Il video dell’ex primo ministro keniota e il vaccino anti-tetano «sterilizzante»: disinformazione riciclata
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Ricevo alcune segnalazioni da parte dei nostri lettori in merito a un video, pubblicato e sottotitolato dalla pagina Facebook Corvelva, dove l’ex primo ministro del Kenya, Raila Odinga, sostiene che nel suo Paese ci sia stato un vero e proprio tentativo di sterilizzare le donne attraverso le vaccinazioni, una teoria di complotto già diffusa in altri Paesi africani come spiegato nell’articolo relativo alle dichiarazioni della deputata Sara Cunial in Parlamento.
Indice:
Sintesi
La teoria del vaccino contro il tetano e la sterilizzazione delle donne nasce da uno studio indiano indipendente, non legato all’OMS, su una proteina della tossina per creare un «vaccino sterilizzante». A seguito della campagna di vaccinazione di massa contro il tetano, nel 2014 alcuni vescovi kenioti avevano fatto analizzare delle fiale ottenendo dei falsi positivi (a causa di una sciocchezza) facendo scatenare le polemiche dell’epoca. Nel video del 2017, l’ex premier Odinga ripropone la stessa storia diffusa dai vescovi anni prima, senza ricordare come era andata realmente a finire e venne smentito da chi effettuò i test. Non è stato dimostrato l’uso di vaccini sterilizzanti sulla donne del Kenia.
Il video dell’ex leader del Kenya
Secondo l’autore del post, «la notizia della sterilizzazione delle donne africane riguardava infatti il Kenya e la vaccinazione contro il tetano del 2014. I presunti complottisti erano 27 vescovi e moltissimi medici». A sostegno riportano le dichiarazioni di Odinga rilasciate nel 2017 durante un’intervista a KTN News Kenya.
I vescovi e il vaccino
La denuncia dei vescovi esiste e troviamo riscontro in un comunicato del 7 ottobre 2014 pubblicato sul sito Kenya Conference of Catholic Bishops (Kccb.or.ke). Secondo la teoria riportata dai vescovi, nel vaccino contro il tetano ci sarebbe anche l’ormone HCG prodotto dal corpo durante la gravidanza:
We are not convinced that the government has taken adequate responsibility to ensure that Tetanus Toxoid vaccine (TT) laced with Beta human chorionic gonadotropin (b-HCG) sub unit is not being used by the sponsoring development partners.
[…] When injected as a vaccine to a non-pregnant woman, this Beta HCG sub unit combined with tetanus toxoid develops antibodies against tetanus and HCG so that if a woman’s egg becomes fertilized, her own natural HCG will be destroyed rendering her permanently infertile.
Secondo la teoria il vaccino farebbe farebbe diventare questo ormone un nemico da contrastare al fine di scatenare nelle donne gravide addirittura un aborto spontaneo.
La prima fonte e la smentita del Governo
A lanciare l’allarme ai vescovi fu il dottor Stephen Karanja, portavoce della Kenya Catholic Doctors Association. I vescovi, pochi giorni dopo, vennero accusati dal Governo di sostenere il boicottaggio della campagna vaccinale contro il tetano, portata avanti dalle istituzioni del Paese insieme all’Organizzazione Mondiale della Sanità, e affermando la sicurezza del vaccino soprattutto a seguito dei test effettuati sullo stesso:
“We ordered two lab tests and the results came in yesterday showing no traces of hCG in the tetanus vaccines,” said Nicholas Muraguri, the Director of Medical Services when he appeared before National Assembly Committee on Health.
Oltre a questo, il Governo ricordò che il vaccino è lo stesso usato da anni in Kenya. A riprova che il vaccino non rende sterili, vennero citati i casi di donne vaccinate l’anno precedente che successivamente erano diventate madri.
Le analisi contrastanti e il terzo test
Entrambe le parti, cattolici e Governo, avevano svolto analisi di parte che confermavano le rispettive posizioni. Per risolvere il problema, sia i vescovi che il Ministero della Salute avviarono un’inchiesta comune per verificare il tutto:
To resolve the impasse, the Kenyan bishops’ conference and Ministry of Health formed a joint commission, which submitted 59 vials of the vaccine from three locations to two laboratories in December 2014. Three of the vials were found to contain beta HCG. According to a signed Jan 10 statement released by the joint commission, those three vials were “submitted as open vials having previously been tested in other laboratories.” A Jan. 23 lab report commissioned by the joint commission from AgriQuest indicated the three open vials that tested positive were provided by the Kenyan bishops’ conference. The joint statement also said, “All the other 56 vials tests were found to be negative for beta HCG, including those with batch numbers corresponding to the three vials that tested positive.” The joint statement concluded: “Routine tetanus immunization programme is safe. Mass immunization campaigns remain a useful public health intervention but quality assurance mechanisms should be applied at all times.”
Vennero analizzate 59 fiale del vaccino da diversi laboratori nel mese di dicembre 2014 riscontrando l’ormone solo in tre fiale che, a seguito di ulteriori indagini, si scoprì che erano state precedentemente testate in un altro laboratorio e che erano state fornite dalla conferenza episcopale keniota. Vennero analizzate anche le altre fiale dello stesso lotto, ottenendo risultati negativi:
The joint statement also said, “All the other 56 vials tests were found to be negative for beta HCG, including those with batch numbers corresponding to the three vials that tested positive.”
The joint statement concluded: “Routine tetanus immunization programme is safe. Mass immunization campaigns remain a useful public health intervention but quality assurance mechanisms should be applied at all times.”
Lancet conferma le accuse dei vescovi? No!
Ad un certo punto del video pubblicato da Corvelva, l’ex primo ministro parla delle analisi condotte da Lancet sul vaccino, ma è veramente così? La famosa e autorevole rivista scientifica ha pubblicato uno studio che dimostra la presenza dell’ormone nei vaccini?
In realtà non si trattava della rivista scientifica, ma di Lancet Kenya. Una succursale o versione locale della rivista? No! Si trattava di un laboratorio di analisi.
C’è un problema. Mentre i vescovi e l’ex primo ministro sostengono che le analisi di Lancet Kenya dimostrino le accuse nei confronti del vaccino, il rappresentante del laboratorio smentisce categoricamente la presenza dell’ormone:
“The tetanus vaccine does not contain the Beta hCG group,” said the MD of Lancet, one of the six labs contracted, Dr Ahmed Kalebi.
The pathologist said the church misinterpreted the results of the tests that were conducted in his lab in March and October.
Un altro problema viene rilevato proprio dal Dott. Kalebi del Lancet Kenya, ossia che al ricevere i campioni non sapevano che fossero dei vaccini. Infatti, questi erano stati trattati come «campioni umani»:
Dr Kalebi said the vials delivered to Lancet by the church were treated as human samples and not as vaccines. “We tested these samples as we would a request to determine pregnancy”.
[…] He added that it was not communicated to him and his team that the vials were a vaccine and not a human specimen.
Il Dott. Kalebi spiega che il suo laboratorio analizza «campioni umani» come ad esempio le urine. Insomma, è come se avessero fatto le analisi – non per colpa loro – con un test di gravidanza:
“We are a human-sample testing laboratory with equipment developed to carry out tests on serum, urine and other human specimens; the same procedures used on clinical tests on a matter such as pregnancy are not appropriate for tests such as a vaccine”.
Sui test di gravidanza c’è un precedente, ma è bene fare un salto indietro nel tempo per scoprire le origini storiche del «vaccino sterilizzante».
Da dove nasce la teoria?
Il timore diffuso dai vescovi kenioti, e di chi crede che il vaccino contro il tetano sia capace di sterilizzare le donne, ha origine in uno studio fatto in India nel 1994 per creare un «vaccino contro la gravidanza» che doveva colpire l’ormone. In che maniera? L’ormone veniva combinato con una proteina appartenente alla tossina del tetano, facendolo riconoscere come un nemico:
We report here results of clinical trials on a birth control vaccine, consisting of a heterospecies dimer of the beta subunit of human chorionic gonadotropin (hCG) associated noncovalently with the alpha subunit of ovine luteinizing hormone and conjugated to tetanus and diphtheria toxoids as carriers, that induces antibodies of high avidity (K(a) approximately 10(10) M-1) against hCG. Fertile women exposed to conception over 1224 cycles recorded only one pregnancy at antibody titers of > 50 ng/ml (hCG bioneutralization capacity). The antibody response declines with time; fertility was regained when titers fell to < 35 ng/ml. This study presents evidence of the feasibility of a vaccine for control of human fertility.
Si trattava di uno studio indipendente, non legato all’OMS o al vaccino contro il tetano utilizzato in tutto il mondo. Qualcuno ebbe la strana idea di usare dei test di gravidanza per analizzare il vaccino contro il tetano, come riportato in un documento del 1995, pubblicato nel sito dell’OMS, dal titolo «Damage to Immunisation Programmes from Misinformation on Contraceptive Vaccines»:
The vaccines were sent to hospital laboratories and tested using pregnancy test kits which are developed for use on serum and urine specimens, and are not appropriate for a vaccine such as TT (tetanus toxoid), which contains a special preservative (merthiolate) and an adjuvant (aluminum salt.)When the vaccines were tested in laboratories which used properly validated test systems, the results clearly showed that the vaccines did not contain hCG. The results found in six laboratories in five countries on tetanus toxoid vaccines from seven manufacturers are available on request. The low levels of HCG like activity seen in some samples were the result of false positive reactions. In fact, in a laboratory in Hungary, it was shown that the sterile water supply from the local hospital gave a higher false positive level of HCG than did the TT vaccine.
Il ricercatore del «vaccino sterilizzante», il prof. Gursaran Prasad Talwar, spiegò nel 2014 che la ricerca era proseguita senza utilizzare la proteina che aveva fatto scatenare le paure in diversi paesi del mondo:
In our new vaccine, we have replaced tetanus toxoid by another carrier LTB, which would avoid the misinformation that has been associated with the valuable tetanus vaccination
Conclusioni
Nel 2015 il MaterCare International, un gruppo internazionale di ostetrici e ginecologi cattolici, pubblicò una sintesi degli avvenimenti kenioti del 2014 spiegando che se ci fosse stata veramente una sterilizzazione di massa si sarebbero visti i risultati, ma non esistono fonti che dimostrino che ciò sia avvenuto:
If tetanus toxoid vaccines given to millions of women in many countries was capable of causing infertility there would by now be ample demographic data to confirm this. We know of no such data.
Se ci fosse stata davvero una vaccinazione sterilizzante i vescovi avrebbero potuto avviare delle analisi sulle stesse donne keniote per verificare la presenza di anticorpi contro l’ormone. Ad oggi, anno 2020, non ci sono riscontri in merito che avrebbero di fatto portato il Governo keniota, l’OMS e Unicef a processo presso il Tribunale internazionale dell’Aia.
Nel video diffuso online, l’ex primo ministro del Kenya non fa altro che ripetere ciò che era già stato diffuso e smentito all’epoca sul vaccino contro il tetano. Come riportato dai colleghi di AfricaCheck in un articolo del 2017, è probabile che ci sia stato un tentativo dell’ex presidente di ottenere consensi dal mondo cattolico keniota in vista di prossime elezioni.
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