Coronavirus, Arcuri: «Da domani mascherine nei supermercati a 50 centesimi più Iva». In arrivo anche quelle per i bambini
Novità sui dispositivi di sicurezza individuali arrivano dall’ultima conferenza stampa del commissario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri secondo il quale a partire dai prossimi giorni cominceranno a essere disponibili nei supermercati e nei tabacchi le mascherine chirurgiche – di cui aveva già parlato il premier Conte nell’ultima conferenza in cui annunciava il Dpcm della fase 2 in vigore da lunedì 4 maggio.
Le mascherine, come annunciato nei giorni scorsi dal governo, saranno vendute a un prezzo massimo fissato in 50 centesimi più Iva (imposta che presto potrebbe anche non essere più applicata su questi Dpi). «Da lunedì comincia la cosiddetta fase 2 – ha detto Arcuri in conferenza -. Dobbiamo essere consapevoli che inizia una sfida che è ancora più difficile, come fosse il secondo tempo di una partita che non sappiamo quanto durerà e come finirà. Non dobbiamo dimenticarci i sacrifici fatti nel primo tempo – ha sottolineato il commissario per l’emergenza Covid – e dobbiamo capire che saremo ancor più protagonisti per il risultato finale».
Arcuri ha fatto sapere che nell’ultima settimana sono state distribuite oltre 26,7 milioni di mascherine alle Regioni e dall’inizio dell’emergenza oltre 165 milioni. Poi ha annunciato che da lunedì, appunto, i cittadini potranno trovare le mascherine in 50mila punti vendita, «uno ogni 1200 abitanti». E da metà maggio i punti vendita «raddoppieranno fino a diventare 100mila».
Poi ha mostrato i primi prototipi di mascherine progettati per i bambini, «in vista dell’ipotizzata riapertura delle scuole a settembre». «Le metteremo sul mercato molto presto – ha assicurato il commissario – e saremo in condizione di garantire ai più piccoli un rientro consapevole poiché nel frattempo si saranno abituati ad usarle». Intanto, è fissata per martedì sera (alle 19.15) in commissione Trasporti l’audizione di Arcuri su Immuni, l’applicazione per il tracciamento dei contatti sulla quale gli aggiornamenti del governo si sono interrotti da qualche giorno.
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