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Scuola, c’è l’accordo sul concorso per 32 mila docenti precari, ma dopo l’estate e senza quiz

Dal 1 settembre gli insegnanti di medie e superiori saranno a disposizione delle scuole attraverso le Graduatorie di istituto. Il concorso straordinario si farà, ma con la consegna di un elaborato e non prima del prossimo autunno

Arriva nella notte l’accordo in maggioranza sul decreto Scuola. Il concorso per i docenti precari sarà fatto, ma dopo l’estate e con una prova scritta che non sarà il discusso quiz. I 32 mila precari delle medie e delle superiori saranno riassunti a tempo determinato selezionati dalle Graduatorie di istituto, quindi per anzianità di servizio e titoli, con la messa a disposizione della scuola che dovrà partire dal 1 settembre.

Il compromesso proposto dal premier Giuseppe Conte accontenta i due fronti, che da giorni dividevano la maggioranza tra chi, come Pd e LeU, chiedeva l’assunzione dei precari senza lo svolgimento di un concorso, e chi invece, M5s con la ministra Lucia Azzolina e Italia Viva, puntava allo svolgimento di una «prova meritocratica» per la stabilizzazione degli insegnanti per il prossimo anno scolastico.

ANSA/ANGELO CARCONI | La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina arriva in auto a palazzo Chigi per il vertice di maggioranza sul dl Scuola

Dopo il faccia a faccia di ieri sera, 24 maggio, alle 23 tra il premier e la ministra, e poi il vertice con i capigruppo di maggioranza, ogni parte si è detta soddisfatta, nonostante la rigidità delle posizioni che nei giorni scorsi sembrava non permettere nessun avvicinamento tra i due fronti.

Soddisfatta anche la ministra Azzolina che su Facebook sottolinea la parte che più le stava a cuore della trattativa, cioè il concorso straordinario che punta a «ridere il precariato» nella scuola, ma attraverso «una modalità di assunzione che garantisca il merito». La ministra ha di che esultare anche nel merito della prova che si dovrà svolgere il prossimo autunno. Viene meno i quiz a crocette, come previsto dal decreto scuola approvato lo scorso dicembre in Parlamento. Fonti di palazzo Chigi spiegano che la prova dovrà prevedere «la consegna di un elaborato».

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