Il complotto del tweet della Obama Foundation e la foto di Floyd pubblicata il 17 maggio 2020
Sta circolando l’ennesima teoria del complotto, quella che vorrebbe vedere la Obama Foundation dietro il caso George Floyd per creare problemi a Donald Trump. Con quale prova? Gli utenti hanno «scovato» un tweet del 17 maggio 2020 con la foto raffigurante un’immagine di Floyd, che però è morto giorni dopo. Il «problema» è informatico.
Indice:
Il tweet della Obama Foundation
Ecco lo screenshot del tweet e il link ad un salvataggio:
Spiegazione tecnica
Nessun complotto, l’immagine di quel tweet è stata cambiata tra il 30 e il 31 maggio 2020 ed è facilmente spiegabile. Vi domanderete, senza ombra di dubbio, come si possa modificare un’immagine condivisa su Twitter e la risposta è semplice: quell’immagine non è stata caricata originariamente su Twitter, ma viene aggiornata dopo essere stata prelevata dal server dove è ospitato il sito della fondazione. Notate bene: il tweet condivide la homepage del sito Obama.org.
Nello screenshot sopra riportato potete notare il codice html del tweet e in particolare l’url che rimanda all’immagine con la figura di George Floyd:
https://pbs.twimg.com/card_img/1267190733452251137/-L0FGZDv?format=jpg&name=small
Andando a leggere i dati dell’immagine caricata sul server di Twitter possiamo ottenere la data di pubblicazione. Secondo il tool fornito da Pageheaders.com è stata caricata il 31 maggio 2020:
Ora dobbiamo andare nel sito della Obama Foundation dove troviamo nel codice HTML l’immagine che lo stesso fornisce a Twitter:
< meta name=”twitter:image” content=”https://www.obama.org/wp-content/uploads/053020_GeorgeFloyd_Protests_Chicago_IL_CD_1588-scaled.jpg“>
Il sito della Obama Foundation fornisce a Twitter l’immagine caricata nel proprio server, in questo caso questa:
Quando è stata caricata nel server del sito della Obama Foundation? Poco prima di essere caricata su Twitter:
Come avviene il cambio dell’immagine? Se ritorniamo a leggere il link dell’immagine su Twitter troverete la scritta «card_img» che ricolleghiamo al tool fornito da Twitter per aggiornare le immagini degli articoli che condividiamo sul social. Vi è mai capitato di sbagliare un’immagine di un articolo e doverla sostituire nell’anteprima di Twitter? Ecco, il tool è questo: Cards di Twitter (qui le istruzioni).
Questo succederà anche in futuro quando dalla homepage del sito della Obama Foundation verrà cambiata l’immagine che forniranno a Twitter.
Ulteriore prova
Che immagine era presente prima della modifica? Attraverso un salvataggio del 30 maggio 2020 su Archive.org possiamo leggere, sempre nel codice HTML, l’immagine che veniva fornita a Twitter proprio il 30 maggio 2020:
< meta name=”twitter:image” content=”http://web.archive.org/web/20200530162138im_/https://www.obama.org/wp-content/uploads/M1Hi_j0246-copy-scaled-e1588695935923.jpg“>
Ecco l’immagine usata fino al 30 maggio 2020 dal sito di Obama e fornita a Twitter dallo stesso:
Esempi della diffusione del complottone
Una pagina Facebook, per citare un esempio tra tanti, condivide il seguente testo in un post del 7 giugno 2020:
La foto dell’attore George Floyd era nell’account della Fondazione Obama In difesa dei neri, il 17 maggio
L’attore è morto il 25 maggio
Le cose stanno diventando più chiare giorno dopo giorno.
Nel post condivide anche un link a quello dell’account «Nijim A. Sereen», un utente QAnon, con lo stesso testo in inglese:
Actor picture George Floyd was in the Obama Foundation account
In defense of the black people, on May 17
And the actor died on May 25
Things are getting clearer day by day.
La teoria infondata circola online anche in altre pagine in inglese come «News TRUTH»:
“The Obama Foundation” uploaded a post of George Floyd on 17 May 2020 (8 days before his death). “Organised Groups” as President Trump puts it Think about it, maybe Trump has good point!
Anche su Twitter troviamo qualche commento con scritto «questa è clamorosa» e chi dubita che Floyd sia morto:
Beh questa è clamorosa. La fondazione di Obama fa questo tweet una settimana prima della morte di George Floyd. E in bella vista si vede un cartello con la sua immagine. Ma noi siamo complottisti, si sa. Aspetto spiegazioni dai furrrrrbi
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