Coronavirus, volare a giugno è per ricchi. Ma da luglio la musica cambia: le tariffe calano grazie alla concorrenza delle low cost
Dal 3 giugno, se tutto va come da programmi, si potrà riprendere a volare anche senza comprovati motivi di lavoro, salute o necessità: questo è l’obiettivo del governo, tenuto conto dell’andamento dell’epidemia nelle singoli regioni (resta il dubbio su quelle duramente colpite dal Coronavirus che rischiano di rimanere fuori dai giochi). Intanto le compagnie aeree si attrezzano per il post Covid-19: il rischio è che a rimetterci, alla fine, possano essere ancora una volta i viaggiatori.
Provando a fare una simulazione di acquisto di biglietti aerei si scopre, ad esempio, che Alitalia – in questi mesi praticamente in regime di monopolio, vista l’assenza delle due low cost Ryanair e Easyjet – imporrà prezzi molto alti nel mese di giugno, quando volerà quasi da sola. Da luglio, invece, la musica cambia grazie all’arrivo della concorrenza.
Da luglio, nei cieli tornano Ryanair e Easyjet
A luglio tornano a volare le low cost Ryanair e Easyjet che, almeno per il momento, hanno deciso di proporre biglietti a prezzi medio-bassi. A onor del vero, tutte le compagnie aeree d’ora in poi dovranno fare i conti con le disposizioni imposte dai governi, dovranno prestare maggiore attenzione alla sicurezza di passeggeri ed equipaggio e questo potrebbe comportare costi più elevati.
A far tirare un sospiro di sollievo è l’indicazione di Iata, associazione che raggruppa le compagnie aeree di tutto il mondo, secondo cui non dovranno essere lasciati vuoti i posti nella fila centrale dell’aereo. Ipotesi che aveva mandato su tutte le furie il numero uno di Ryanair. Rimane, però, l’obbligo delle mascherine a bordo e la sanificazione di spazi, aree sosta e cabine.
Cosa succederà a luglio
Ryanair
E allora cosa succederà a luglio? Le tariffe saranno più alte del solito o le compagnie aeree, pur di far tornare a volare gli utenti, non alzeranno troppo l’asticella dei loro ricavi? Il ritorno più atteso nei cieli è senza dubbio quello di Ryanair che in questo momento sta vendendo il volo Milano Bergamo-Palermo (a/r 4 luglio-11 luglio) a 415 euro, bagaglio compreso.
Ma si possono trovare, con un po’ di fortuna e pazienza, anche biglietti a 30, 40 e 50 euro a tratta, a cui aggiungere però il biglietto di ritorno e i relativi bagagli. E così i prezzi iniziano a lievitare. Ma la storia sembra non essere cambiata: sempre con Ryanair, da Milano Bergamo a Londra, dal 4 all’11 luglio, sarà sufficiente pagare 106 euro. Volare su alcune tratte italiane costa più che volare all’estero. Problema che Open ha già denunciato parlando dei costi eccessivi sostenuti dai fuorisede per tornare a casa in estate.
Easyjet
Considerando sempre lo stesso periodo e la stessa tratta, con Easyjet va meglio: 155 euro. La compagnia, in realtà, “apre” già da giugno ma i posti risultano praticamente tutti esauriti (almeno quelli esaminati nella nostra simulazione d’acquisto, ndr). Ryanair, invece, inizia a far prenotare qualche biglietto a partire dal 21 giugno. Ma si tratta di pochissimi voli.
I prezzi di Alitalia: alti a giugno, bassi a luglio
E Alitalia? A giugno, quando opera in regime quasi di monopolio, alza i prezzi: un a/r 8 giugno-15 giugno da Milano a Catania costa la bellezza di 519 euro, per Palermo anche di più:535.
Quando, però, entrano in gioco le compagnie low cost, ovvero da luglio, tutto cambia. Andare a Palermo, sempre da Milano, con Alitalia costerà 253 euro (periodo 1-8 luglio e senza biglietti in saldo), stesso discorso a Catania dove il prezzo scende a 249 (con biglietti in saldo, in questo caso, può arrivare persino a 110 euro). Insomma, costi dimezzati. Segno che la concorrenza fa bene al mercato dei viaggiatori.
Le tariffe sociali
In Italia si attende il via libera alle tariffe sociali, così come promesso dal viceministro ai Trasporti Giancarlo Cancelleri a Open: si tratta di uno sconto del 30% sul biglietto aereo per alcune categorie, come studenti universitari fuorisede, disabili gravi, lavoratori con reddito non superiore ai 20mila euro annui e “migranti” per ragioni sanitarie. Lo sconto dovrebbe essere operativo dal mese di luglio ma ancora nessuna notizia in merito.
Foto in copertina di Neil Hall per Epa | Ansa
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