David di Donatello, trionfa Il Traditore di Marco Bellocchio. Mattarella: «La rinascita sia accompagnata da una nuova esplosione di arte e bellezza»
«L’augurio – o, se vogliamo, il ‘sogno’ – che vi affido con queste righe è che la imminente e complessa fase di rinascita economica – così come accadde dopo la guerra, con i capolavori del neorealismo – sia accompagnata da una nuova esplosione di creatività, di cultura, di arte e di bellezza. Ne avvertiamo davvero il bisogno». Sono le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella lettera a Piera Detassis, presidente dell’Accademia del cinema Premi David di Donatello, letta su Rai1 da Carlo Conti a inizio cerimonia di premiazione della 58a edizione dei Premi David di Donatello. Un’edizione segnata dalla pandemia di Coronavirus.
La lettera del presidente
«Il cinema – come tanti grandi maestri italiani ci hanno insegnato – è l’arte del sogno. Un sogno che si realizza ogni volta, concretamente, con la collaborazione di tutta una filiera di professionalità – attori, registi, tecnici, sceneggiatori, pittori, scenografi, costumisti, musicisti e tanti altri – e che genera, a livello industriale, un notevole e importante indotto. Per ricostruire il nostro Paese dopo la drammatica epidemia sarà necessario recuperare ispirazioni e, quindi, tornare a sognare e a far sognare», dice il capo dello Stato. Mattarella invia poi un saluto e un augurio particolarmente affettuoso a Franca Valeri, che riceve, a quasi 100 anni (li compirà a luglio), «un premio alla carriera che esprime anche la riconoscenza degli italiani».
Il mondo del cinema «sta subendo, in misura particolarmente pesante, le conseguenze della terribile epidemia che si è abbattuta improvvisamente sulla nostra esistenza, sconvolgendone usi, abitudini, progetti e realizzazioni», ragiona il presidente della Repubblica nella lettera. «Per ricostruire il nostro Paese dopo la drammatica epidemia – continua il Presidente- sarà necessario recuperare ispirazioni e, quindi, tornare a sognare e a far sognare. E questo è il compito precipuo dell’arte, della creatività e degli artisti».
Per questo il capo dello Stato esprime «sentimenti di vicinanza e di solidarietà per tutti i lavoratori dello spettacolo – cinema, teatro, musica, lirica, danza – e alle loro famiglie che, in questo periodo, stanno compiendo sacrifici e affrontando pesanti difficoltà. Sottolineando, al contempo, la richiesta alle istituzioni di operare per salvaguardare, concretamente, lavoro e patrimonio artistico».
Chi ha vinto
Miglior film
Il Traditore di Marco Bellocchio ha vinto il David di Donatello come miglior film
Migliore regia
Marco Bellocchio per il film Il Traditore
Miglior attore protagonista
Pier Francesco Favino per Il Traditore di Marco Bellocchio. «Non vediamo l’ora di tornare, sono sicuro che chi deve fare in modo che accada si sta impegnando», ha detto l’attore ricevendo il premio che ha dedicato a Stella
Favino, «mia mamma». Durante il collegamento la moglie dell’attore, l’attrice Anna Ferzetti ha abbracciato il marito. Favino ha sottolineato l’orgoglio di appartenere alla categoria dello spettacolo.
Migliore attrice protagonista
Jasmine Trinca è la migliore attrice protagonista per La Dea Fortuna di Ferzan Ozpetek.
Migliore attrice non protagonista
Valeria Golino è la vincitrice del premio come (per 5 è il numero perfetto) ai David di Donatello questa sera in diretta su Rai1 con Carlo Conti. «Lo dedico all’Italia a tutti noi».
Migliore attore non protagonista
Luigi Lo Cascio per Il Traditore di Marco Bellocchio. L’attore ha dedicato a Luigi Maria Burruano, scomparso nel 2017 e agli ‘invisibilii’ lavoratori dello spettacolo. Subito dopo l’annuncio della premiazione i figli, che erano nella stanza accanto, hanno raggiunto l’attore per festeggiarlo.
In copertina EPA/Ian Langsdson | Pierfrancesco Favino durante il photocall per ‘Il Traditore al 72esimo Festival di Cannes, Francia, 24 maggio 2019.
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