Nel mese di aprile le emissioni di gas serra sono scese del 17% in tutto il mondo. Trump: «Mi piacerebbe aprire collegamenti con Ue»
Sono oltre 4,8 milioni le persone contagiate da Coronavirus nel mondo, e oltre 320mila i morti. Gli Stati Uniti rimangono il Paese più colpito con circa 1,5 milioni di casi, seguono Russia (290mila) e Brasile (255mila). Mentre per numero di morti, dopo gli Usa (90mila), è il Regno Unito a registrare il maggior numero di vittime (34mila), segue l’Italia (32mila).
Intanto lo stop alla mobilità e alla produzione che in molti Paesi è stato usato per frenare l’avanzata del virus ha causato una diminuizione drastica delle emissioni di anidride carbonica. Uno dei primi studi effettuati su questo ambito, ripreso dal Guardian, ha dimostrato che le emissioni di gas serra sono diminuite del 17% da inizio aprile, se paragonate ai livelli del 2019.
Nel Regno Unito il calo è arrivato al 31% mentre in Australia le emissioni sono scese, sempre ad aprile, del 28,3%. Questi dati però lasciano anche un dubbio. Se fermando alcune delle più grandi economie mondiali e sospendendo i trasporti si è arrrivati solo a un -17%, come possiamo ridurre l’inquinamento cambiando solo il nostro stile di vita?
Usa
Il Presidente statunitense Donald Trump, dopo aver definito l’Oms «burattino della Cina», ha minacciato di sospendere, in modo definitivo, i finanziamenti e l’adesione degli USA all’Organizzazione mondiale della sanità. Trump lo ha scritto in una lettera inviata al direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus che il presidente ha postato su Twitter.
May 19, 2020
La conferenza di Trump: «Riaprire i collegamenti con l’Ue»
Durante una conferenza stampa alla Casa Bianca il Presidente ha spiegato che gli «piacerebbe» i collegamenti con l’Unione europea, anche se solo in sicurezza. Trump ha detto anche che sta pensando a restrizioni per i viaggi in Brasile, o addirittura a un divieto. Il Paese guidato da Jair Bolsonaro sta diventando uno di quelli più colpiti dalla pandemia di Covid-19.
La difesa dell’idrossiclorochina
Trump è tornato anche sulla difesa dell’idrossiclorochina, il farmaco antimalarico che ha dichiarato di assumere da dieci giorni per evitare di essere infettato dal Coronavirus. Un farmaco che, secondo gli studi condotti, non ha alcun effetto benefico. Nonostante questo il Presidente, sempre durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, ha sostenuto che l’idrossiclorochina sia sicura e che sia usata da molti di coloro che sono in prima linea contro il Coronavirus.
Dalle proteste ai contagi: come i manifestanti si sono trasformati in “untori”
In diverse città degli Stati Uniti, Michigan, Wisconsin, Illinois, Colorado, Florida, tra fine aprile e inizio maggio, proteste contro il lockdown si sono svolte in tutto il Paese. Migliaia di persone che si sono messe in viaggio per chiedere un allentamento di misure e il ritorno alla normalità. Ma, secondo quanto raccontato dal Guardian, alcuni di questi contestatori, con la violazione del lockdown e il mancato rispetto del distanziamento fisico, avrebbero contribuito alla diffusione del virus nelle aree lontane dai centri urbani, aree rurali in cui il contagio si stava dimostrando basso o assente. Intanto, nel resto degli States la curva epidemica era in continua ascesa.
Regno Unito
Sale a oltre 10 mila anziani morti per il Coronavirus il tragico bilancio nelle case di riposo Regno Unito, secondo i dati raccolti fino all’8 maggio dall’Office for national statistics, l’Istat britannico. Una cifra comunque in calo, considerando che nell’ultima settimana sono stati circa 2 mila i decessi legati al virus nelle case di riposo, contro il picco record di quasi 9 mila morti in totale registrati fino al 24 aprile.
Uno scenario comunque segnato dai ritardi con cui sono stati rilevati i decessi nelle case di riposo del Regno Unito, con la carenza di dispositivi di protezione denunciati contro il governo di Boris Johnson. In media ogni settimana sono stati 3 mila gli anziani morti nelle strutture. In tutto il Paese, il totale delle vittime è di 34.796.
Vaccino Oxford, completato il test su 510 volontari: stanno tutti bene
È stata completata la prima fase di sperimentazione su 510 volontari del candidato vaccino anti-Covid messo a punto dallo Jenner Institute della Oxford University con la partnership dell’azienda italiana Advent-Irbm di Pomezia. I test su 510 volontari si sono conclusi positivamente e tutti loro sono in buone condizioni di salute, come ha confermato all’Ansa il presidente di Irbm Pietro Di Lorenzo. A questo punto sarà possibile per i due istituti di ricerca proseguire con la fase successiva, ultimo step del percorso.
Questa volta la sperimentazione dovrà essere effettuata su circa 3000 volontari e il procedimento – se tutto andrà secondo i piani – dovrebbe concludersi per la fine di settembre. Se anche in quel caso gli esiti saranno positivi – ha reso noto Di Lorenzo – «si partirà con i primi ingenti quantitativi di dosi di vaccino». La prima fase della sperimentazione clinica era cominciata il 23 aprile con la somministrazione del candidato vaccino a 510 volontari sani, mentre ad altri 510 era stata somministrata una soluzione placebo.
Cina
La lettera inviata da Trump all’Oms «inganna l’opinione pubblica e infanga la Cina». Così il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, ha risposto alla parole del tycoon che ha condiviso in piena notte su Twitter. Le 4 pagine della missiva al direttore generale Ghebreyesus, accusano la cattiva gestione dell’Oms nella crisi del Covid-19 e la mancanza di indipendenza da Pechino. La lettera «tenta di spostare le colpe dalla risposta maldestra» degli Usa alla pandemia, ha detto Zhao.
Ue
L’Ue è intervenuta a sostegno dell’Organizzazione, dopo gli attacchi di Trump. «L’Ue sostiene la cooperazione internazionale e la ricerca di soluzioni globali nell’ambito di questa pandemia. E sostiene l’Oms. Lo abbiamo già detto, adesso è il momento della solidarietà e non quello di puntare il dito», ha detto la portavoce della Commissione europea.
America Latina
I contagi in America Latina salgono a 543mila, 30.400 i morti. È quanto emerge da un’elaborazione dell’agenzia di stampa Ansa. Il Brasile rimane il Paese più colpito, seguono Perù (94.933 casi di contagio e 2.789 morti) e Messico (51.663 e 5.332). In Brasile nelle ultime 24 ore sono stati registrati più di 13mila casi (13.140), il totale sale così a 254.200, mentre i morti sono 16.792, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 674 decessi. Il sistema sanitario brasiliano è ormai al collasso. Negli Stati più colpiti il sistema di terapia intensiva ha raggiunto l’80% delle sue capacità, con punte che talvolta superano il 92%.
India
Sono più di 100mila i casi da contagio di Coronavirus in India. I casi positivi sono in totale 101.139, mentre i decessi provocati finora dal virus sono 3.165. I test realizzati a livello nazionale fino ad oggi hanno raggiunto quota 2.404.267.
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