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La polizia indaga sul video dei ragazzi che “festeggiano la Fase 2 a Milano”: flash mob improvvisato, ma il 3 maggio

Gli agenti hanno identificato la deejay alla finestra, che nega di aver organizzato quel ritrovo

Non c’era nessun festeggiamento per l’inizio della Fase 2 dietro il flash mob che ha invaso da questa mattina i social, descritto come il festeggiamento a Milano dell’inizio della Fase 2. Gli agenti del commissariato Città Studi ha invece scoperto che quei ragazzi che ballavano in zona Porta Venezia si erano ritrovati probabilmente per caso domenica pomeriggio, 3 maggio, verso le 18, quando una deejay di 35 anni, identificata dalla polizia, ha fatto partire la musica come ormai consuetudine in questo periodo di quarantena per il Coronavirus.

Sulle note di Sweet dreams degli Eurythmics è partito così un ritrovo non organizzato e, come è evidente dalle immagini, anche rispettoso delle regole, con tutti i partecipanti attrezzati di mascherine e ben distanti l’uno dall’altro. Su alcuni siti nel corso della giornata invece la scena era stata descritta come un ritrovo di ragazzi milanesi intenti a festeggiare l’allentamento delle misure restrittive, nonostante non ci fosse proprio nulla da festeggiare. E sui social infatti erano partite valanghe di insulti. L’indagine della polizia comunque prosegue, alla ricerca dei partecipanti, mentre la deejay avrebbe riferito agli agenti che sarebbe pronta a denunciare chiunque caricasse ancora quel video per attaccarla.

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