Coronavirus, in Corea del Sud altri 120 casi legati alla movida di Seul. Riapre parzialmente il Santuario di Lourdes
Sono quasi 4 milioni e 300mila i casi di contagio da Coronavirus nel mondo. Le morti hanno invece superato quota 292mila. Gli Stati Uniti rimangono il Paese più colpito con 1 milione e 300mila contagi. Il numero dei morti è salito a 82mila.
Corea del Sud
Salgono a 120 i contagi da Coronavirus registrati nel focolaio di Itaewon, il quartiere della movida di Seul, in Corea del Sud. Le infezioni secondarie stanno emergendo non solo nella capitale, ma anche in altre città, come Busan, e l’isola di Jeju, diffondendo il timore di una nuova ondata nel Paese. Il ministero della Sanità ha riferito di 20.000 test fatti finora per circoscrivere l’infezione. Il “super diffusore” sarebbe un uomo di 29 anni che ha frequentato a Itaewon cinque locali nel weekend del 1° maggio.
Francia
Riapre parzialmente, da sabato prossimo, il Santuario di Lourdes, ma solo per «i pellegrini singoli della regione». Non sarà ancora accessibile La Grotta, dove secondo al religione cattolica la Vergine Maria apparve a Bernadette nel 1858. La struttura è chiusa dal 17 marzo a causa dell’emergenza Coronavirus.
Cina
Salgono a 7 i nuovi contagi in Cina secondo la Commissione sanitaria nazionale, sei in più rispetto al giorno prima. Mentre solo un’infezione è relativa a un contagio di ritorno, sei sono state rilevate nella provincia di Jilin. I contagi totali nel Paese sono ora 82.926, nessun decesso invece nelle ultime 24 ore, con i morti totali in Cina rimasti a 4.633.
Torna la preoccupazione per la nascita di nuovi focolai in Cina, tanto che è stato deciso il lockdown in una città del nord-est. A Jilin sono stati chiusi i confini, sospesi i trasporti, chiusi cinema, teatri, palestre e scuole. Ai residenti sarà permesso di lasciare la città solo con esito negativo al test dell’acido nucleico nelle ultime 48 ore e il rispetto di un rigido periodo di «auto-isolamento». Secondo il Daily Mail, che cita media locali, il governo ha ordinato ai funzionari di sottoporre a test l’intera popolazione di Wuhan, circa 11 milioni di persone.
May 12, 2020
Ue
L’Ue chiede di revocare gradualmente le restrizioni sugli spostamenti tra i Paesi «se gli sviluppi epidemiologici proseguono con l’attuale trend positivo». E, qualora una revoca generalizzata non fosse possibile, «le restrizioni ai viaggi e i controlli alle frontiere dovrebbero essere revocati per le regioni, le aree e gli Stati membri con un’evoluzione positiva ed una situazione epidemiologica abbastanza simile». Sembrano essere escluse al momento, dunque, Italia e Spagna.
Berlino e Vienna frenano sulla riapertura dei confini
«Francia, Austria e Svizzera ritengono che sia ancora troppo presto per aprire le frontiere con Italia e Spagna, perché sono paesi molto colpiti dal Coronavirus», ha detto il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer in conferenza stampa a Berlino. Il ministro esclude che dal 15 maggio ci siano ingressi nel Paese dalla Spagna e dall’Italia.
Anche Vienna ha frenato sulle riaperture: «In alcuni Paesi, come l’Italia e la Spagna, sono ancora in vigore limitazioni agli spostamenti interni. Per questo motivo la chiusura dei confini per i viaggiatori potrà durare un pò di più», ha detto la ministra del Turismo austriaco Elisabeth Koestinger.
Usa
I morti per Coronavirus negli Stati Uniti sono stati 1.894 nelle ultime 24 ore. I casi totali di contagio nel Paese sono 1,36 milioni e i decessi complessivi 82.340.
Intanto il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha lanciato un accusa a diversi Paesi: «Israele sì che condivide le informazioni sul Covid, diversamente da alcuni altri Paesi che le nascondono», ha detto Pompeo durante un incontro con il premier israeliano Benyamin Netanyahu.
Russia
«Le statistiche russe sono manipolate. Da sempre». A dirlo è Anastasija Vasilieva, leader del sindacato Alleanza dei medici. I numeri sulla pandemia in Russia non corrispondono alla realtà denunciano i medici. Ad oggi il Paese conta più di 232mila contagi e 2.116 morti. «C’è un ordine tacito a non diagnosticare il coronavirus post-mortem. Le cause di un decesso sono facili da manipolare. Si muore delle complicazioni causate dal Coronavirus, come insufficienza cardiovascolare o renale», ha raccontato Vasilieva a Repubblica. Secondo il Financial Times le vittime sarebbero oltre il 72% in più.
Austria
«In alcuni Paesi, come l’Italia e la Spagna, sono ancora in vigore limitazioni agli spostamenti interni. Per questo motivo la chiusura dei confini per i viaggiatori potrà durare un pò di più». Con queste parole la ministra del Turismo austriaco Elisabeth Koestinger frena sulla riapertura dei confini tra Austria e Italia. «Tutto dipenderà dai tassi d’infezione», ha aggiunto l’esponente del partito popolare in un’intervista alla radio Orf, prospettando invece la riapertura tempestiva dei confini verso la Repubblica Ceca, Slovacchia e Germania.
America Latina
Sono cresciuti di 20 mila unità i contagi di Coronavirus in America Latina. In totale nel continente ci sono stati 400.807 casi, mentre i decessi sono arrivati a 23.011. Dopo il Brasile, è il Perù la nazione più colpita con 72.059 contagi e 2.057 morti. In crescita i dati anche in Messico, dove i casi confermati sono 38.324 e i morti 3.926. Seguono l’Ecuador con 30.419 casi e 2.327 morti, il Cile (31.721 e 335), Colombia (12.272 e 493), Repubblica Dominicana (10.900 e 402), Panama (8.616 e 249) e Argentina (6.278 e 305).
May 13, 2020
Brasile
In Brasile si concentrano il 45% dei casi dell’intero continente latino-americano, dove i contagi sono saliti a 177.589. Nell’ultimo giorno è stata registrata la cifra più alta di morti, con 881 vittime che porta il conteggio totale a 12.400. I nuovi contagi sono stati 9.258, per un totale di 177.589.
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