Coronavirus, i numeri in chiaro. La fisica Daniela Paolotti: «La percezione del rischio degli italiani sta cambiando»
Negli ultimi mesi con Numeri in chiaro Open ha analizzato giorno dopo giorno i numeri diffusi dalla Protezione Civile sull’epidemia di Coronavirus in Italia. Da quando erano in costante ascesa a quei giorni di inizio aprile in cui hanno cominciato a migliorare dopo le prime settimane di lockdown. Per l’appuntamento di oggi introduciamo un nuovo volto tra gli esperti che ci stanno aiutando a capire questa epidemia: Daniela Paolotti, ricercatrice alla Fondazione Isi di Torino.
Daniela Paolotti è una fisica specializzata in epidemiologia. I suoi studi si concentrano soprattutto su come capire l’andamento di una malattia attraverso fonti non sanitarie: un esempio sono i dati che arrivano dal web, dalle ricerche fatte su Google o dagli stati pubblicati su Twitter. Fonti che raccontano molto altro su questo Coronavirus, da come sono cambiati i sintomi alla percezione del rischio maturata dai cittadini.
«Quello che posso dirle è ciò che gli italiani percepivano prima del caso Codogno. Abbiamo proposto diversi questionari per valutare il rischio personale: il Coronavirus veniva percepito dalle persone come qualcosa di molto remoto, lontano dalla loro esperienza. I risultati erano molto ottimisti. Durante le fasi del lockdown questa percezione è cambiata fortemente. Adesso stiamo sottoponendo un altro questionario e vogliamo capire se abbiamo imparato la lezione ossia che stiamo vivendo una situazione positiva solo perché abbiamo messo in atto misure specifiche».
Il bollettino della Protezione Civile
Quasi 3 mila guariti, esattamente 2.881. Gli ultimi dati diffusi dalla Protezione civile sulla diffusione del Coronavirus in Italia raccontano ancora di un’epidemia in ritirata. Il numero delle vittime resta stabile: oggi è 161, ieri era 162 ma come ormai sappiamo questa sarà l’ultima cifra a scendere. I nuovi casi invece sono 665, ieri erano 813.
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