Migranti, barca in pericolo con 90 persone a bordo. Alarm phone: «Persi i contatti, Italia e Malta preferiscono farli tornare nei campi di tortura libici?»
«Abbiamo perso il contatto con le persone, l’ultima volta che abbiamo parlato con loro ci hanno riferito che la situazione sulla barca è critica, in particolare per gli anziani e per una persona che ha perso conoscenza». Questo l’allarme lanciato nella prima mattinata da Alarm Phone, l’organizzazione non governativa che gestisce le richieste di soccorso dei migranti nell’area del Mar Mediterraneo, dopo l’allarme lanciato nella tarda serata di ieri, in cui si comunicava che «un’imbarcazione in pericolo con circa 90 persone a bordo nella SAR maltese ci ha appena contattati».
May 2, 2020
Una comunicazione a cui aveva fatto seguito la segnalazione di allerta, a detta di Alarm Phone alle autorità, «affinché si attivino per un salvataggio immediato senza ritardi». Alarm Phone ha altresì reso noto che tre navi mercantili (Marina, Pyxis Epsilon e Karina) stanno monitorando la situazione, «ma nessun salvataggio in vista: le autorità sono state informate ma non si assumono la responsabilità di salvarli», ha ribadito l’Organizzazione.
May 3, 2020
«Chiediamo un aiuto immediato, qualsiasi ritardo metterà in pericolo la vita delle persone! Non lasciarli affogare in mare!», ha ribadito nuovamente l’Organizzazione in uno dei suoi messaggi. Una situazione che si è mantenuta in bilico per tutta la notte sino a stamane, quando l’organizzazione ha reso noto di aver perso i contatti con la barca, che si trova a 17 miglia marine dalle coste italiane. E l’Ong, infine, ha rilanciato un appello a Malta e all’Italia: «L’Italia e Malta preferiscono farli tornare nei campi di tortura libici? Siete obbligati a salvare le persone e ad accoglierle in un posto sicuro, e questo posto è l’Europa», ha Alarm Phone.
May 3, 2020
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