«La credibilità è come la verginità»: l’intervento sessista del senatore forzista contro Lucia Azzolina – Il video
Tra le minacce e gli insulti di questi giorni pronunciati contro la ministra della Scuola Lucia Azzolina – che hanno portato alla sua messa sotto scorta – mancava la ciliegina sulla torta: la frase sessista pronunciata in Senato da un parlamentare d’opposizione. Durante il question time di oggi, 28 maggio, il vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Giuseppe Moles, ha pensato bene di esplicare la sua opposizione alle politiche di Azzolina attraverso una similitudine sessista sulla verginità. «La scuola ha bisogno di credibilità e serietà», ha detto nel suo intervento. «La credibilità è come la verginità: è facile da perdere, difficile da mantenere e impossibile da recuperare».
A prendere le difese di Azzolina è arrivata tra le prime Barbara Floridia, senatrice del Movimento 5 Stelle. «La cosa risulta, se possibile, ancor più grave, perché pronunciata davanti a una donna, una ministra, che in questi giorni ha subito attacchi e insulti di ogni genere, sfociati in vere e proprie minacce, tanto che le è stata assegnata la scorta», ha detto. «Sarebbe opportuno che chieda scusa. Forza Italia non si smentisce mai». La solidarietà alla ministra è stata poi espressa anche da tutte le deputate e i deputati del M5s in commissione Cultura. In questi giorni, la ministra è stata criticata per i ritardi nella riapertura delle scuole e per l’incertezza con cui si sta muovendo, insieme alla task force, verso il prossimo anno scolastico. Nel suo intervento di oggi, 28 maggio, ha specificato che «nelle prossime ore arriveranno le limature finali delle decisioni» e che «il documento della task force del ministero dell’Istruzione sarà presentato a breve». «La riapertura delle scuole a settembre è una esigenza ed un obiettivo condiviso da tutto il governo. Verranno fornite alle scuole precise indicazioni operative».
E poi le scuse
Alla fine, quando la polemica era ormai esplosa, il senatore Moles si è scusato. Spiegando di essere stato frainteso, ha dichiarato: «Ho parlato con la ministra Azzolina e le ho spiegato che mi riferivo alla credibilità della scuola. Il sessismo, il genere… non c’entrano nulla. Il M5s strumentalizza». «Avevo usato lo stesso concetto anche nei confronti del premier Giuseppe Conte», ha insistito. «Nel caso lei avesse pensato mi riferissi a lei, di accettare le mie scuse. Lei mi ha detto che ha capito. Caso chiuso».
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