Matteo Renzi avverte Conte: «Se scegli il populismo Italia Viva non sarà al tuo fianco» – Il video
Dopo l’informativa alla Camera sull’emergenza Coronavirus, il premier Giuseppe Conte è passato in Senato dove ad attenderlo tra i banchi c’era anche Matteo Renzi, che ha accolto il presidente del Consiglio con un avvertimento che sembra un ultimatum. «Glielo diciamo in faccia: siamo a un bivio. È stato bravo a rassicurare gli italiani, è stato molto bravo. Il punto però è che nella fase 2 della politica non basta giocare su paura e preoccupazione. C’è una ricostruzione da fare che è devastante e richiederà visione e scelte coraggiose», dice Renzi. Poi avverte: «Se sceglierà la strada del populismo non avrà al suo fianco Italia Viva».
«Non ho negato i pieni poteri a Matteo Salvini per darli ad altri – continua Renzi. -Sia più prudente quando parla agli italiani: lei ha detto 11 volte “noi consentiamo”. Un presidente del Consiglio non consente, perché le libertà costituzionali vengono prima di lei. Lei non le consente, le riconosce». «Il nostro Paese ha avuto momenti in cui la politica ha abdicato rispetto alle sue responsabilità, nel 92-93 ha abdicato alla magistratura, nel primo decennio del 2000 quando ha abdicato ai tecnici, ora non possiamo abdicare ai virologi, non possiamo chiedere loro come combattere la disoccupazione, tocca alla politica», continua Renzi.
Il leader di Italia Viva ha criticato Conte per quello che ritiene un eccesso di protagonismo. «Richiamarla a un uso più prudente dei dpcm non è lesa maestà. Non può essere un dpcm a dire se l’amicizia è vera o no, se il fidanzamento è saltuario o stabile, sennò ci avviciniamo allo stato etico. Noi non ci siamo dietro ai giochini che le veline di Palazzo Chigi alimentano. Siamo a un bivio: si possono inseguire le dirette Facebook che fanno crescere i follower o seguire le statistiche per cui crescono i disoccupati», dice Renzi.
L’ex premier cita anche recenti dichiarazioni della presidente della Corte costituzionale Marta Cartabia sulla Costituzione. «La presidente Cartabia ha detto con chiarezza che in queste situazioni di emergenza la Costituzione è la bussola: nemmeno durante il terrorismo abbiamo derogato così tanto alla Costituzione», afferma Renzi. Immediata la replica della presidente della Corte Costituzionale che ha preso le distanze: «È davvero inappropriato attribuire al presidente della Corte costituzionale l’intendimento di scendere nell’agone politico. Se c’è un principio che un presidente tiene a preservare è proprio quello di essere super partes».
Conte però non considera le parole di Renzi un ultimatum. «Renzi ha chiesto di fare politica? È quello che stiamo facendo, quindi non c’è nessun ultimatum», ha detto il premier ai cronisti a Palazzo Madama. E alla domanda «Quindi la maggioranza esiste ancora?», il premier ha risposto: «Sì».
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