Coronavirus. Sì alla riapertura dei negozi e di alcune scuole, ma stop al calcio e niente messe: la Francia verso la Fase 2
Anche la Francia si prepara a riaprire dopo poco meno di due mesi dall’inizio del lockdown per contenere l’epidemia Coronavirus. Parlando all’Assemblea nazionale nel centro di Parigi, il premier francese Edouard Philippe ha chiarito quali saranno le principali caratteristiche della Fase 2 francese. Dall’11 maggio, cioè tra poco meno di due settimane, in Francia riapriranno anche i negozi e le attività commerciali, eccetto i bar e i ristoranti. Alcune fabbriche avevano ripreso la loro attività a metà aprile e negli ultimi giorni era ripartito il settore edilizio.
Si potrà tornare a circolare liberamente, senza autocertificazione, nelle proprie città e dipartimenti nel raggio di 100 chilometri dalla propria abitazione. Nessun riferimento a “coniugi” o “affetti stabili”. Come anticipato inoltre, riapriranno anche le scuole, ma gradualmente. In gioco c’è la sopravvivenza non tanto del sistema sanitario – che secondo il premier «ha retto» all’epidemia – ma del sistema-Paese. Un lockdown «oltre il necessario avrebbe conseguenza gravissime per la nazione», ha precisato.
Libertà di movimento
Dall’11 in maggio in poi i francesi potranno tornare a circolare liberamente senza autocertificazione, salvo che per gli spostamenti ad oltre 100 chilometri dal domicilio che saranno possibili soltanto «per motivi imperativi, familiari o professionali». Il premier ha voluto anche precisare che «non è il momento per i week-end fuori porta».
Scuole
Lo aveva annunciato il presidente Emmanuel Macron e adesso arriva una conferma da parte del premier. Ma c’è un “ma”: la riapertura delle scuole a maggio sarà graduale e su base facoltativa. Le prime a riaprire saranno le scuole materne ed elementari, mentre le scuole medie riapriranno soltanto in un secondo momento e soltanto nei dipartimenti dove la circolazione del virus è molto bassa. Per quanto riguarda i licei invece, il governo valuterà a fine maggio se riaprirli in base all’andamento dell’epidemia.
Sport
Mentre in Italia si ragiona sulla possibile ripresa del campionato di calcio a giugno e sugli allenamenti di squadra – l’ultimo Dpcm ha aperto agli allenamenti individuali -, la Francia adotta una linea dura. Non riprenderà la stagione agonistica degli sport professionistici 2019-2020, compreso il campionato di calcio.
Luoghi di culto
Meno duro invece l’approccio del governo francese rispetto ai luoghi di culto che rimarranno aperti anche se, ha aggiunto il premier Edouard Philippe, «credo sia legittimo chiedere di non organizzare funzioni e cerimonie» prima del 2 giugno. I funerali potranno continuare ad avere luogo, ma con un massimo di 20 persone.
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