Coronavirus, così riprende lo sport: dalle mascherine agli ingressi scaglionati – Il documento
La pratica dello sport individuale rappresenta una delle principali libertà riacquisite in Italia per la Fase 2 dell’epidemia di Coronavirus, anche al netto delle restrizioni che rimangono sugli spostamenti individuali e la possibilità di frequentare “amicizie stabili”, escluse dalla categoria dei “congiunti”. Lo sport ripartirà dunque, ma soltanto quello individuale.
Non sono previste le manifestazioni sportive e lo sport di squadra, per quanto riguarda gli atleti professionisti sarà compito della singole Federazioni identificare gli atleti riconosciuti di “interesse nazionale” a cui rilasciare la certificazione che gli permetta l’utilizzo degli impianti. Tra le nuove regole per praticare sport, l’utilizzo di dispositivi di protezione, la sanificazione dei luoghi sportivi, gli ingressi scaglionati e distanza di sicurezza, tutto secondo le linee guida pubblicate dal governo.
Sport da remoto e turnazioni
Come le aziende, anche i siti sportivi dovranno effettuare, dove possibile, l’attività sportiva in modalità da remoto. Quando non sarà possibile, invece dovranno tentare di ridurre il numero totale delle persone presenti, tramite i turni dei diversi operatori sportivi, e anche attraverso «la riorganizzazione di attività e la formazione a brevissimo termine degli operatori sportivi coinvolti, la limitazione del numero di accompagnatori».
Il distanziamento sociale
Dovrà essere garantita la distanza di almeno 1 metro tra gli operatori sportivi (praticanti, docenti e altro personale di supporto), come anche per gli atleti in fase di allenamento. «Per ciascuna categoria di sport, devono essere individuati i corretti distanziamenti in base alla possibile emissione di droplets», inoltre. Un calcolo che porta il distanziamento necessario fino ai 5 metri per chi cammina a una velocità di 4 km/h e fino a 10 metri in caso di corsa a 14.4 km/h. Per tutti gli atleti – come anche per gli “accompagnatori” – sarà consigliato l’utilizzo delle mascherine.
Entrate, uscite e circolazione interna
I siti sportivi dovranno favorire orari di ingresso e uscita scaglionati in modo tale da evitare il più possibile i contatti nelle zone comuni, tra cui ingressi, spogliatoi, servizi igienici, locali di attesa, locali dedicati alle attività sportive ecc. Anche la circolazione interna dovrà subire delle modifiche – come l’introduzione di barriere sparatorie nelle zone critiche e la creazione di nuovi punti di ingresso alla struttura – per evitare la creazione di assembramenti. Inoltre, è incentivato l’utilizzo di mezzi di trasporto privati e singoli agli operatori sportivi.
Leggi anche:
- Coronavirus, è il giorno della Fase 2. Una mamma in partenza da Milano: «Torno a Napoli, non vedo mio figlio da due mesi»
- Non ho voglia di tornare in ufficio. Come combattere la pericolosa comfort zone del lavoro casalingo
- Fase 2: dal Viminale ecco il nuovo modulo dell’autocertificazione per gli spostamenti
- Negli Stati Uniti 1.450 morti in 24 ore, un rapporto delle autorità Usa accusa la Cina
- Il mercato del sangue donato: le aziende statunitensi che lucrano sulle vendite dei campioni ematici dei malati di Coronavirus
- Coronavirus, in Lombardia tornano ad aumentare i positivi (577), 63 i morti. A Milano 48 contagiati in più da ieri
- Coronavirus, i numeri in chiaro. Il matematico Sebastiani: «Aumentano le province sotto i 10 nuovi contagi» – Il video
- Mascherine a 50 centesimi (più Iva) ancora introvabili: verso un nuovo accordo del governo con i distributori farmaceutici