Coronavirus, Arcuri: «La partita delle mascherine è risolta. Nelle scuole a partire dagli esami di maturità»
«È meglio fare che lamentarsi». Nella giornata della legalità il commissario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri prende in prestito le parole del magistrato Giovanni Falcone per sottolineare i risultati raggiunti sull’operazione dispositivi di protezione personale. E dice che nell’ultima settimana sono stati registrati numeri di produzione e di distribuzione sul mercato mai raggiunti prima. Arcuri parla di 43milioni 485mila e 390 mascherine distribuite da lunedì a oggi. Nella sola giornata di giovedì, dice, «oltre 10 milioni», «il numero più alto dall’inizio dell’emergenza». E da ieri anche i primi 20mila tabaccai distribuiscono mascherine. Ecco perché a questo punto sente di poter dire con certezza: «La partita delle mascherine è definitivamente risolta, abbiamo impiegato due settimane ma i risultati sono confortanti e il prezzo è rimasto quello di 50 centesimi, accessibile a tutti senza differenze di reddito». Perché se «la libertà del mercato è sovrana e va tutelata», non può essere tutelata «la libertà di arricchirsi calpestando il diritto alla salute». «La nostra azione – dice proiettandosi sul domani – prosegue senza rallentamenti, rispettando le aspettative».
Obiettivo 100mila tamponi al giorno
Arcuri ha dunque chiesto di evitare che le polemiche delle ultime due settimane sulle mascherine chirurgiche da 50 centesimi investano anche la questione tamponi. «Evitiamo che i reagenti diventino le mascherine della fase 2 -ha detto il commissario -. Abbiamo fatto una richiesta nazionale e internazionale conclusa nei giorni scorsi. Il nostro obiettivo è arrivare da 60mila a 100mila tamponi al giorno».
La produzione nelle carceri
Il commissario ha dunque annunciato che, a partire da settembre, saranno prodotte oltre 20 milioni di mascherine al giorno. E che molto presto la produzione comincerà anche all’interno delle carceri, prima affinché vengano distribuite per le persone all’interno delle strutture, e poi anche fuori.
A scuola «protetti»
Quanto al rientro a scuola, Arcuri ha fatto sapere che sono allo studio le misure per la ripresa dell’anno scolastico, insieme alla titolare della Scuola Azzolina. Da settembre verranno certamente distribuite mascherine a studenti e docenti, dice Arcuri: «Con l’inizio delle scuole a settembre stiamo valutando una distribuzione di mascherine con il Miur, per il personale docente, non docente e studenti. Il dispositivo sarà disponibile per tutte le scuole già il 17 giugno. Gli esami di maturità devono essere fatti assolutamente in sicurezza e penso sia un gesto di civismo definitivo quello di far svolgere le lezioni in sicurezza. Stabiliremo le modalità, ma l’obiettivo verrà conseguito».
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