Coronavirus, sui Navigli di Milano il “giorno dopo”: meno gente e tanti controlli. C’è anche Sala: «Ora va meglio» – Le immagini
Il giorno dopo, le immagini restituite dai Navigli di Milano in tempi di Fase 2 e di prime riaperture dopo lo stretto lockdown di 2 mesi per la pandemia di Coronavirus, sono decisamente differenti rispetto a quelle di ieri, quando le persone erano tante, molto vicine, e con poche mascherine. Oggi verso le sette e mezza di sera, in pieno orario aperitivo, la situazione sembra essere più tranquilla.
Dopo le polemiche, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala – che ha reagito molto duramente a quelle immagini, dicendosi “incazzato” per le foto che mostravano decine di persone godersi allegramente un aperitivo – questa sera ha voluto fare un giro personalmente per verificare la situazione.
Ha postato anche una foto sulla sua pagina di Instagram mentre è insieme al capo della Polizia locale Marco Ciacci, proprio su uno dei Navigli. «Navigli ora, meglio – ha scritto Sala nella foto -. Grazie. E io mi prendo la responsabilità di fare di più sui controlli», dice il sindaco.
I Navigli il giorno dopo
C’è chi corre, chi va a fare la spesa, chi è in fila per un takeaway e chi si gode una birra in compagnia di amici o forse addirittura di un “congiunto”. Ma i mini assembramenti di persone sono meno di ieri. Molte di più invece le pattuglie della polizia locale e qualche carabiniere che con solerzia ricordano ai passanti che non è permesso sedersi («Bisogna camminare») e sorvegliano che vengono rispettate le distanze di sicurezza.
«È una follia», protesta infastidita una signora quando viene avvicinata dalla polizia mentre si trova seduta su una panchina. Sull’alzaia Naviglio grande si parla del “blitz” del sindaco, che ha appena fatto un giro sui Navigli e ha postato una foto sui social dicendosi ora “soddisfatto”.
«È venuto a fare il Vincenzo De Luca della situazione», ironizza un’altra donna mentre vicini a lei una troupe televisiva di prepara per il collegamento con il tg delle otto. Ieri Sala aveva dichiarato che se la situazione non fosse migliorata avrebbe chiuso i Navigli e bandito il cibo d’asporto. Per il momento l’ipotesi sembra sfumare.
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