In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ESTERICoronavirusEMASanitàUnione europeaUSAVaccini

Coronavirus, più di 300 mila morti in tutto il mondo. 36 milioni di americani senza lavoro in due mesi di pandemia. Ema: «Vaccino forse in un anno»

14 Maggio 2020 - 21:50 Redazione
Sono quasi 300 mila le vittime di Coronavirus nel mondo, secondo l'ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University, mentre i contagi sono oltre 4.3 milioni. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito, seguito dalla Russia balzata al secondo posto con più di 242 mila contagi, davanti al Regno Unito con quasi 231 mila casi

Sono più di 300mila le vittime in tutto il mondo e oltre 4 milioni e 400mila i casi totali da Coronavirus. Gli Stati Uniti rimangono il Paese più colpito con 1 milione e 400mila contagi. Seguono Russia, Regno Unito e Spagna. Il numero delle vittime negli Usa si sta avvicinando a quota 90mila.

Usa

EPA/Oliver Contreras | Il presidente Usa Donald Trump durante l’ultimo briefing sull’emergenza Coronavirus

Superati gli 84 mila morti negli Stati Uniti per Covid-19, mentre i casi positivi sono quasi 1.4 milioni. In un giorno i decessi sono cresciuti di 1.813, per un totale di 84.119. Secondo i dati della Johns Hopkins University i nuovi contagi sono stati circa 22 mila, per un totale di 1.390.000. E intanto crescono le richieste di sussidi di disoccupazione che, nell’ultima settimana, negli Stati Uniti sono aumentate di quasi 3 milioni (2,9 milioni). Numeri alla mano, sono 36 milioni gli americani rimasti senza lavoro in due mesi di pandemia.

Trump minaccia la rottura con la Cina

Donald Trump torna sulle presunte responsabilità della Cina nell’esplosione della pandemia e si dice «molto deluso» da come Pechino avrebbe gestito l’inizio dell’epidemia. Tanto che l’accordo sui dazi raggiunto circa cinque mesi fa sarebbe di nuovo a rischio.

Trump sceglie un manager e un generale per lo sprint al vaccino

Saranno un manager e un generale dell’esercito a guidare l’operazione Warp Speed, il programma americano per lo sviluppo del vaccino contro il Coronavirus. Il presidente Usa ha nominato a come advisor del progetto il manager e finanziere Moncef Slaoui, ex capo della divisione vaccini della Glaxo Smith Kline (Gsk), società che sta lavorando con la Sanofi e la Moderna per lo sviluppo del vaccino. Direttore operativo sarà invece il generale Gustave Perna.

Fauci non ha detto che il vaccino alimenta la pericolosità del Covid-19

Un sito pro Trump mette in bocca al dottor Fauci parole che non ha mai pronunciato. Al Senato americano non ha mai sostenuto che il vaccino possa alimentare la pericolosità del Coronavirus. Tutt’altro. Purtroppo è stato decontestualizzato il significato e riportata soltanto una frase che fa gioco a chi ancora oggi vuole screditare la ricerca del vaccino, l’unica arma letale contro il Covid-19. Fauci ha semplicemente sostenuto che la ricerca di un vaccino va fatta nei tempi giusti, senza correre, così da testarne l’efficacia e gli eventuali effetti collaterali.

Ema

EPA/RUNGROJ YONGRIT

Dall’Agenzia europea del farmaco arrivano segnali di ottimismo sulla possibilità di avere un vaccino entro un anno. Marco Cavaleri, responsabile dell’Ema per le minacce alla salute biologica e la strategia dei vaccini, ha affermato che in base ai dati sugli studi in corso «siamo in grado di vedere, se tutto procede come previsto, che alcuni di essi (vaccini) potrebbero essere pronti per l’approvazione tra un anno».

Croazia

EPA/ERDEM SAHIN

Buone notizie dalla Croazia dove da ieri non si registrano decessi per il Covid-19 mentre sono appena otto i nuovi casi nelle ultime 24 ore, come riferito dall’Unità di crisi della Protezione Civile. Una situazione che è stata definita molto buona e sotto controllo dal capo epidemiologo croato, membro dell’Unità di crisi, Krunoslav Capak.

Dall’inizio dell’epidemia sono 94 le persone decedute per il Coronavirus, circostanza che «mette la Croazia tra i Paesi con il minor numero di decessi in relazione al numero degli abitanti (quattro milioni, ndr)». I contagiati, in tutto, sono 2.221, inclusi i 1.850 guariti a fronte di 50mila tamponi. Da lunedì verranno riaperte quasi tutte le attività produttive e i servizi pubblici e privati, nel rispetto delle misure sanitarie e del distanziamento sociale. Ancora chiuse le scuole medie e superiori e gli atenei.

Oms

EPA/SALVATORE DI NOLFI/Mike Ryan

«Abbiamo un nuovo virus che entra nella popolazione umana per la prima volta e quindi è molto difficile prevedere quando riusciremo a prevalere su di esso», ha chiarito ieri in conferenza stampa Mike Ryan, a capo del programma di emergenze sanitarie dell’Oms.

«Questo virus potrebbe diventare solo un altro virus endemico nelle nostre comunità e potrebbe non scomparire mai. L’Hiv non è scomparso. Non sto confrontando le due malattie, ma penso sia importante che siamo realistici. Non credo che nessuno possa prevedere quando o se questa malattia scomparirà», ha aggiunto, spiegando che il Covid-19 potrebbe anche fondersi con altri virus che compaiono ogni anno.

Con un vaccino, «potremmo avere una possibilità di eliminare questo virus ma quel vaccino dovrà essere disponibile, dovrà essere altamente efficace, dovrà essere reso disponibile a tutti e dovremo usarlo», ha detto ancora Ryan.

America Latina

ANSA | Un gruppo dei 260 italiani rimpatriati da Lima cn un volo speciale organizzato dalla Farnesina

Si fa sempre più violento l’impatto della pandemia in America Latina, dove nell’ultimo giorno sono stati registrati 24.241 nuovi contagi, dopo i 20 mila del giorno prima. I casi in totale sono ora 423.155. In Brasile si concentrano il 45% dei contagi, 188.974, e oltre la metà dei morti, 13.149. Secondo Paese più colpito è il Perù, con 76.306 contagiati e 2.169 morti. Al terzo posto il Messico, con 40.186 casi confermati e 4.220 decessi. Nella classifica con più di 5.000 contagi si posizionano quindi Ecuador (30.486 e 2.334), Cile (34.381 e 346), Colombia (12.930 e 509), Repubblica Dominicana (11.196 e 409), Panama (8.783 e 252) e Argentina (6.879 e 329).

Brasile

EPA/Joedson Alves | Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro

In Brasile si registra un nuovo record sui contagi giornalieri, dopo quello delle oltre 800 vittime in un giorno registrato ieri. Nel Paese sono stati registrati 11.385 casi, per un totale di 188.974. Si tratta del numero di infezioni più alto dall’inizio della pandemia, secondo il ministero della Salute brasiliano. 749 sono le vittime nelle ultime 24 ore, per un totale di 13.149. Il tasso di mortalità è salito al 7%.

Corea del Sud

EPA/YONHAP/Seul Sud Corea

La Corea del Sud ha registrato 29 nuovi casi di Coronavirus, in gran parte legati al focolaio dei locali della movida di Itaewon, a Seul. Nel complesso, i casi complessivi sono saliti a 10.991. Tra gli ultimi casi che più hanno scosso l’opinione pubblica, c’è quello del docente di 25 anni di una scuola privata di Incheon che ha contagiato due studenti e una mamma. L’uomo, contagiato dopo aver frequentato uno dei locali frequentati dal “paziente 1” di 29 anni, è finito nella bufera per aver tenuto nascosta la sua occupazione.

Cina

AFP | Una classe di una scuola superiore di Wuhan

Ci sono stati tre nuovi contagi in Cina, tutti relativi a casi interni, secondo l’ultimo bollettino della Commissione sanitaria nazionale. Le infezioni sono state registrate nelle province di Liaonling e di Jilin. Nessun nuovo decesso nelle ultime 24 ore, con le vittime rimaste a quota 4.633. 82.929 i contagi totali nel Paese.

Iran

EPA/ABEDIN TAHERKENAREH/Teheran, Iran

Sono saliti a 114.533 i casi di Coronavirus in Iran, con 1.808 contagi nelle ultime 24 ore. Le nuove vittime sono 71, per un totale di 6.854 decessi registrati dall’inizio della pandemia. I malati in terapia intensiva sono 2.757. I test complessivi effettuati ammontano a 643.772.

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti