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Rts lombarde, quasi 4.500 decessi in tre mesi: metà delle morti legate al Coronavirus – Il rapporto

04 Giugno 2020 - 11:09 Redazione
Circa il 40% degli operatori sarebbe stato contagiato, nel periodo dal 20 febbraio al 20 maggio

L’Ats di Milano ha reso pubblica, con un rapporto, la situazione nelle Rsa milanesi, raccogliendo i dati di 162 strutture sanitarie nel milanese e nella provincia di Lodi. Su un totale di 17mila ospiti, il dato più allarmante, ad oggi, rimane quello dei decessi: al 20 maggio, il 26% dei morti ha avuto certamente il Covid-19, il 34% ha manifestato sintomi sospetti. Dal 20 febbraio al 20 maggio, le strutture dichiarano 4.486 ospiti morti e più della metà dei decessi sarebbe legato al Coronavirus. A inizio maggio, inoltre, fra i 13mila ospiti rimasti nelle Rsa di Milano e Lodi, oltre 5mila erano in isolamento. Il primo aprile gli anziani isolati erano circa la metà.

Un altro dato a balzare all’occhio, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, è il ritardo con cui i pazienti affetti da Covid sono stati individuati e isolati. Il primo aprile infatti in tutte le Rsa della provincia c’erano 1.451 casi sospetti di Covid e 539 casi accertati. Numeri molto bassi rispetto alla realtà, questo perché nel mese di marzo non erano stati effettuati tamponi nelle residenze per anziani. Le cifre sono nettamente salite da quando invece si è iniziato a fare i tamponi: al 20 maggio c’erano “solo” 175 casi sospetti e 3.354 anziani ammalati con certezza di Covid-19.

«Informazioni che ci devono far riflettere», dice Vittorio Demicheli, direttore sanitario dell’Ats. Le proporzioni non cambiano neanche nelle singole città: al 20 maggio, nelle strutture per anziani di Milano erano rimasti circa 5.600 ospiti (dai 7.210 che erano). Un mese prima, al 29 aprile, quasi 2 su 5 avevano il Covid (36%). Nelle Rsa di Milano città si registra il valore più alto: 1.273 persone. Anche gli operatori sanitari non hanno avuto via di scampo: a fine aprile, il 40% dei lavoratori era assente dal posto di lavoro. Per 3.500 di loro, il motivo era legato al Covid.

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