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Scuola, Azzolina: «L’esame di maturità durerà un’ora. Ipotesi didattica mista a casa e in classe, ma solo per le superiori»

06 Maggio 2020 - 18:20 Redazione
La ministra Azzolina ha definito tutti i dettagli della maturità 2020. Ecco come sarà

Nell’aula di Montecitorio la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, nel corso del question time, ha chiarito come sarà la maturità 2020 ai tempi del Coronavirus. Si svolgerà in presenza, durerà un’ora e, solo in caso di condizioni di pericolo, si terrà a distanza, in videoconferenza. Ci sarà solo una prova orale, a partire dal 17 giugno, che consisterà nella discussione di un elaborato sulle discipline di indirizzo, su un breve testo oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno e su un’analisi del materiale scelto dalla commissione (con membri tutti interni, tranne il presidente).

Come già anticipato, il curriculum di studi varrà 60 crediti mentre la prova orale 40, dando così più peso al percorso scolastico dello studente. Per conseguire il diploma, bisognerà raggiungere almeno i 60/100. «I candidati esporranno anche le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e saranno accertate le conoscenze relative a cittadinanza e Costituzione» ha detto la ministra.

Didattica mista

La didattica “mista” per la scuola secondaria («e non per i bambini») «rappresenta solo una delle possibili idee allo studio, vagliata e decisa già in altri Paesi europei. Sono al vaglio del comitato, da me nominato, molteplici soluzioni finalizzate a contemperare diverse esigenze come le varie fasce d’età degli studenti, lo stato delle strutture scolastiche, la specificità delle diverse realtà territoriali oltre, naturalmente, al livello della minaccia di contagio» ha aggiunto.

«I primi dati che si evincono dal secondo monitoraggio sulla didattica a distanza, concluso in questi giorni, ci paiono confortanti: le nostre istituzioni scolastiche hanno raggiunto quasi tutti gli studenti che avevano bisogno di un tablet o di un pc» ha concluso la ministra.

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