Raggiunti i 4 milioni di casi nel mondo. Tre bambini di New York morti per una sindrome infiammatoria ritenuta legata al Coronavirus
Sono oltre 4 milioni le persone infettate da Coronavirus nel mondo, più di 278mila i morti. Gli Stati Uniti rimangono il Paese più colpito con 1,3 milioni di casi, seguono Spagna (più di 222mila) e Italia (oltre 218mila). Per numero di morti, dopo gli Usa, è il Regno Unito il Paese più colpito con oltre 31mila vittime, secondo i dati della Johns Hopkins University.
Usa
Tre bambini di New York sono morti per una rara sindrome infiammatoria ritenuta legata al Coronavirus: lo ha riferito il governatore Andrew Cuomo nel suo briefing quotidiano. Ieri Cuomo aveva rivelato la morte di un bambino di cinque anni legata al Coronavirus e ad una sindrome che condivide sintomi di shock tossico con quelli della malattia di Kawasaki. Nelle ultime 24 ore negli Stati Uniti sono morte 1.635 persone per il Coronavirus, sale a 77mila il bilancio delle vittime. I casi superano i 1,28 milioni, più di 29mila le persone contagiate nelle ultime 24 ore.
Il capo Fda in quarantena
Ed è in quarantena da oggi negli Stati Uniti, Stephen Hahn, una delle piu’ alte autorità governative americane a difesa della salute pubblica e membro della task force della Casa Bianca per la lotta al coronavirus. Capo della Food and drug administration (Fda) – che in questi mesi svolge un ruolo cruciale dando l’autorizzazione di emergenza a nuovi possibili farmaci o test contro il SARS-Cov-2, Hahn è stato in contatto con un individuo risultato positivo al virus. Per il momento Hahn – che ha fatto un tampone – è risultato negativo, ma resterà a casa per 14 giorni. Non è chiaro se altri membri del comitato della Casa Bianca si metteranno in quarantena.
Elon Musk: «Mi vietano di riaprire: sposto Tesla»
«Francamente, è la goccia che ha fatto traboccare il vaso». Elon Musk minaccia di lasciare la California, dove si trova l’unico sito di produzione di Tesla negli Stati Uniti. Le autorità locali infatti gli hanno vietato di riprendere la produzione dei suoi veicoli elettrici, semppre a causa del Coronavirus. L’obiettivo di Musk sembra quello di trasferirsi in un altro Stato, rimanendo sempre negli Usa: «Tesla trasferirà immediatamente la sua sede e i suoi progetti futuri in Texas o Nevada e se dovrà mantenere una attività a Fremont dipenderà dal modo in cui siamo trattati».
Boom di “Covid-party”
Li chiamano “Covid-19 party” e non sono altro che l’ultima moda che viene dall’America in cui gruppi di giovani si ritrovano, senza rispettare le norme sul distanziamento sociale, al solo scopo di mischiare soggetti sani con persone positive al virus. L’obiettivo? Farsi contagiare per poi, una volta guariti, diventare immuni al virus. Party che stanno spopolando dopo l’idea, teorizzata dalle autorità sanitarie di tutto il mondo, secondo cui si possa considerare l’ipotesi dei “passaporti di immunità” (che consentirebbero a chi li ottiene di tornare a fare la vita di prima, senza più alcuna restrizione).
Lo studio sui farmaci coagulanti
Aumenta negli Usa l’uso ospedaliero di farmaci anticoagulanti sui pazienti colpiti da Covid-19. Uno nuovo studio del Mount Sinai hospital di New York ha portato alla luce infatti una diminuzione di mortalità tra i malati gravi, attaccati ai respiratori, a cui sono stati somministrati questi farmaci. Nessuna differenza invece è stata riscontrata tra chi prendeva o meno gli anticoagulanti nei pazienti non sottoposti ai respiratori artificiali. Ora i risultati dello studio, pubblicati sul Journal of the American College of Cardiology, dovranno essere confermati da studi più ampi.
Cina
Il presidente della Cina Xi Jinping ha inviato un «messaggio verbale» al leader nordcoreano Kim Jong-un chiamando alla collaborazione più stretta contro il Covid-19, nonché nelle relazioni bilaterali con più scambi e cooperazione. Xi, offrendo l’assistenza di Pechino, ha affermato di riservare «grande attenzione alla situazione su prevenzione e controllo della pandemia» in Corea del Nord, notando che le misure prese da Pyongyang «stanno producendo progressi positivi», dice l’agenzia Xinhua.
La Cina è pronta a rafforzare la cooperazione antiepidemica e a provvedere «tutto il supporto che le sue capacità le consentono» in linea con le necessità del Nord. Il «messaggio verbale di ringraziamento», secondo la Xinhua, è stato diffuso in risposta a una missiva analoga inviata giovedì da Kim a Xi, in cui il leader nordcoreano si congratulava per il successo della Cina contro il virus.
Corea del Sud
A Seul, in Corea del Sud, si torna alla fase 1. A tutti i bar della capitale è stato ordinato di abbassare le saracinesche fino a nuove disposizioni. Il motivo? Focolai in alcune discoteche a Itaewon, quartiere della vitta notturna di Seul, come riporta la Cnn citando il sindaco Park Won. Nello specifico un uomo di 29 anni, risultato positivo al Covid-19, ha raccontato di aver frequentato alcuni club di quel quartiere la notte dell’1 maggio. Da quel momento sono state trovate positive altre 40 persone, ritenute collegate al caso
Balcani
Serbia
In Serbia il numero dei contagi ha superato quota 10mila, ma l’infezione è in fase di rallentamento mentre nel Paese balcanico – abolito stato di emergenza e coprifuoco – riprendono gradualmente tutte le attività economiche e commerciali e il sistema di trasporti. Gli ultimi dati diffusi oggi dalle autorità sanitarie parlano di 89 nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, con il totale salito a 10.032. I nuovi decessi sono stati quattro, e il numero complessivo delle vittime è ora di 213. I guariti sono stati 2.732, mentre il numero dei pazienti in terapia intensiva con respiratore è calato a 43, sul totale di 1.437 ricoverati in ospedale.
Croazia
Nella vicina Croazia i nuovi contagi sono stati 15 e i decessi tre, con i totali saliti a 2.176 e 89. Preoccupano due nuovi focolai di infezione, uno dei quali nell’isola dalmata di Brac. Lunedì nel Paese partirà la terza fase di riaperture graduali delle attività e dei trasporti.
Bosnia-Erzegovina e Kosovo
In Bosnia-Erzegovina il bilancio è a oggi di 2.080 contagi e 104 decessi nelle due entità che compongono il Paese – la Republika Srpska e la Federazione croato-musulmana – mentre in Kosovo vi sono stati un solo nuovo contagio e un’altra vittima. I totali sono ora di 862 casi di coronavirus e 28 morti.
America Latina
L’America latina è arrivata a oltre 342mila casi e 18mila decessi. La statistica è stata elaborata dall’agenzia di stampa Ansa e analizza 34 nazioni di tutto il continente. Il Brasile si conferma il Paese più colpito con oltre 145mila contagiati e quasi 10mila vittime, seguito da Perù e Ecuador.
Bolsonaro ironizza sulle misure di distanziamento sociale
Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha ironizzato sulle misure di distanziamento sociale, affermando che farà una grigliata per 3mila persone. «Ho invitato 1.300 persone, ma se saranno di più le farò entrare. Faremo una grigliata per 3 mila persone, più o meno», ha detto rispondendo a chi lo ha criticato dopo che ha annunciato che avrebbe organizzato una grigliata per una trentina di amici.
In Messico le persone continuano a scomparire
L’emergenza Coronavirus non ha fermato la violenza in Messico dove tra marzo e aprile sono scomparse 230 persone che vanno ad aggiungersi al lungo elenco di più di 61mila individui di cui si sono perse le tracce. I familiari chiedono alle autorità di continuare con le ricerche e l’associazione Hounds Guerreras continua a uscire con alcune madri. Prima uscivano in gruppi più ampi, ora si sono ristretti a 15/20 individui tra cui viene mantenuta la distanza.
Russia
Per il settimo giorno consecutivo, la Russia conta più di 10mila contagi in 24 ore. Sfiora i 200mila il bilancio delle persone infette (+10.817 rispetto a ieri). La Russia è il quinto Paese più colpito nel mondo dal Coronavirus dopo Usa, Spagna, Italia e Regno Unito.
Le proteste dei medici
In Russia aumentano le proteste dei sanitari contro la gestione dell’emergenza da parte delle autorità. A queste si aggiungono le denunce degli studenti di medicina, raccolte dalla dottoressa Anastasia Vasilevna, fondatrice di Aljanz Vracej (alleanza dei medici). Alcuni studenti hanno raccontato di essere stati «costretti», sotto minaccia della «bocciatura», a svolgere il tirocinio negli ospedali Covid, senza ricevere adeguata formazione, protezione e tutele.
Foto in copertina: Epa
Leggi anche:
- Coronavirus, più di 30mila morti in Italia, ma quasi 100mila guariti. 1.327 nuovi casi e -143 persone in terapia intensiva
- I numeri in chiaro. Sebastiani: «Navigli affollati? Comportamenti che non lasciano ben sperare, Lombardia sorvegliata speciale» – Il video
- Trovato l’accordo all’Eurogruppo sul Mes. Sassoli: «Chi ha fatto perdere tempo chieda scusa»
- È morto il primo bambino affetto da Kawasaki, la malattia che potrebbe essere correlata a Covid-19
- Cosa c’è nel decreto “Rilancio” su cui lavora il governo: le proposte dei ministeri
- Effetti collaterali: come il Coronavirus non cambierà la democrazia in Italia – Intervista a Massimo Cacciari
- Abbiamo provato il test sierologico privato: 170 euro, niente visita e informazioni pericolose – Il video
- Martedì riaprono tre scuole in Piemonte: il progetto pilota con 36 alunni