola per vari motivi mostra come in realtà possa diventare uno di quei luoghi che favorisce la diffusione dell’infezione», chiarisce il professor Brusaferro sulla riapertura delle scuole. «La prospettiva è quella di guardare a cosa sta avvenendo e rispetto al prossimo anno scolastico immaginare modelli organizzativi o attività scolastica modellata in maniera tale da evitare che quel tipo di attività possa generare la ricrescita dell’epidemia».
Ieri e oggi a confronto
L’andamento dei nuovi contagi negli ultimi 10 giorni
I positivi Regione per Regione
In base ai dati ufficiali della Protezione civile, il numero di persone al momento positive al SARS-CoV-2 è così distribuito di regione in regione:
- 35.441 in Lombardia
- 15.508 in Piemonte
- 12.225 in Emilia Romagna
- 8.860 in Veneto
- 5.983 in Toscana
- 4.562 nel Lazio
- 3.580 in Liguria
- 3.310 nelle Marche
- 2.877 in Campania
- 2.912 in Puglia
- 2.123 in Sicilia
- 2.030 in Abruzzo
- 1.707 a Trento
- 1.258 in Friuli Venezia Giulia
- 940 a Bolzano
- 782 in Calabria
- 776 in Sardegna
- 235 in Valle d’Aosta
- 287 in Umbria
- 217 in Basilicata
- 200 in Molise
I casi (totali) provincia per provincia
Grafiche di Vincenzo Monaco per Open
Il parere degli esperti:
- I numeri in chiaro. Il matematico Sebastiani: «Ci sono ancora province che non hanno superato il picco» – La videointervista
- Coronavirus, parla il primario del Sacco. Galli: «Virus imprevedibile, una persona sola può infettarne molte»
- Ricciardi (Oms): «Coronavirus più letale dell’influenza. Per il vaccino servono due anni»
- Coronavirus, aumentare i test dai tamponi potrebbe aiutare a frenare i contagi? – L’intervista
- Un mese di Covid-19: «Ne usciremo anche grazie a chi è guarito e non si ammala più» – L’intervista
- Coronavirus, i numeri in chiaro. Il matematico Sebastiani: «In Lombardia raggiunto il picco in 9 province su 12, ma Milano non frena» – La videointervista
- Coronavirus, a rischio la salute mentale di medici e infermieri. «Bisogna reclutare gli psicologi per gli ospedali» – L’intervista
- Coronavirus, i numeri in chiaro. Il dottor Pregliasco: «Ora è fondamentale insistere: sarà una Pasqua chiusa» – La videointervista
- Coronavirus, il primario del Sacco di Milano: «Così abbiamo dimostrato che non è nato in laboratorio»
- Coronavirus. Come sono nate le teorie di complotto sulla creazione in laboratorio e perché sono infondate
Leggi anche:
- Fase 2, il governo chiarisce: «Fra i “congiunti” anche i fidanzati»
- Ecco il testo del decreto del presidente del Consiglio per la fase 2 – Il documento
- Mattarella agli studenti: «Le scuole chiuse sono una ferita, ma le riaperture solo in sicurezza» – Il video
- Brusaferro: «Se i contagi salgono siamo pronti a nuovi stop». Rischio seconda ondata in autunno
- La reputazione online del premier Conte è alle stelle. Male il ministro Speranza – L’analisi
- I numeri in chiaro. Il matematico Sebastiani: «Tutte le province italiane hanno superato il picco, a parte una in Piemonte: Asti»
- L’Imam di Milano si schiera al fianco della Cei: «Noi ignorati, sia un’occasione per aprire a pluralismo religioso» – L’intervista
- Coronavirus, mozione di sfiducia della Lega contro il ministro Gualtieri: «Si è sottratto al confronto parlamentare sul Mes»