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Fase 2, le ripartenze dal 18 maggio nelle regioni: negozi, spiagge, musei e palestre. Chi deve aspettare

Le regioni sono ancora in attesa del Dpcm per potere pubblicare le ordinanze e dare via alla riapertura di bar, ristoranti, musei ed attività commerciali

Dalla Sardegna al Piemonte, dalla Liguria alla Campania, non tutte le Regioni riapriranno allo stesso modo e con la stessa tempistica. Nonostante siano stati gli stessi presidenti delle regioni ad accordarsi su un piano per la nuove riaperture – ispirandosi al modello del presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini – e nonostante il richiamo al protocollo unitario delle Regioni nel Dpcm, arrivato nel tardo pomeriggio, il Coronavirus continua a provocare risposte e misure di sicurezza eterogenee.

Distanza di sicurezza nei bar e ristoranti. La Lombardia vuole la misurazione della temperatura

Anche nel capoluogo della Regione più colpita dall’epidemia di Coronavirus, riaprono bar, ristoranti e negozi da oggi – ma con qualche misura in più. A Milano e in Lombardia, dove rimane l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, i ristoranti dovranno misurare la febbre ai clienti. In Piemonte, altra regione tra le più colpite, domani riapriranno soltanto negozi e parrucchieri, mentre bar e ristoranti dovranno aspettare un’altra settimana.

In Campania invece bar, ristoranti e pizzerie riapriranno soltanto giovedì. Inoltre, lo faranno con misure di distanziamento aggiuntive: Vincenzo De Luca ha accettato la proposta di far rispettare soltanto un metro di distanza tra commensali (meno rispetto alla richieste dell’Inail) ma a una condizione: che tra loro ci sia una barriera di vetro o di plexiglas. In Calabria, dopo lo stop del Tar all’ordinanza di Jole Santelli, bar e ristoranti potranno riaprire regolarmente già da domani.

Centri sportivi, piscine e centri commerciali: in Liguria riapre tutto

Sono diverse le regioni dove riapriranno i centri commerciali, dalla Liguria alla Sicilia passando per il Lazio, il Veneto e la Lombardia. Nelle Marche riapriranno da lunedì anche i mercatini degli hobbisti, mentre in Piemonte i mercati non alimentari apriranno dal 20 maggio. Le piscine e i centri sportivi – tranne alcune eccezioni, come la Liguria – non riapriranno prima del 25 maggio.

Dividono la spiagge: Campania e Liguria rimandano

Si preparano a riaprire le spiagge in tutta Italia seguendo il protocollo stilato dalla Regione presieduta da Stefano Bonaccini, secondo cui «gli spazi dovranno essere riorganizzati, per quanto possibile in ragione delle condizioni logistiche e strutturali, per evitare gli assembramenti ed assicurare le misure di distanziamento interpersonale dei dipendenti e addetti e della clientela di almeno 1 metro».

Essenziale garantire, si legge nel protocollo, «una superficie minima ad ombrellone di mq. 12 a paletto», oppure una distanza minima di ml 1,5 tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sdrai etc.) dove non c’è un posto ombrellone. Anche sulle spiagge libere dovranno essere osservate le stesse misure per il distanziamento di ombrelloni e lettini per gli stabilimenti balneari.

Ma non tutti ripartiranno allo stesso modo e nello stesso momento. Nella Liguria delle riaperture – negozi, bar, ristoranti parrucchieri, centri estivi e anche piscine, centri sportivi e stabilimenti balneari riapriranno – bisognerà aspettare ancora una settimana per accedere alle spiagge libere. In Campania invece non è ancora chiaro quando esattamente riapriranno le spiagge, ma il modello dell’Emilia-Romagna non convince.

Musei: la Sardegna parte in ritardo. In Emilia-Romagna si procede a scaglioni

Riapriranno domani i musei a Roma, dalla galleria Borghese ai musei capitolini. In Sardegna invece, dove tutto o quasi è già aperto, ripartono più lentamente e con qualche ritardi i musei e siti archeologici. Tra i primi a ripartire ci sono il Marc di Calasetta e il Museo d’Arte Contemporanea nel comune di Sant’Antioco: riapriranno le loro porte già martedì 19.

A Cagliari per la Galleria comunale, il Museo Siamese e Palazzo di Città non ci sarà una riapertura prima della prossima settimana. Come scrive l’Ansa, dall’ufficio stampa della Direzione regionale dei Musei fanno sapere che per le prime visite bisognerà aspettare fino al 25 maggio.

Riapertura a scaglioni anche nei musei in Emilia-Romagna. Se i primi musei a Bologna, Reggio Emilia e Forlì ripartiranno martedì – nel capoluogo riaprono il Museo della Musica e MAMbo con il Museo Morandi – a Modena i Musei Civici riapriranno mercoledì mentre a Ravenna sabato 23 è fissato come il giorno della riapertura. Anche a Bologna il Museo Civico Archeologico e il Museo del Patrimonio industriale apriranno mercoledì, seguiti dal Museo Civico Medievale e altri ancora nei giorni successivi.

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