Coronavirus, Irene Pivetti indagata per presunta frode in commercio di mascherine. Guardia di finanza nella sede della Protezione civile
L’ex presidente della Camera, Irene Pivetti, risulta indagata dalle procure di Siracusa e Savona in qualità di amministratore delegato della Only logistics Italia srl, nell’ambito di un’inchiesta sull’importazione e distribuzione di mascherine contro il Coronavirus arrivate dalla Cina. Le accuse sono di frode in commercio e immissione sul mercato di prodotti non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza, falso documentale, ma anche violazioni ai dazi doganali. Nell’ambito dell’inchiesta, la guardia di finanza ha effettuato oggi, 29 aprile, acquisizioni di documenti nella sede della Protezione civile. «È stata messa a disposizione della Gdf tutta la documentazione in nostro possesso relativa ai contratti di fornitura stipulata con la società», fanno sapere dal dipartimento che sottolinea di essere estraneo all’indagine.
L’indagine
L’iscrizione nel registro degli indagati arriva dopo che la guardia di finanza di Siracusa ha sequestrato circa 9mila mascherine in diverse città italiane, immesse in commercio in maniera illecita. Stando a quanto hanno riferito le fiamme gialle, i dispositivi di protezione individuale erano accompagnati da una certificazione inattendibile di conformità alla normativa europea. «È emerso che il codice relativo al certificato è risultato estraneo all’ente certificatore e, quindi, falso», ha spiegato la finanza. Segnalato per frode anche il titolare della Stt Group, società di Lentini, nel Siracusano, che si era occupata della distribuzione nelle varie farmacie e parafarmacie del Paese. La società romana, che nei giorni scorsi è già stata oggetto di un altro sequestro a Malpensa, avrebbe sottoscritto un contratto di fornitura con la Protezione civile per 15 milioni di mascherine. Sequestri della finanza sono avvenuti anche nelle provincie di Milano, Roma, Bologna, Ravenna, Forlì, Siracusa, Caltanissetta, Catania e Ragusa.