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Coronavirus, trovato l’accordo all’Eurogruppo sul Mes

L’Eurogruppo ha trovato un'intesa sulla nuova linea di credito: spese permesse fino al 2% del Pil, finanziamenti a tassi agevolati e senza condizionalità - tranne quella di indirizzare i fondi alla sanità

L’Eurogruppo ha trovato l’accordo sul Mes. È quanto si apprende da fonti delle agenzie di stampa vicine all’Unione europea: secondo le indiscrezioni, i ministri dei vari Paesi hanno dato il via libera a un’interpretazione ampia delle spese sanitarie per far fronte alla pandemia da Coronavirus (quindi non solo per respiratori o terapie intensive), a una maturità dei prestiti a 10 anni e a un tasso d’interesse poco sopra lo 0,1% annuo.

La riunione è iniziata intorno alle 15 di oggi, 8 maggio, e si è conclusa poco dopo le 17. La linea di credito prevista, che varrà 240 miliardi di euro, potrà essere usata per le spese sanitarie fino al 2% del Pil, come aveva anticipato oggi lo stesso vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis. I fondi potranno essere richiesti fino alla fine del 2022 (possibili ulteriori proroghe) e l’unica condizione è che le spese, dirette o indirette, vengano indirizzate alla gestione della crisi sanitaria, allo scopo di finanziare gli ospedali e tutta la rete medica di assistenza pubblica.

«La sorveglianza e il monitoraggio dovrebbero essere commisurati alla natura dello shock simmetrico causato dal Covid-19», scrivono i ministri nelle conclusioni. Ovvero, «l’intensità della sorveglianza sui conti “dovrebbe essere commisurata e proporzionata alla severità delle difficoltà finanziarie incontrate e dovrebbe tenere in considerazione la natura dell’assistenza finanziaria ricevuta». Il Mes, inoltre, attuerà il sistema di allerta rapido «per assicurare una puntuale restituzione degli aiuti».

Il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, aveva annunciato in mattinata che i prestiti agli Stati «saranno pienamente operativi a metà maggio». Prima della riunione, Dombrovskis aveva sottolineato come l’obiettivo fosse trovare un accordo che potesse essere «formalmente adottato la prossima settimana dal board dei governatori del Mes». In ogni caso, come ha ricordato lui stesso in un’intervista a La Stampa che, non appena la pandemia sarà terminata, le regole sospese del Patto di Stabilità torneranno in vigore.

Borse in rialzo

A seguito della conclusione positiva della giornata, le principale Borse europee sono in rialzo: la migliore è sempre Londra (+1,4%), seguita da Francoforte (+1,1%), Parigi (+0,8%) e Madrid (+0,5%). Positiva anche Milano (+1%), con lo spread Btp-Bund a 233 punti. L’indice d’area, Stoxx 600, è positivo (+0,7%), coi settori auto e componenti che guadagnano, con Daimler (+4,6%) e Continental (+5,1%) più di tutti. Bene i petroliferi, soprattutto Aker Bp (+3%) e Polski Concern (+3,2%), col rialzo del greggio (wti +2%). In positivo la maggioranza delle banche, a partire da Erste Group (+5,2%).

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