Il piano di Macron: «Francia leader dell’auto elettrica in Europa». È davvero possibile?
Voiture électrique. In francese, auto elettrica. Nella visione del presidente della Repubblica Emmanuel Macron dovrebbe essere questo uno dei capisaldi dell’economia nazionale della Francia dei prossimi anni. Durante una visita a una fabbrica che produce componenti per automobili, Macron ha spiegato che il suo obiettivo è «fare della Francia la prima nazione produttrice di veicoli verdi in Europa, portando la produzione di veicoli elettrici oltre quota un milione nel giro di 5 anni».
La strada per arrivare a questo obiettivo è un piano di investimenti (annunciato) da 8 miliardi di euro, che parte dal bonus ecologico fino a 7mila euro per acquistare una nuova auto elettrica. E non solo. Sono previsti anche aiuti per le famiglie a basso reddito che vogliono cambiare la loro auto a diesel o a benzina con una a emissioni ridotte: in questo caso gli incentivi potranno arrivare fino a 5mila euro.
Il mercato delle auto elettriche in Europa
Il sogno di Macron non è quello di trasformare una nicchia in un mercato di massa, ma di cavalcare un’onda la cui crescita è già evidente. Secondo i dati di Acea, l’European Automobile Manufacturers Association (ACEA), questo tipo di veicoli è riuscito ad aumentare le vendite anche nei premi mesi del 2020, quando il resto del mercato delle auto andava al collasso.
Da gennaio a marzo, in Europa sono stati immatricolati 167.123 veicoli elettrici, il 100,7% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In questo modo la quota di mercato delle elettriche nel settore delle automobili è passata dal 2,5% al 6,8%. Tutto ciò mentre il mercato delle auto sta crollando: se tra gennaio e febbraio il numero di auto immatricolate era più basso del 7,5% rispetto al 2019, a marzo è calato del 55% e ad aprile del 76,3%.
Altro capitolo sono gli investimenti. Secondo l’ultimo report della Federazione europea per il trasporto e l’ambiente, nel 2019 in Europa gli investimenti per la produzione di veicoli e batterie elettriche sono arrivati a 60 miliardi di euro. Oltre tre volte più della Cina, ferma a 17 miliardi.
Francia contro Germania: rivalità anche per le auto
In base al numero dei veicoli prodotti, il più grande gruppo automobilistico francese è Psa. Sotto questa sigla ci sono marchi noti anche sul mercato italiano come Peugeot, Citroën e Opel. Nel 2019, Psa ha prodotto oltre 3 milioni di veicoli, abbastanza per essere al nono posto in tutto il mondo, ma molto lontana dai 10 milioni di veicoli prodotti dal primo gruppo automobilistico al mondo: la tedesca Volkswagen.
Entro la fine del 2020 (almeno nei piani pre-Covid), Psa non dovrebbe più rimanere in quel posto della classifica. Come ampiamente annunciato è prevista infatti la fusione con Fiat Crysler Automobiles, un’operazione che dovrebbe creare il quarto gruppo automobilistico al mondo. Uno dei tre punti del piano di sviluppo dovrà essere proprio la mobilità elettrica, oltre allo sviluppo della guida autonoma e della connettività.
Nonostante questo, sembra difficile che la Francia riesca a raggiungere la potenza di fuoco della Germania in termini di produzione di veicoli. Soprattutto dopo che Volkswagen, reduce dal diesel gate, sta guardando al settore elettrico per la rinascita. Secondo alcune indiscrezioni pubblicate su Automotive News, ora la casa tedesca starebbe puntando su una famiglia di automobili elettriche relativamente low cost: dimensioni da city car e prezzo sotto i 20mila euro.
Le vendite delle auto elettriche in Francia
I sogni di Macron però potrebbero realizzarsi su un altro versante: quello delle vendite di auto. Nel primo trimestre del 2020 infatti la domanda in Francia di auto ibride plug in è aumentata del 71,7%. Un record, appena sotto il 74,9% della Germania. Per auto ibride plug in si intendono i modelli con due motori: uno elettrico e uno a scoppio. La differenza con le ibride normali è che il motore elettrico è ricaricabile anche tramite fonte esterna.
Guardando al numero dei veicoli elettrici venduti, Parigi è poco sotto Berlino, ma in netto recupero. Sempre nel primo trimestre del 2020, in Germania sono stati venduti 26.030 veicoli, il 63% in più del 2019. Nelle stesso periodo in Francia sono state vendute 25.960 vetture, circa il 145,6% in più dell’anno precedente. In ogni caso, questi due Paesi rappresentano i primi due mercati europei.
E l’Italia? Nella classifica, che comunque non tiene conto della differenza dei dati sulla popolazione, non è messa male. Si trova al quinto posto, dopo la Svezia, con 5.399 auto vendute. Quello che è impressionate qui è il dato sulla crescita del mercato: +355,2% rispetto al 2019, quando erano state vendute solo 1.186 auto elettriche.
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