Coronavirus e vaccino, la multinazionale AstraZeneca: «Accordo con gli inglesi, con l’Italia ancora nessuna intesa ma produrremo di più»
Nella gara al vaccino anti-Coronavirus, la multinazionale AstraZeneca, che collabora con l’azienda italiana Irbm di Pomezia, fa un balzo in avanti. Dopo la notizia dell’accordo che impegnava l’azienda a fornire 30 milioni di dosi del vaccino, in fase di sviluppo all’Università di Oxford, al Governo del Regno Unito, oggi, 21 maggio, è stato annunciato che sono stati conclusi i primi accordi per la produzione di almeno 400 milioni di dosi. Le prime consegne dovrebbero iniziare già a settembre.
L’obiettivo è quello di produrre 1 miliardo di dosi tra il 2020 e il 2021 da distribuire in modo «equo» nel mondo, con «un modello no-profit» durante il periodo pandemico. Sarà aiutata nei suoi sforzi da un nuovo partner: la società ha ricevuto infatti un finanziamento di oltre 1 miliardo di dollari dall’Autorità Usa per la ricerca biomedica avanzata (Barda) per lo sviluppo, la produzione e la fornitura del vaccino a partire dall’autunno.
Accordi con gli altri paesi europei: c’è anche l’Italia?
Contattata da Open l’azienda spiega che l’annuncio dell’accordo raggiunto con il governo britannico «è stato il primo di una serie di accordi previsti per garantire l’impegno di AstraZeneca a rendere disponibile il potenziale vaccino a livello globale». Alla domanda se tra gli accordi in parallelo con altri stati ci fosse anche l’Italia, però, l’azienda frena: «Stiamo discutendo con la comunità europea e con i singoli governi per garantire un accesso al vaccino ampio ed equo in Europa».
Del resto la posizione del ministro della Sanità, Roberto Speranza, è dal principio per il no alle intese tra aziende e singoli stati: «Il vaccino – ha detto il ministro – deve essere per tutti». Ma il rischio dietro l’angolo è quello di finire in coda alla lista d’attesa.
Leggi anche:
- Maturità 2020, non ci sono presidenti di commissione: «Così è davvero impossibile, hanno paura del Coronavirus»
- Decaro come Sala: «Lasciateci indebitare le città». Intervista al sindaco di Bari
- La chiamano movida. Multe fino a 3mila euro per fermare gli assembramenti all’ora dell’aperitivo
- Fase 2, Conte: «Dal 25 maggio test sierologici volontari, saranno gratuiti per 150mila», seduta sospesa per le proteste – La diretta video
- Coronavirus, infuria la guerra per i vaccini. E l’Italia rischia di essere il vaso di coccio
- Coronavirus, la malattia rallenta: meno di un malato ogni cento tamponi (0,89%). È record – Il bollettino della Protezione civile
- Altri guai per Boris Johnson, indagato il braccio destro: ha violato la quarantena da positivo per stare con i genitori