Coronavirus, la reputazione online del premier Conte è alle stelle. Male il ministro Speranza – L’analisi
La comunicazione politica, durante l’emergenza Coronavirus, si svolge principalmente sul web. Ministri e attori della “cosa pubblica” stanno dirottando la maggior parte delle risorse – in termini di tempo e di soldi – per curare la propria presenza sulle diverse piattaforme. Ognuno a modo suo e con metodi più o meno condivisibili. Nel battage dell’ultimo periodo, il politico di gran lunga più apprezzato dal popolo della rete è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
L’Osservatorio politico di Reputation Science ha fatto un’analisi, partendo dall’annuncio del decreto “Io resto a casa” dell’8 marzo, dei ministri del governo Conte II più apprezzati online. L’analisi prende in esame i canali del Web 1.0 (news e menzioni), quelli del Web 2.0 (blog e social network) e l’evoluzione storica, calcolando per ogni contenuto l’apporto reputazionale in termini sia quantitativi (volumi) che qualitativi (valori).
Giuseppe Conte il più apprezzato
Nonostante l’Italia sia il Paese europeo dove il Coronavirus si è abbattuto con più violenza, il sentiment online del capo del governo non è stato intaccato dalla crisi sanitaria ed economica. Anzi, la posizione di Conte nella classifica sulla web reputation appare rafforzata dopo i primi due mesi di emergenza. Il trend agglomerato di citazioni sulla stampa, follower, interazioni e commenti positivi è in crescita da ormai da un anno e ha subito un’ulteriore impennata a partire dall’8 marzo.
Quel giorno, con l’annuncio del decreto “Io resto a casa”, il presidente del Consiglio egemonizza il dibattito online. L’hashtag #iorestoacasa rimbalza su tutti i social e, per settimane, diventa il motto di tantissimi italiani: nonostante la zona rossa venga estesa a tutto il territorio nazionale, le persone applaudono al premier e all’azione di governo. Spopolano i meme e le pagine satiriche sul presidente del Consiglio che, il 20 marzo, diventa persino il protagonista di un videogioco amatoriale.
Il primo rallentamento osservato da Reputation Science è datato 23 marzo. Incidono le critiche di Matteo Salvini, di Giorgia Meloni e di alcuni esponenti di Italia Viva, partito che fa parte della maggioranza di governo: l’accusa rivolta a Conte è di «sfruttare l’emergenza sanitaria per ottenere più follower». Le continue dirette su Facebook, che hanno trasformato gli annunci dei decreti in una sorta di fiction online, vengono criticate anche da giornalisti e opinionisti politici.
Il turning point del mese di aprile per il sentiment sul web relativo al presidente del Consiglio è il 10 aprile. Il suo apprezzamento scricchiola per via dell’accesa discussione su Mes ed Eurobond, un tema che divide l’opinione pubblica. Conte decide di riferire la propria versione dei fatti a reti (praticamente) unificate. Attacca duramente le opposizioni e scatena un polverone quando dice: «Questa volta devo fare nomi e cognomi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni».
Inaspettatamente, il dibattito sull’opportunità di quell’uscita del premier fa registrare un calo minimo della sua reputazione online: solo un -0,56%. Una flessione che, dopo due giorni, sarà annullata dalla ripresa della sua web reputation, ancora oggi in ascesa.
La top 3 dei ministri dopo Conte
Al secondo posto alle spalle del premier, stabile da mesi, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. In piena emergenza Coronavirus, Costa lancia l’iniziativa #riciclaincasa per sensibilizzare alla raccolta differenziata e al riciclo anche durante la quarantena. Un’altra iniziativa molto apprezzata, in collaborazione con CinemAmbiente, è il progetto che offre la visione gratuita in streaming di alcuni film a tema green. Gestisce con sicurezza la notizia di un dipendente positivo al Covid-19 al ministero dell’Ambiente e sui social riscuote grande successo, nonostante molti utenti gli rivolgano continuamente domande sui presunti effetti dannosi all’ambiente causati dal 5G.
Si conferma in terza posizione il ministro Roberto Gualtieri. Il titolare del dicastero dell’Economia e delle finanze, nell’ultimo mese, si è ritagliato un ruolo di primo piano all’interno del governo: gli annunci dei decreti economici per combattere la crisi causata dal nuovo Coronavirus hanno spinto la sua web reputation. Anche la sua forte esposizione nelle trattative con l’Unione europea ha contribuito a creare un sentiment positivo sui social, nonostante molti utenti lo critichino per la posizione troppo morbida nei confronti del Mes.
Al quarto posto dopo Conte, Costa e Gualtieri c’è la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo. Le sue parole rassicuranti nell’annunciare la parte dei decreti di competenza del dicastero da lei guidato è piaciuta agli utenti. In particolare, hanno riscosso ampio successo sui social le dichiarazioni sul bonus da 600 euro, sulle misure di sostegno per le collaboratrici domestiche e sulla creazione di un «reddito di emergenza per 3 milioni di persone». Una performance nettamente positiva nonostante l’inciampo del sito Inps, crollato per le numerose richieste di sostegno ricevute nella mattina di mercoledì 1 aprile.
Flop Speranza
Resta in 18esima posizione nella classifica elaborata da Reputation Science il ministro della Salute Roberto Speranza. Malgrado il suo dicastero abbia un ruolo centrale nella gestione dell’emergenza sanitaria, gli utenti social non perdono l’occasione per sottolineare la «scarsa presenza» del ministro e per criticare le decisioni assunte per contrastare la Covid-19. Sembra essere il suo ministero il parafulmine del sentiment online del governo. Forti critiche sono state rivolte a Speranza per l’assenza di mascherine.
Il parere degli esperti:
- Coronavirus, parla il primario del Sacco. Galli: «Virus imprevedibile, una persona sola può infettarne molte»
- Ricciardi (Oms): «Coronavirus più letale dell’influenza. Per il vaccino servono due anni»
- Coronavirus, aumentare i test dai tamponi potrebbe aiutare a frenare i contagi? – L’intervista
- Un mese di Covid-19: «Ne usciremo anche grazie a chi è guarito e non si ammala più» – L’intervista
- Coronavirus, a rischio la salute mentale di medici e infermieri. «Bisogna reclutare gli psicologi per gli ospedali» – L’intervista
- Coronavirus, il primario del Sacco di Milano: «Così abbiamo dimostrato che non è nato in laboratorio»
- Coronavirus. Come sono nate le teorie di complotto sulla creazione in laboratorio e perché sono infondate
Leggi anche:
- I medici del Regno Unito avvertono: «Aumenta il numero di bambini con una “sindrome infiammatoria” correlata al Coronavirus»
- Coronavirus, Brusaferro: «Se i contagi salgono siamo pronti a nuovi stop». Rischio seconda ondata in autunno
- Fase 2, Arcuri firma l’ordinanza per le mascherine a 50 centesimi: quali caratteristiche devono avere
- Coronavirus, Azzolina: la Maturità non sarà online. A scuola a settembre? Più ore di lavoro per i prof, banchi singoli e in cerchio
- Fase 2, tempi lunghi per la Serie A. Lotito ci prova: finalissima con la Juve per lo Scudetto
- Fase 2, protesta dei vescovi per lo stop alle messe. Il governo ci ripensa
- Fase 2, boom di ricerche su congiunti, fidanzate e fidanzati: chi sono le uniche persone che possiamo incontrare
- Blitz contro i pdf pirata dei quotidiani: sequestrati 11 canali Telegram. A secco almeno 580 mila iscritti
- Lucca, scendono in tre in piazza per cantare “Bella Ciao” il 25 aprile: multati dalla polizia. Ma non è l’unico caso
- Coronavirus, in Lombardia tornano a salire i morti (+124 in 24 ore). Drastico calo di nuovi contagi (-330 rispetto a ieri) e dei ricoveri (-956) – Il bollettino
- L’incredibile teoria del complotto sulla cosiddetta “paziente 0” americana e il Dj italiano Benny Benassi
- Coronavirus, nuovi contagi sotto soglia 2.000: è la prima volta da inizio marzo. Altri 333 morti in 24 ore: il totale sale a 26.977 – Il bollettino della Protezione civile