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Vaticano, inchiesta sull’immobile di Londra: arrestato il broker Torzi

05 Giugno 2020 - 23:07 Valerio Berra
Secondo la legge Vaticana i reati di cui è accusato il broker possono essere puniti con una reclusione fino a 12 anni

Il broker Gianluigi Torzi è stato arrestato per la compravendita di un immobile a Londra in cui fece da intermediario per la Segreteria di Stato della Santa Sede. La decisione è stata presa dal Promotore di Giustizia Vaticano, la carica giudiziaria più importante dello Stato Vaticano. A Torzi sono stati contestati episodi di estorsione, peculato, truffa aggravata e autoriciclaggio. Reati per cui la legge vaticana prevede fino a 12 anni di reclusioni. Al momento il broker è detenuto nella Caserma del Corpo della Gendarmeria. La notizia è stata riferita direttamente dal Vaticano con una nota: «Il mandato di cattura è stato emesso in relazione alle vicende collegate alla compravendita dell’immobile londinese di Sloane Avenue, che hanno coinvolto una rete di società in cui erano presenti alcuni Funzionari della Segreteria di Stato».

La vicenda

ANSA/GIUSEPPE LAMI | La Basilica di S. Pietro

Il 1 ottobre 2019 gli uffici della prima sezione della Segreteria di Stato e dell’Autorità di informazione finanziaria della Santa Sede vengono perquisiti. L’indagine è guidata dalla procura vaticana. Papa Francesco ne è a conoscenza e vuole «andare fino in fondo». Nelle perquisizioni si cercano documenti e computer che riguardano operazioni finanziarie dal valore di milioni di euro. Cinque dipendenti dello Stato Vaticano vengono sospesi dal servizio: il prete Mauro Carlino e quattro laici. Tra questi c’è Tommaso Di Ruzza, responsabile dell’organismo della Santa Sede per la Lotta al riciclaggio. A guidare le indagini ci sono il Promotore di Giustizia Gian Piero Milano e l’aggiunto Alessandro Diddi. L’inchiesta si allarga. Come scrive il Corriere della Sera, dagli interrogatori e delle ricerche della procura vaticana vengono alla luce tutti gli investimenti che coinvolgono l’Obolo di S. Pietro, il fondo che viene alimentato direttamente dalle offerte dei fedeli. Ci sono collegamenti con Italia Independent, società di Lapo Elkann, con la produzione dell’ultimo capitolo della saga Men in Black e anche con la produzione di Rocketman, la biografia di Elton John.

L’investimento di Sloane Avenue

Fra questi investimenti compare anche l’immobile di Londra che ha portato all’arresto di Gianluigi Torzi, un palazzo situato in Sloane Avenue nel ricco quartiere di Chelsea. L’edificio è stato costruito nel 1911 e serviva all’inizio come deposito per Harrods, uno dei centri più importanti della City per lo shopping. Secondo la ricostruzione di AdKronos, questo palazzo faceva parte di un investimento più ampio, di circa 200 milioni di euro, fatto nel 2013 dalla Segreteria vaticana nei fondi Athena gestiti dal finanziere Raffaele Mincione. Il Vaticano quindi non avrebbe acquistato direttamente l’immobile ma solo le quote del fondo che era proprietario dell’immobile. Verso la fine del 2018 il Vaticano decide di acquistare l’intera proprietà del palazzo, con un nuovo investimento da 40 milioni di euro. Proprio questa transazione sarebbe stata guidata dal broker Giunluigi Torzi, che però avrebbe giocato sul prezzo dell’immobile. Secondo le accuse della procura vaticana infatti, la Santa Sede avrebbe investito in tutto 350 milioni di euro per un palazzo che nel 2012 era stato acquisito da Raffaele Mincione per 129 milioni di sterline, circa 145 milioni di euro.

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