Locatelli: «Plexiglas tra i banchi? Misura estrema. Evitabili con distanza e mascherine»
La pandemia di Coronavirus in Italia non sta dando segnali allarmanti, secondo il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, che in un’intervista sul Corriere della Sera ribadisce quanto sia «giusto vigilare», soprattutto per i focolai ancora sparsi in Italia, ma con la serenità che arriva dai dati del monitoraggio dell’Iss e ministero della Salute, con l’indice di contagiosità Rt ormai sotto quota 1 in tutto il Paese.
Non deve preoccupare anche il dato della Lombardia, con l’Rt in lieve rialzo rispetto al resto d’Italia. Secondo Locatelli vanno considerati i tamponi che vengono effettuati in numero sempre maggiore, oltre al fatto che la Lombardia resta pur sempre la regione più colpita dall’inizio della pandemia: «è normale che la curva scenda più lentamente che altrove».
Le polemiche sulla scuola
Tra i temi più controversi, resta quello del ritorno degli studenti nelle classi a settembre, obiettivo che il governo non vuole mancare, ma che deve fare i conti con le incognite sull’andamento dei prossimi mesi della pandemia. Unica certezza secondo Locatelli è che il ritorno a scuola potrà avvenire solo con il rispetto delle indicazioni che gli esperti hanno dato al ministero dell’Istruzione.
A cominciare dal distanziamento sociale, con i banchi distanziati di almeno un metro e il divieto assoluto per studenti e docenti di presentarsi a scuola con febbre a 37.5. «Raccomandiamo di evitare gli affollamenti, prevede percorsi separati in entrata e uscita, di considerare accessi contingentati e di privilegiare l’attività ludica e fisica individuale, anziché di gruppo. In palestra – dice Locatelli – la distanza di sicurezza raddoppia».
Studenti nelle teche
L’idea di ricorre in classe alla barriere di plexiglas che ha scatenato non poche polemiche resta per Locatelli: «Una misura estrema, da attuare se non si riesce a fare di meglio». Basterebbe comunque già seguire le principali regole base perché si evitino le teche in stile rettilaio per gli studenti, innanzitutto indossando la mascherina per tutti gli alunni sopra i sei anni, oltre che per i docenti. Nella speranza, sostiene Locatelli, che questa pandemia sia anche l’occasione: «per investire sull’edilizia scolastica, perché c’è bisogno di sedi sicure».
Leggi anche:
- «Uno schermo e tanta buona volontà»: la didattica a distanza vista da San Vittore
- Decreto Scuola, via libera sul filo del rasoio: ecco tutte le novità
- Coronavirus, polemiche sulla maestra di Prato che fa lezione ai bimbi al parco. La Cisl: «Viola le regole»
- Gli studenti contro la Maturità ai tempi del Coronavirus: «Esame finto, siamo impreparati con 10 ore di lezione a settimana da casa»
- Coronavirus, allarme negli Usa: gargarismi con candeggina e disinfettati sul cibo – Il rapporto
- Scuola verso il caos, i sindacati sfidano lo stop: lo sciopero nell’ultimo giorno si farà. E mancano sempre i presidenti per la Maturità
- Coronavirus, il 57% dei genitori contrari alla chiusura prolungata delle scuole – Il sondaggio
- L’immunologo Le Foche: «Il virus c’è, ma basta paura: in spiaggia mascherina solo al bar»
- Scuola, 17mila studenti non faranno la maturità: il caso dei privatisti “rimandati” a settembre
- Al Bambin Gesù il trapianto di midollo su un bimbo di 6 anni dal papà, erano positivi al Coronavirus