Coronavirus, mozione di sfiducia della Lega contro il ministro Gualtieri: «Si è sottratto al confronto parlamentare sul Mes»
«Visto l’esito estremamente insoddisfacente dei negoziati cruciali relativi al sostegno finanziario del paese nell’emergenza Coronavirus» la Lega «esprime la propria sfiducia al ministro dell’economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, e lo impegna a rassegnare immediatamente le proprie dimissioni». Con queste parole si conclude la mozione di sfiducia individuale al ministro dell’Economia Gualtieri, depositata in Senato dai parlamentari leghisti. Il primo firmatario è il segretario Matteo Salvini.
Il tema della mozione ruota attorno a uno dei punti cruciali del dibattito in corso tra governo e opposizione: il Mes. L’accusa principale mossa al ministro dell’economia – il quale ha partecipato ai tavoli dell’Eurogruppo in cui è stato proposto il Mes light come aiuto ai Paesi più colpiti dalla pandemia – è di essersi sottratto al confronto parlamentare e averlo approvato in sede europea, senza alcuno scrutinio delle Camere.
«Il 20 marzo 2020 – si legge nella mozione di sfiducia – il ministro Gualtieri veniva invitato a riferire la posizione del Governo» sul negoziato europeo sul Mes. «Il Ministro – sottolinea la Lega – si sottraeva a questo invito, limitandosi ad esprimere in sedi informali la sua personale posizione, che a margine dell’ultimo Eurogruppo veniva così riassunta nell’impegno di: mettere sul tavolo i coronabond e di esser giunti ad un accordo per un MES senza condizionalità».
Ma nel mirino dei leghisti ci sono anche gli altri strumenti individuati dall’Eurogruppo – il Sure e il ricorso alla Banca Europea degli Investimenti – giudicati anch’essi pieni di «criticità evidenziate da numerosi esponenti politici di maggioranza e opposizione, e non sottoposti a un doveroso scrutinio parlamentare».
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