Palestre chiuse? I personal trainer sbarcano (e fatturano) su Instagram. L’intervista a Postura da Paura – Il video
«Crisi vuol dire opportunità». Chiunque abbia aperto qualsiasi social almeno un paio di volte avrà letto sicuramente questa frase motivazionale. A volte accompagnata da storie di insuccessi diventati trionfi, a volte con foto sgranate di albe o leoni che ruggiscono. Immancabile poi, per gli orientalisti, l’eterna bufala secondo cui in cinese la parola crisi si legge anche come opportunità.
Discorsi da life coach a parte, nel mezzo della crisi economica innescata dal Coronavirus c’è chi è riuscito a leggere la situazione, adattarsi e trovare uno spiraglio per un settore che sembrava spacciato: la palestra. Se infatti dal 4 maggio potranno riprendere gli allenamenti individuali, è difficile pensare (almeno per ora) a come potranno riaprire luoghi in cui le persone fanno la doccia negli spogliatoi, sudano sui macchinari e si muovono a stretto contatto tra di loro.
Eppure qualche personal trainer ha deciso di non chiudere del tutto la sua attività. Tra dirette su Instagram, video di workout su YouTube e consigli via mail i professionisti del fitness hanno provato a non mollare. Tra loro c’è anche Sara Compagni, il volto (ma soprattutto i muscoli) dietro @postura.da.paura. Noi di Open l’abbiamo intervistata.
Dalle dirette gratuite su Instagram alle lezioni a pagamento
Sara è laureata in scienze motorie e insegna pilates a Milano. Con le palestre chiuse ha deciso di iniziare a pubblicare regolarmente delle dirette su Instagram per guidare ex allievi e nuove spettatrici nei loro allenamenti da casa. All’inizio del lockdown Sara aveva 40mila follower sulla sua pagine Instagram, ora ha superato gli 80mila. Ma non solo.
Dopo settimane di contenuti gratis ha spostato tutto su un gruppo privato a cui ci iscrive pagando una quota, esattamente come se si frequentasse una classe di pilates in palestra. In questo senso @postura.da.paura ha usato lo stesso modello di qualsiasi piattaforma di streaming: un mese di prova gratuito e poi il passaggio alla versione a pagamento. Appena si potrà ripartire Sara ricomincerà i corsi dal vivo, senza però lasciare la parte online che continuerà a far parte del suo lavoro.
Offire allenamenti a pagamento è stata una svolta importante. Ora bisognerà capire come integrare la riapertura delle palestre a un servizio online. Inizieranno a fiorire palestre virtuali: se ti innamori di un trainer e questo trainer vive a Londra ma tu stai a Palermo, potrebbe essere intelligente fornire un servizio di questo genere. In effetti sì, è un modo nuovo di offire il fitness.
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