Bici a ruba, acquistarle è un’impresa. I soldi del bonus non bastano: spunta l’idea del click-day
E chi l’avrebbe mai detto che comprare una bici sarebbe diventata un’impresa titanica. Da quando il governo ha annunciato il bonus mobilità (che coprirà il 60% della spesa relativa all’acquisto di una bici o di un monopattino, fino a un valore massimo di 500 euro, con l’obiettivo ben preciso di scoraggiare l’uso dei mezzi pubblici per contenere la pandemia del Coronavirus), in migliaia si sono riversati nei negozi e persino sui siti di e-commerce comprando, come mai era accaduto prima, bici e monopattini. Il rischio, adesso, è che 120 milioni di euro non bastino: lo sa bene il ministro dell’Ambiente Sergio Costa che sta spingendo su stanziamenti aggiuntivi, così da non lasciare scontento nessuno.
E infatti la frase «il rimborso avverrà nei limiti delle risorse disponibili» aggiunta in un secondo momento sul sito del ministero suona come un voler mettere le mani avanti.
Scaffali vuoti, non si trovano nemmeno le borracce
Gli effetti dell’assalto alle bici e ai monopattini sono sotto gli occhi di tutti. Basta andare in un negozio Decathlon per vedere gli scaffali totalmente vuoti: impossibile comprare bici, soprattutto quelle pieghevoli (che restano le più ambite considerando che costituiscono un’ottima alternativa al monopattino: si possono portare con facilità sui mezzi di trasporto pubblico, costano poco e hanno una guida più confortevole sulle strade con pavé, ndr). Impossibile ordinarle, impossibile comprarle in uno dei punti vendita di Decathlon dislocati in tutta Italia, impossibile acquistarle online. Non disponibili. Anche su Amazon. Sparite tutte le bici con un prezzo medio-basso, dai 150 ai 500 euro.
E non è finita qui: come mostrano queste immagini, sono andati a ruba anche tutti gli accessori per le bici, borracce comprese. Un vero e proprio assalto. Da Catania a Padova fino a Milano.
«Vendute 600mila bici»
120 milioni di euro, questa la somma stanziata dal governo che, però, servirebbe a coprire all’incirca 480mila mezzi, calcolando un bonus medio da 250 euro ciascuno. «In un mese, le vendite sono quasi raddoppiate. Sono state vendute dalle 500 alle 600mila biciclette, in tutta Italia. Con un prezzo medio di circa 380 euro. Di queste, una metà grazie agli incentivi. Al quale si sommano le vendite dei monopattini (anche elettrici)», ha detto al Corriere Piero Nigrelli direttore del settore Ciclo di Ancma, l’associazione nazionale di Confindustria che raggruppa le aziende delle due ruote.
La guida al monopattino elettrico: regole e consigli per evitare le sanzioni – Video di Fabio Giuffrida e Valerio Berra per Open
Gli italiani, dunque, hanno riscoperto l’amore per la mobilità sostenibile, complice l’incentivo messo in campo dal governo che – lo ribadiamo – sfrutterà risorse derivanti dalle aste verdi, risorse che per legge devono essere usate per migliorare la qualità dell’aria. Non si tratta, dunque, di fondi sottratti alla cassa integrazione o, più in generale, al sostegno delle fasce della popolazione più duramente colpite dalla pandemia.
I soldi del bonus mobilità non basteranno
Ma il ministro Sergio Costa, complici le file fuori dai negozi e il tam tam in rete, ha già capito che i soldi non basteranno: «Stiamo reperendo altre risorse da aggiungere ai già stanziati 120 milioni di euro per rimborsare chi ha già acquistato le bici e per chi vorrà, in futuro, acquistarne». Dai bilanci di varie direzioni del dicastero, è riuscito a recuperare altri 70 milioni di euro da aggiungere ai 120 del Dl Rilancio. L’auspicio del ministro è di trovare almeno altri 50 milioni, arrivando così complessivamente a 240.
Per ricevere il bonus bisognerà dotarsi di fattura e delle credenziali SPID
Al momento, infatti, è possibile acquistare bici e monopattini presso qualsiasi rivenditore, conservando la fattura (riceveranno il bonus tutti coloro che hanno acquistato i mezzi a partire dal 4 maggio 2020). Attenzione: per ricevere il bonus bici sarà necessario essere in possesso delle credenziali SPID (Sistema pubblico di identità digitale). In molti non sanno nemmeno di cosa si tratta: ecco perché è bene iniziare a pensarci adesso, con un po’ di anticipo, anche perché non è facilissimo ottenerle.
Quando sarà operativa l’applicazione web, invece, saranno i rivenditori (solo quelli accreditati, non tutti come adesso) ad applicare lo sconto all’acquirente che, dunque, non dovrà più anticipare la spesa. Ma il dubbio rimane: ci saranno bici e monopattini sufficienti a coprire la domanda? E soprattutto ci saranno i fondi? Dureranno davvero fino al 31 dicembre? Quali saranno, alla fine, le coperture finanziarie per una “rivoluzione” che sta portando migliaia di persone a preferire bici e monopattini ad auto e scooter?
Il click day
Infine, stando alle prime indiscrezioni, il ministero starebbe pensando a “un click day”: in altre parole, i più veloci riusciranno ad accaparrarsi il bonus (verranno soddisfatte le richieste secondo l’ordine di arrivo sull’app). Tutti gli altri rimarranno a bocca asciutta.
Foto in copertina di Mourad Balti Touati per Ansa
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