Coronavirus, la timida ripresa del calcio in Europa. Ok agli allenamenti in Italia, in Inghilterra ipotesi porte chiuse fino a dicembre
Timidi segnali di ripartenza nel mondo del calcio, fermo a causa della pandemia da Coronavirus. Mentre il Governo italiano ha annunciato la ripresa, a partire da lunedì 4 maggio, degli allenamenti per atleti professionisti di discipline sportive individuali, le ipotesi per ricominciare con il campionato iniziano a farsi largo. Il presidente della Lega di Serie A, Paolo Dal Pino, impegnato nell’Assemblea della Lega, si è detto pronto al dialogo con l’esecutivo «in ottica costruttiva e collaborativa».
Intanto, le varie Regioni iniziano a trovare le prime soluzioni. L’Emilia Romagna ha dato l’ok agli allenamenti individuali anche del calcio (concentrati, quindi sulla parte atletica e tecnica, e non tattica). Tra i primi a reagire all’ordinanza del presidente Stefano Bonaccini è stato il Parma, che convocherà i suoi giocatori solo quando sarà disponibile un protocollo sanitario condiviso da tutti. Anche la Spal si è detta contraria alla ripresa in assenza di norme sanitarie comuni. Il Bologna è invece al lavoro per riprendere gli allenamenti lunedì. Il centro tecnico di Casteldebole, quartier generale della squadra, ha 11 campi a disposizione da utilizzare garantendo il distanziamento sociale.
Anche in Campania qualcosa inizia a muoversi. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha dichiarato che «ci sono le condizioni per consentire gli allenamenti della squadra del Napoli», e che valuterà la richiesta del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentis, di ripartire garantendo il distanziamento sociale degli atleti. «Se ci sono tutte le norme di sicurezza mi sembra ragionevole», ha detto De Luca. «Il presidente del Napoli riferisce che ci sono tre campi calcio a Castel Volturno e che è possibile fare allenamento con un distanziamento di anche 20 metri. Possono fare allenamento per fasce orarie, senza l’uso comune delle docce e utilizzando il trasporto individuale».
La Premier League e l’ipotesi di ripresa a porte chiuse
La Premier League inglese, impegnata in queste ore nella riunione tra club per il “Restart Plan” (Piano di ripartenza), si prepara a ricominciare già l’8 giugno. La Lega inglese si trova davanti all’ipotesi di ricominciare a porte chiuse: probabilmente la chiusura degli stadi ci sarà fino a dicembre, con possibile estensione della misura preventiva fino a maggio 2021 nel caso in cui il governo prolungasse il divieto di manifestazioni di massa.
Il governo inglese, intanto, insiste sul fatto che per tornare a giocare ci sarà l’obbligo per tutti i giocatori a sottoporsi a 3 tamponi a settimana, con un costo stimato di 30mila sterline ogni 7 giorni. Ai club è stato offerto anche un sistema di controllo, che consente di valutare le positività nel giro di due ore e mezzo, ma con un limite massimo di 7 tamponi al giorno.
E il Psg festeggia lo scudetto
In Francia il campionato calcistico è stato ufficialmente fermato, e in casa Psg si festeggia lo scudetto: il club è stato proclamato campione di Francia dopo lo stop anticipato alle gare deciso dal governo. Inoltre, il club parigino si prepara anche a concludere l’acquisto di Alex Telles, terzino brasiliano del Porto. Secondo il quotidiano portoghese O Jogo, l’accordo sarebbe stato raggiunto per 25 milioni di euro.
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