Omicidio George Floyd, è il giorno del lutto da Minneapolis a New York: fiori e lettere sul luogo dell’arresto
Per il nono giorno di fila migliaia di persone sono scese in strada negli Stati Uniti per protestare contro la morte di George Floyd, il 46enne afroamericano deceduto dopo essere stato fermato in modo dalla polizia con una manvora di neck restraints. A New York la polizia locale ha precisato che le manifestazioni sono state relativamente calme e senza saccheggi. Scontri, invece, si sono registrati a Brooklyn. Secondo l’agenzia stampa Ap, negli ultimi giorni sono state fermate più di 10mila persone.
June 4, 2020
I funerali nel santuario della Norh Central University
A celebrare i funerali sarà il reverendo Al Sharpton, noto come leader di diverse campagne per i diritti civili. Per celebrare la funzione è stata scelto il santuario della North Central University in Minnesota. Nel programma delle celebrazioni ci sono anche gli interventi dei famigliari di Floyd e del suo avvocato. La celebrazione, trasmessa via streaming da diversi quotidiani, è accompagnata da cori spiritual.
June 4, 2020
Il reverendo Al Sharpton a Trump: «Non usare la Bibbia come propaganda. Leggila»
Nel 1999 Amandou Diallo si trovava a New York per studiare. Era originario della Guinea. Il 4 febbraio venne ucciso dalla polizia in circostanze poco chiare. Il reverendo Al Sharpton guidò un movimento di protesta per chiedere chiarezza sul quel delitto. Un delitto per cui alla fine di diversi processi il dipartimento di polizia di New York fu costretto a risarcire la famiglia di Diallo con tre milioni di dollari.
Oggi, 11 anni, dopo Al Sharpton si trova al funerale di un uomo morto in circostanze che al momento sembrano molto simili a quelle che hanno coinvolto Diallo. Alle celebrazioni per il funerale di Floyd, Diallo si è rivolto direttamente a Donald Trump e alle sue foto scattate con la Bibbia in mano: «Mai visto nessuno tenere una Bibbia così ma mi piacerebbe che la leggesse. Non si può usare la Bibbia come strumento di propaganda».
L’avvocato di Floyd: «George è morto per una pandemia di razzismo»
Benjamin Crump è l’avvocato che si occuperà di affiancare la famiglia di George Fkoyd per cercare la verità sulla morte che ha sollevato un’onda di indignazione negli Stati Uniti, e anche in altre parti del mondo. Davanti al feretro dell’uomo, nella cerimonia del suo funerale Crump ha spiegato che c’è una pandemia responsabile della morte di Floyd ma non è quella di Coronavirus: «Non è stato il coronavirus ad uccidere George Floyd ma la pandemia di razzismo e discriminazione».
L’amico di George Floyd: «Lui avrebbe fermato qualsiasi saccheggio o rivolta»
Christopher Harris è sto per lungo tempo amico di George Floyd. Ai microfoni del magazine People ha spiegato che Floyd non avrebbe mai approvato quello le violenze che sono state registrate durante questi giorni di protesta: «Se avessero conosciuto mio fratello (atteso come legame affettivo, ndr) nulla sarebbe mai stato bruciato, nulla sarebbe mai stato dato alle fiamme. Questo non era lui».
Il ricordo della maestra: «Da piccolo Floyd voleva fare il giudice»
Nel giorno del funerale di George Floyd, una sua vecchia maestra della scuola elementare ha ricordato un tema in cui un giovanissimo Floyd diceva di voler diventare giudice della Corte Suprema: «Come potevamo sapere che quel piccolo bambino di otto anni che voleva essere un giudice, 38 anni dopo avrebbe perso la vita. Purtroppo sono sicura che questo non è il modo in cui immaginava di essere famoso o di rendere giustizia»
Qui le parole scritte da Floyd:
Quando sarò grande voglio diventare un giudice della Corte Suprema. La gente mi dirà ‘vostro onore, ha derubato la banca’, e io risponderò siediti. E se non lo farà, batterò il martello sulla mia scrivania e tutti staranno zitti
Merkel condanna l’omicidio: «Razzismo terribile»
Fra chi si è schierato contro tutta la dinamica che ha portato alla morte di George Floyd c’è anche Angela Merkel, che alla Zdf ha definito la vicenda «assolutamente terribile». Sempre alla Zdf la cancelliera ha dichiarato anche: «Il razzismo è qualcosa di terribile».
Migliaia di persone sul luogo della morte di Floyd
Un pellegrinaggio. Così i media definisono l’afflusso di persone che si sta muovendo verso il memorial dedicato a George Floyd, nel luogo in cui è morto lo scorso 25 maggio, con il volto schiacciato a terra in una strada di Minneapolis. Le persone arrivano, pregano in silenzio e lasciano fiori. Molti si mettono in ginocchio, riprendendo un gesto che ormai è diventato il simbolo di queste proteste.
June 4, 2020
A San Francisco un giovane di 22 anni ucciso per errore dalla polizia
A San Francisco un giovane di 22 anni è stato ucciso per errore dalla polizia che aveva scambiato il martello che aveva in mano per una pistola. Il poliziotto che ha sparato, durante l’intervento per un saccheggio in un supermercato, è stato sospeso in attesa dei risultati delle indagini. La Casa Bianca è blindata anche dalla Guardia Nazionale. Secondo un dirigente del Pentagono, sono almeno 2200 gli uomini schierati. In Pennsylvania Avenue centinaia di manifestanti si erano stesi a terra ripetendo l’ultima frase pronunciata da Floyd: «Non riesco a respirare».
June 4, 2020
Arrestati gli agenti coinvolti nell’omicidio di Floyd
Gli altri agenti coinvolti nell’omicidio di Floyd sono stati arrestati con l’accusa di complicità in omicidio di secondo grado, ossia omicidio volontario non premeditato, come riportano i media statunitensi. Ora tutti e quattro i poliziotti intervenuti sono agli arresti, secondo quanto riporta la Cnn.
June 4, 2020
George era positivo al Covid-19 ma asintomatico
Secondo l’autopsia ufficiale sul corpo di George Floyd, l’uomo aveva il Coronavirus, ma era asintomatico. L’autopsia in precedenza aveva confermato che il 46enne è morto per asfissia.
June 4, 2020
L’ex capo del Pentagono critica Trump
L’ex capo del Pentagono, James Mattis, ha condannato Donald Trump per l’idea di usare l’esercito per placare le proteste. Mattis ha parlato di «abuso di potere esecutivo» in merito allo sgombero della folla davanti alla Casa Bianca. Immediata la risposta di Trump che ha citato Obama dicendo di condividere con l’ex presidente il licenziamento dell’ex capo del Pentagono.
«Probabilmente l’unica cosa che io e Barack Obama abbiamo in comune è che entrambi abbiamo avuto l’onore di licenziare Jim Mattis, il generale più sovrastimato del mondo. Chiesi la sua lettera di dimissioni e mi sentii benissimo. Il suo soprannome era ‘caos’, cosa che non mi piaceva, e cambiò in cane pazzo», ha twittato Trump. Poi in un’intervista su Newsmax ha fatto una parziale marcia indietro, dicendo che probabilmente non sarà necessario schierare l’esercito.
June 4, 2020
Meghan Markle si schiera
«Mi dispiace che dobbiate crescere in un mondo in cui tutto questo è ancora attuale. Quello che sta succedendo nel nostro Paese e nella nostra città di Los Angeles è assolutamente devastante», ha detto Meghan Markle in un video messaggio destinato ai diplomandi del suo ex liceo in California. «La vita di George Floyd contava, quella di Breonna Taylor contava, quelle di Philando Castile e Tamir Rice contavano», ha aggiunto.
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